cinque percorsi per conoscere Asiago ed i suoi dintorni
Il Comune di Asiago, con la provincia di Belluno ed il Tirolo, sta lavorando a quanto definito dal progetto Futourist (parola nata dall’unione di “future” e “tourist” per immaginare un turista del futuro e, in senso più ampio, un “turismo capace di futuro”), finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliero Interreg Italia –Austria. Il programma mira a valorizzare località alpine relativamente meno note, un turismo più emozionale ed etico, tematico, lontano dallo sfruttamento delle infrastrutture montane ma anzi dedito alla conoscenza, alla cura ed alla conservazione.
Il Comune di Asiago ha individuato cinque percorsi che partono dal centro storico e conducono alla scoperta di luoghi di pregio naturalistico, storico, paesaggistico e culturale. Qualche esempio? Calà del Sasso, il Forte Interrotto, il Museo all’aperto della Grande Guerra di monte Zebio o quello dell’acqua, l’Osservatorio Astrofisico.
Cinque gli itinerari proposti, adatti sia alla mountain bike sia al trekking pur se con le opportune varianti.
- via Tilman e Calà del Sasso
- le forte del Barenthal
- monte Zebio
- Forte Interrotto e i cimiteri austriaci del Mosciagh
-da Asiago alle stelle
La successiva descrizione degli itinerari è a cura del Comune di Asiago (www.asiago.it)
VIA TILMAN E CALA’ DEL SASSO
Difficoltà: medio/facile
Tempo: 3 ore 30 minuti
Dislivello: 500 metri
Lunghezza: Percorso a piedi 13 Km - Percorso in mountain bike 17 Km
Attività: trekking e mountain bike
Il percorso parte dal Piazzale dello Stadio del Ghiaccio e giunge al Piazzale del Sacrario Militare, da dove seguendo una stradina sterrata si raggiunge la contrada Zocchi. Dopo un breve tratto tra le case il percorso attraversa nuovamente i pascoli fino alla successiva Contrada Bertigo. Da qui continuando a tratti su strada forestale e a tratti su sentiero, si raggiunge dapprima la dorsale di Monte Valbella e successivamente, passando per la Val di Melago, il Col del Rosso da cui si scende alla frazione Sasso di Asiago.
Tutto il tracciato segue l’ultimo tratto del sentiero 805 del CAI, ovvero la Via Tilman che inizia a Falcade ed arriva ad Asiago ripercorrendo il viaggio che il maggiore H.W. Tilman, responsabile per i comandi alleati della zona del bellunese durante la Resistenza, fece per raggiungere il suo posto di comando.
Per chi intendesse percorrere l’itinerario in mountain-bike sono previste delle brevi varianti che permettono il transito lungo la viabilità silvo-pastorale.
L’itinerario, che si svolge tra boschi e pascoli, è interessante sia dal punto di vista naturalistico e paesaggistico - svolgendosi per lunghi tratti all’interno di boschi di faggio che durante i mesi autunnali offrono uno scenario di colori di impareggiabile bellezza - sia dal punto di vista storico per la presenza di numerosi luoghi legati alla Prima Guerra Mondiale ed in particolare alla Battaglia dei Tre Monti.
Dalla frazione di Sasso si può intraprendere la discesa a valle seguendo il percorso della Calà del Sasso, sentiero 778 del CAI, una scalinata di 4444 gradini che arriva al paese di Valstagna anticamente usata per portare a valle il legname che poi via fiume arrivava fino a Venezia. Estensione impegnativa e che richiede almeno due ore (per direzione).
LE FORESTE DEL BARENTHAL
Difficoltà: facile
Tempo: 2 ore
Dislivello: 100 metri
Lunghezza: Percorso a piedi 10 Km - percorso in mountain bike 15 Km
Attività: A piedi, mountain bike, a cavallo.
Il percorso parte dal Piazzale dello Stadio del Ghiaccio si prosegue per la Contrada Ave e una volta oltrepassata questa contrada storica si arriva in località Scogli delle Ave dove si possono osservare delle tipiche formazioni geologiche dell’Altopiano: gli affioramenti di rosso ammonitico.
Dalla Contrada Scogli delle Ave si prosegue verso il Lazzaretto, dove è possibile visitare la chiesetta di San Sisto. Questi luoghi possiedono un elevato valore storico-culturale in quanto dopo la peste del 1600 la Grande Rogazione, nata come una processione votiva pagana, ha subito una modifica del percorso.
Da qui il percorso si addentra nel bosco, alla cui ombra – partendo dal bivio Lukka lungo la strada forestale - si possono raggiungere due siti di interesse storico legati alla presenza alleata durante la Prima Guerra Mondiale (ospedaletti militari del Barenthal e cimitero inglese).
Tornando a ritroso lungo strada principale si proseguirà in direzione della radura naturale del Prunno, dove si trova una baita attrezzata.
Si fa infine ritorno verso il centro storico di Asiago passando in prossimità della Chiesetta di Santa Maria Maddalena e del Museo delle Carceri.
