un'inattesa scoperta, a due passi da Malles e lungo la ciclabile della val Venosta
Se non fosse per il sold-out negli alberghi vicini, probabilmente non avremmo dedicato la giusta attenzione a Laudes (Laatsch, in tedesco) che, invece, è stata una piacevole scoperta durante il cicloviaggio in val Venosta (leggi qui: la pista ciclabile della val Venosta, pedalando con un bambino).
Frazione di Malles, Laudes si trova nel punto in cui la val Monastero (che è quasi interamente in Svizzera) si dirama dalla Val Venosta. A questa posizione il paese deve il suo nome: Laudes, infatti, deriva da "latus", cioè "a lato" della Muta di Malles, sul suo confine occidentale.
La frazione ha un carattere prettamente rurale ed è divisa in due dall'Adige. Qui - come detto - passa anche la ciclabile della val Venosta che, proprio intorno a Laudes, torna ad essere un falsopiano dopo la veloce discesa che parte a San Valentino alla Muta in direzione della media e bassa val Venosta.
Non solo. A Laudes sono presenti tre chiese.
La chiesa di San Lucio (risalente agli inizi del '900) si trova sulla sinistra orografica dell'Adige. E' la "nuova" parrocchiale ed è dedicata a San Lucio di Coira, vescovo e martire svizzero, fratello di Sant’Emerita. La precedente parrocchiale era situata a breve distanza, ne rimangono solo il cimitero e l'antica torre in muratura, in chiaro stile romanico.
All'altra estremità del paese, con un curioso sottopasso automobilistico, si trova San Leonardo, che custodisce un trittico realizzato da Hans Schnatterpeck, che può essere ammirato anche durante una visita guidata. Notevoli gli affreschi sulle pareti esterne.
Al confine meridionale del paese si trova invece la chiesa di San Cesario, costruita nel 1519 sul sedime di una chiesa ancora più antica.
Sempre a Laudes si trovano un museo etnografico ed il mulino Sandbichler, ristrutturato.
Sulla strada tra Glorenza ed il passo Resia, tra Malles e Müstair, Laudes merita davvero una sosta.