passiriamontegiovo1.jpg
La strada del passo Monte Giovo: San Leonardo sullo sfondo (scorri la gallery)
passiriamontegiovo2.jpg
La strada del passo Monte Giovo
passiriamoso1.jpg
Moso dalla strada del passo Rombo
passiriapassorombo1.jpg
La salita a passo Rombo, i ghiacciai del gruppo Tessa
passiriapassorombo2.jpg
Oetztaler: le magliette finisher non assegnate sventolano sul Rombo
passiriapassorombo3.jpg
Passo Rombo: attorno al valico
passiriapfistradalm1.jpg
San Leonardo in Passiria dai suoi dintorni
passiriapfistradalm2.jpg
Pfistradalm, destinazione per gravel e mtb
passiriaplata.jpg
Plata, snodo in alta val Passiria
passiriarombo1.jpg
Curiosi incontri salendo gli ultimi chilometri del passo Rombo
passiriastradaplan1.jpg
La strada verso Plan
passiriastradaplan2.jpg
Pedalando nella valle di Plan
passiriawanns.jpg
Wanseralm, per mountain bike e gravel
passorombo00.JPG
La strada del Rombo
passorombo01.jpg
Il ponte del Tumulo, porta d'accesso al gran finale della salita al Rombo
passorombo02.jpg
Passo Rombo: discesa attorno al km 19
Alto Adige

Val Passiria

Si apre a Merano, o meglio nelle sue immediate vicinanze, e corre verso nord diramandosi poi in diverse direzioni la val Passiria, una delle valle forse meno conosciute dell'Alto Adige - Sudtirol. 
E questa "segretezza" è una delle fortune di un territorio che offre grandi soddisfazioni a biker e ciclisti: si trovano, infatti, svariate opportunità per pedalare disegnando itinerari circolari di livello medio-basso oppure sfidandosi sulle salite del passo Rombo e del passo Monte Giovo (ben noti a chi ha partecipato alla Oetztaler Radmarathon). E su sterrato si accede a diverse malghe, servite da strade forestali.

 

PISTA CICLABILE IN VAL PASSIRIA
Una facile e piacevole pista ciclabile, in sterrato consolidato, percorre tutta la valle lungo il corso del Passirio. Un itinerario interessante, ricco di spunti tra cui la casa natale dell'eroe tirolese Andreas Hofer.
Si parte dal Gondellenweg a San Leonardo in Passiria, all'altezza della giardineria. Tramite il ponte Auer si passa sull'argine sinistro del Passirio, nei pressi del Sandwirt, la casa natale di Andreas Hofer. Sempre sul lato sinistro del Passirio si prosegue sino a San Martino ed oltre fino alla frazione di Mora/Morre. Grazie ad un ponte in legno coperto si riattraversa il Passirio e si prosegue sul lato opposto del fiume fino al Quellenhof.
Si ritorna sulla sponda sinistra del Passirio fino a Saltusio, meta dell'escursione. Ritorno sulla via dell'andata.