Per chi intendesse percorrere l’itinerario in mountain-bike è prevista una variante che, in località Scogli delle Ave, può proseguire verso la zona Kaberlaba e raggiungere il Museo dell’Acqua. Il museo è dedicato alla fauna ed alla flora delle pozze d’alpeggio ed alla storia dell’acqua sull’Altopiano, in particolare alla sua scarsità dovuta dal territorio carsico.
Proprio nei dintorni del museo, seguendo il percorso segnalato, è possibile vedere delle voragini carsiche.
Superato il Museo dell’Acqua, si proseguirà verso il Baito Töerle, Wassar Stoan (Pria dell’Acqua) per poi raggiungere il cimitero del Barenthal
IL MONTE ZEBIO
Difficoltà: medio/alta
Tempo: cinque ore
Dislivello: 700 metri
Lunghezza: 18 Km
Attività: trekking o mtb
Monte Zebio fu teatro di una delle battaglie più cruente della Grande Guerra sull’Altopiano di Asiago descritta anche da Emilio Lussu nel suo libro “Un anno sull’Altipiano”.
Il percorso permette di visitare la zona monumentale della sommità del monte, il cimitero della Brigata Sassari e le trincee qui presenti.
Il percorso parte dal Piazzale dello Stadio del Ghiaccio da dove si può tranquillamente raggiungere, anche in auto, località Val Giardini. Da qui salendo prima lungo una strada sterrata e poi lungo una splendida mulattiera selciata costruita dai soldati italiani si raggiunge il cimitero della Brigata Sassari. Proseguendo si raggiunge la cima di Scalambron con il monumento posto a memoria dei fatti qui accaduti nel giugno 1917 (scoppio di una mina). Scendendo poi verso Malga Zebio è possibile raggiungere la località Crocetta di Zebio dove si trovano le trincee, parte della possente linea difensiva austriaca, recentemente restaurate grazie ai lavori compiuti dall’Ecomuseo della Grande Guerra Prealpi Vicentine.
Per chi intendesse percorrere l’itinerario in mountain-bike è prevista una variante che scende lungo la strada principale di accesso alla malga.
Oltre al patrimonio storico, il Monte Zebio è caratterizzato anche dalla presenza della Malga Zebio: qui, da giugno a settembre sono presenti i malghesi che producono un ottimo formaggio.
Il percorso segue il sentiero 832b e 832 del CAI.
IL FORTE INTERROTTO E I CIMITERI AUSTRIACI DEL MOSCIAGH
Difficoltà: media
Tempo: 4 ore
Dislivello: 650m
Lunghezza: 17 km
Attività: trekking o mtb
Il percorso parte dal Piazzale dello Stadio del Ghiaccio da dove si prosegue in direzione del Laghetto Lumera e successivamente verso contrada San Domenico. Poco prima di raggiungere contrada Buscar si imbocca una stradina sterrata che si congiunge alla strada principale per raggiungere il Forte Interrotto. Proseguendo lungo tale strada si possono visitare le postazioni militari di Monte Rasta e successivamente, percorrendo la strada a tornanti, raggiungere il Forte Interrotto.
Questa caserma difensiva risale a metà dell’800, fu interamente costruita in pietra (a differenza dei forti moderni costruiti in cemento), durante la Prima Guerra Mondiale fu quasi interamente distrutta dai bombardamenti; nell’immediato Dopoguerra le pietre costituenti il forte sono state utilizzate per la ricostruzione del vicino paese di Camporovere. Grazie ai lavori di restauro compiuti dall’Ecomuseo della Grande Guerra Prealpi Vicentine, la struttura è oggi visitabile e viene utilizzata come location per particolari eventi.
Da qui la strada forestale si addentra nel bosco e permette di raggiungere la zona dei Cimiteri Mosciagh 1 e 2.
Questo percorso è molto interessante anche dal punto di vista naturalistico e per lo stupendo panorama di cui si può godere dalla cima del Monte Interrotto: nelle giornate particolarmente terse si può vedere anche la Laguna di Venezia.
Tutto il tragitto segue una parte del Sentieri della Pace, un percorso turistico-escursionistico lungo oltre 500 km che collega lo Stelvio alla Marmolada ed unisce in un unico tracciato molti luoghi e località lungo la linea del fronte italo-austriaco della Prima guerra mondiale.
PERCORSO "DA ASIAGO ALLE STELLE"
Difficoltà: facile
Tempo: 2 ore
Dislivello: 150m
Lunghezza: 8 km
Il percorso parte dal Piazzale dello Stadio del Ghiaccio e giunge al Piazzale del Sacrario Militare, da dove seguendo una stradina sterrata si raggiunge prima contrada Zocchi e successivamente contrada Pennar. Questa contrada è famosa per la presenza dell’omonimo caseificio dove si produce il formaggio Asiago in tutte le sue varianti.
Qui potrete concedervi una pausa per degustare un formaggio di grande qualità!
Da qui in poi il sentiero permette di raggiungere l’Osservatorio Astrofisico di Asiago, dove, previa prenotazione, è possibile visitare il telescopio Galileo, che nel 2017 ha festeggiato il 75° anniversario, oltre a partecipare ad interessanti osservazioni guidate delle stelle.
Dall’Osservatorio si ritorna verso il centro storico di Asiago passando in prossimità del Museo delle Carceri.
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