PASSO ROMBO
Milleottocento metri di dislivello, ventinove chilometri, una serie di tornanti strappati alla montagna, una galleria a poche centinaia di metri dalla fine, alcune installazioni d'arte moderna che ospitano musei ed esposizioni, una storia tormentata, una granfondo tra le più dure delle Alpi, un confine all'arrivo: tutto questo è il passo Rombo, o Timmelsjoch in tedesco.
Non è tra i passi più noti tra gli appassionati ma meriterebbe miglior fama perché è davvero una salita da togliere il fiato.
Non c'è un chilometro uguale all'altro e l'elevata altitudine dell'arrivo, 2509 mslm, contribuisce a rendere l'ascesa una vera impresa.
Partendo da San Leonardo in Passiria si inizia a salire senza troppi patemi in direzione di Moso in Passiria. I primi sette chilometri, infatti, al netto di qualche strappo, prendono quota su pendenze moderate, con una media intorno al 5,5%-6%. Non ci sono tornanti, solo qualche breve galleria.
Dal km 7 al km 15, invece, la salita digrigna i denti: i tornanti offrono qualche possibilità per rifiatare ma ogni metro è guadagnato con fatica. La media chilometro per chilometro difficilmente scende sotto il 9% ed anzi si avvicina spesso al 10%. La vista che ogni tanto si apre sulla valle di Plan, sulla Cima Altissima (ed i più attenti noteranno anche la sagoma del rifugio Petrarca) consente di distrarsi.
Chi ha fatto la Oetztaler ricorderà l'importanza psicologica dei quattro chilometri, dal km 15 al km 19, in cui la strada sale poco ed anzi regala anche alcuni falsopiani tendenti alla discesa. Si può gettare uno sguardo a Corvara in Passiria, alle vette: si arriva facilmente al punto dove sono "solo" dieci i chilometri di salita che mancano al passo.
A 1736 mslm, in corrispondenza del ponte sul Passirio, la salita abbandona il torrente che dà il nome alla valle ed incomincia ad arrampicarsi tra le rocce, sul versante settentrionale della valle del Lago (Seebertal). Tornante dopo tornante, rettilineo dopo rettilineo si raggiunge la galleria lunga 555 metri, posta appena dopo il km 27.
Il km 23 è "pedalabile", tutti gli altri presentano invece pendenze appena inferiori o superiori al 10%.
Ma il km 27 segna la fine della vera fatica: la galleria è in falsopiano ed anche usciti dal tunnel si prosegue agilmente fino al passo, al km 29, sul confine tra Italia ed Austria.
Da non perdere, anche se spezzano la salita, le soste presso le scenografiche installazioni che raccontano la storia del passo, una strada voluta da politici ed imprenditori del Tirolo "per consentire di sciare sui ghiacciai al mattino e godere del clima mediterraneo di Merano al pomeriggio" e che l'Italia completò solo nel 1968.
Il passo del Rombo è l'ultima, e decisamente severa, asperità che superano i partecipanti alla Oetztaler Radmarathon che partendo da Solden vi fa rientro dopo aver superato Kuhtai, Brennero, Monte Giovo ed appunto il passo Rombo. 238 km e 5500 metri di dislivello: una sfida da raccogliere!
Clicca per aprire una mappa Kompass




PASSO MONTE GIOVO
La salita al passo Monte Giovo è un'ascesa sicuramente impegnativa ma che, snodandosi su pendenze regolari e mai eccessive, può essere portata a termine senza soffrire troppo. A patto, ovviamente, di essere allenati in modo da poter reggere 19.9 km e 1400 metri di dislivello.
Il passo è chiamato, in tedesco, Jaufenpass.
Pendenze regolari ma anche assenza di momenti in cui rifiatare: solo a metà del tracciato, infatti, si può godere di un momento di tregua quando la strada, appena prima di Valtina, spiana ed addirittura scende per qualche decina di metri.
Anche le ultime centinaia di metri regalano la possibilità di spingere un rapportone, grazie alle pendenze meno severe. Il vento, però, potrebbe essere un'insidia visto che le correnti da nord trovano facile sfogo nell'intaglio in cui si trova il passo Monte Giovo.
La salita parte morbida dal paese per diventare subito impegnativa. Qualche tornante nel bosco ed i metri di dislivello accumulati salgono rapidamente. Un punto panoramico invita ad una pausa i più affaticati. Gli altri proseguono su pendenze come detto più o meno costanti fino a Valtina dove si guadagna un'ampia visuale verso la Wannsertal e verso sud, verso San Leonardo in Passiria. 
Dopo Valtina si torna a faticare tra i tornanti nel bosco fino ad uscirne nei pressi di una galleria artificiale: i chilometri che mancano alla vetta sono ormai pochi e lo scenario è quello dell'alta quota, si superano infatti i duemila metri sul livello del mare. Il finale, come anticipato, consente uno scatto ed un rapporto lungo.
La discesa è molto veloce, attenzione all'asfalto, di qualità diseguale lungo il tracciato.
E proprio in discesa, il passo Monte Giovo viene affrontato dai partecipanti alla Oetztaler Radmarathon che partendo da Solden vi fa rientro dopo aver superato Kuhtai, Brennero, appunto Monte Giovo e Rombo. 238 km e 5500 metri di dislivello: una sfida da raccogliere!
Sempre in discesa, il passo Monte Giovo vide il proseguire dell'azione di Marco Pantani che, scattato sul versante di Vipiteno e Racines, arrivò poi in solitaria a Merano. E vinse poi anche il giorno dopo, nella tappa che arrivò sull'Aprica dopo aver scalato il passo del Mortirolo.
Clicca per aprire una mappa Kompass


ITINERARI CIRCOLARI... SEGRETI
Piacevole percorso, senza grandi pretese altimetriche ma ideale per godere dell'ombra e del fresco dei boschi della val Passiria.
Pochi sanno che da San Leonardo ci si può spostare verso Plata, Moso e eventualmente Plan percorrendo una piccola provinciale che sale nel bosco sulla destra orografica: masi, prati da sfalcio, fitti boschi di conifere fanno da contorno ad una pedalata davvero piacevole.
Dalla rotonda ai piedi di San Leonardo, in riva al Passirio, si prende a sinistra, verso Pianlargo. In meno di sette chilometri, come detto tra fitti boschi e soleggiate radure, si supera un dislivello di circa 450 metri arrivando così a Plata: qui le scelte sono diverse.
- Si può disegnare un percorso circolare scendendo a San Leonardo in Passiria lungo la statale del passo Rombo (ed allora è necessario pedalare in picchiata verso Moso, affrontare una breve ma ripida salita fino alla statale del passo (3 km da Plata) e poi proseguire per sette chilometri fino a San Leonardo.
- Oppure si può optare per un altro percorso circolare: scendere verso Moso per 1.5 km e poi svoltare in via Paese e successivamente via Bovile salendo lungo la sinistra orografica della valle di Plan. In cinque chilometri di arriva alla pensione Innerhut, a 1483 mslm, colmando altri quattrocento metri abbondanti di dislivello. A quel punto si può puntare verso Plan, distante solo 3.5 km e 160 metri di dislivello. La discesa può avvenire, invece, sulla provinciale che conduce da Moso a Plan. Se si pedala su gravel o mtb, e si è in buona forma, si può continuare ulteriormente e raggiungere il rifugio e la malga Lazins a 1780 mslm e 1870 mslm rispettivamente (3 km e 4.5 km da Plan).
- Infine, da Plata si può pensare di dedicarsi alla... cronoscalata verso Ulfas, su asfalto, e la sua malga, Ulfaseralm, su sterrato compatto.  2.5 km al 10% medio, con strappi più duri, per raggiungere Ulfas a 1370 mslm. Intensa anche la prosecuzione verso la fine della strada asfaltata in direzione della malga Ulfaseralm: 1.5 km ed altri 150 metri di dislivello. La forestale, invece, regala qualche tratto di respiro in più: due chilometri ed un centinaio di metri di dislivello. Visto il finale sterrato qui si può arrivare solo in mtb o gravel.


Ulfaseralm è una delle tante malghe raggiungibili in gravel o mountain bike: praticamente tutti i percorsi sono caratterizzati da un avvicinamento su strada asfaltata ed un finale su sterrato. Qualche esempio?
Egger Grub Alm (1940 mslm), sopra Stulles - da Moso, 4.1 km fino a Stulles, 1325 mslm (con trecento metri di dislivello), ancora 2.2 km fino alla fine dell'asfalto presso i masi di Hochegg, 1620 mslm (ed ulteriori 300 metri di dislivello) e poi sterrato fino alla malga (un paio di chilometri). Dislivello totale, quindi, di circa novecento metri da Moso per una salita di circa nove chilometri.
Wannseralm nell'omonima valle raggiungibile da Valtina - da Valtina si pedala lungo la statale del passo Monte Giovo per poco meno di un chilometro, in moderata salita, per poi seguire le indicazioni verso Wanns affrontando prima una veloce discesa poi una nuova salita, tutto su asfalto. Gli ultimi due chilometri, verso la malga, sono uno sterrato a tratti impegnativo (5 km per tratta e dislivello di trecentocinquanta metri)  
- la suggestiva Pfistradalm, nell'omonima valle che si apre sopra San Leonardo in Passiria. Dalla rotonda del centro di San Leonardo si sale per circa 2.5 km colmando un dislivello di circa duecentotrenta metri. Incontrate le indicazioni della strada forestale, si inizia a risalire la valle su fondo sterrato colmando cinquecento metri di dislivello in circa 4.5 km
Sono tutti percorsi brevi ma impegnativi.

Su www.cicloweb.net la val Passiria si scopre anche camminando (visita la sezione Trekking) e nella pagina Guida (clicca qui per aprire una pagina dedicata a storia, cultura e curiosità su questa vallata).

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'ufficio turistico della val Passiria: www.valpassiria.it

 

Condividi su  -