dalle sorgenti del grande fiume ai laghetti al cospetto del Monviso
Non è la montagna più alta delle Alpi (la sua altezza di 3841 metri, infatti, è superata da decine di altre cime) né la più prominente (anche se è la decima nelle Alpi, ventitreesima in Europa e tra le prime tre in Italia) ma il Monviso è senz’altro una montagna di grande importanza. Il suo profilo, infatti, è inconfondibile e domina l’orizzonte di larga parte della Pianura Padana nelle giornate più limpide: spicca la sua sagoma piramidale, alta cinquecento metri più di qualsiasi elevazione dei dintorni. Proprio da questa caratteristica deriva il suo nome: “Mons Vesulus”, “monte che si vede”, citato anche nell’Eneide e per secoli erroneamente ritenuto la montagna più alta delle Alpi.
Dalle pendici del “Viso”, poi, nasce il fiume Po, principale corso d’acqua italiano. Infine, il Monviso vanta una discreta storia alpinistica a partire dal primo tentativo di conquista, datato 1629: da queste parti nacque l’idea di fondare un Club Alpino Italiano. Il primo a salire in cima fu l’alpinista inglese Mathews, nel 1861. Due anni più tardi toccò al ben noto Quintino Sella, primo italiano a conquistare il Monviso: non un alpinista qualunque se si pensa che fu tre volte Ministro delle Finanze del Regno d’Italia e fondatore del citato Club Alpino Italiano.
Ai piedi del Monviso sorge Crissolo, dal 2023 entrato a far parte del novero dei Villaggi degli Alpinisti. Posto alla sommità della Valle Po, in provincia di Cuneo, il centro abitato conta sette frazioni: Serre, Borgo, Serre Uberto, Brich, Bertolini, Fenogli e Sagne. L’altitudine ufficiale è di 1330 metri sul livello del mare. L’ingresso del club dei Villaggi degli Alpinisti ha riempito d’orgoglio il sindaco – che auspica una crescita del numero di visite e pernotti nel territorio, alla scoperta della natura e della cultura di Crissolo – ed il CAI locale, emanazione valligiana di un’istituzione nata proprio qui.
COLLE DELLE TRAVERSETTE
Il Colle delle Traversette è il più agevole collegamento tra la Valle Po e la Francia; è conosciuto fin dai tempi antichissimi per la sua importanza commerciale. Pare che da qui si passato Annibale - con i suoi trentamila uomini, diecimila cavalli e, soprattutto, i famosi trentasette elefanti - nel 218 a.C.
Il Colle delle Traversette è raggiungibile da Pian del Re con una camminata di circa tre ore; è un punto di passaggio obbligato per i numerosi escursionisti che percorrono nei mesi estivi il famoso “Giro di Viso”, suggestivo anello intorno al Monviso.
Poco sotto il passo si trova il primo traforo delle Alpi, il Buco di Viso. I lavori per la sua costruzione venivano avviati nel 1478 per volere del Marchese di Saluzzo Ludovico II, d’intesa con il Re di Provenza Renato d’Angiò. L’impresa fu completata in diciotto mesi, le cronache del tempo raccontano che “la roccia era stata scavata con ferro, fuoco e aceto” al fine di agevolare il passaggio delle merci attraverso le Alpi che, in quell’epoca, erano in gran parte dominate dai Savoia. Il Marchesato, quindi, cercava vie di transito nuove, non esposte a dazi, in particolare per procurarsi il sale della Provenza. La galleria misura 75 metri e se oggi vi passano solo escursionisti nel corso dei secoli vi passarono merci di ogni tipo: sale ma anche canapa, lino, olio di noce, e tutto ciò che, prodotto nel Monferrato o nel Saluzzese, poteva essere di interesse per i mercati franco-provenzali. Sono transitati anche gli eserciti di Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I, fino alla temporanea chiusura della galleria durante la Rivoluzione Francese.
Da segnalare, in zona, anche la grotta del rio Martino, naturale, accessibile solo in alcuni periodi e solo mediante visite guidate.
Si diceva, inoltre, che Crissolo ospita le sorgenti del Po: Pian del Re è una conca di origine glaciale a circa 2020 metri sul livello del mare. Vi confluiscono vari rivoli: sotto un grande masso, nasce il Po, il più importante fiume d’Italia, lungo 652 km. La vicina torbiera, area umida di notevole interesse per le sue caratteristiche botaniche e faunistiche, è habitat di organismi che si sono adattati alla vita in acque fredde, povere di nutrienti. Endemica di questa zona è la Salamandra di Lanza, di colore nero: vive sotto le rocce umide ed è possibile vederla nelle giornate piovose o nebbiose; si nutre di piccoli insetti o invertebrati; trascorre l’inverno sotto le rocce o nelle fenditure del terreno, in uno stato di totale inattività.
Ecco altri percorsi per camminare a Crissolo e dintorni, con le parole della brochure di Crissolo - Villaggio degli Alpinisti.
COLLE DELL’OSTIA – FRAZIONE BORGO
Dalla piazzetta del Municipio, dopo l’arco svolare a destra e proseguire, fino a sbucare sulla strada asfaltata per il Pian del Re, che si percorre fino al primo tornante; raggiunto il Santuario di San Chiaffredo, prima del sagrato, scendere a destra e costeggiare il santuario. Dietro l’abside imboccare il sentiero, che in breve entra nel bosco, dapprima in salita, poi quasi pianeggiante; giungere quindi ad una radura dalla quale si gode uno splendido panorama sulla catena del Monviso; continuare così per lungo tratto, con alternanza di tratti pianeggianti o in leggera discesa; oltrepassata una grande croce, con una lieve salita, in pochi metri si arriva alla frazione Borgo, che merita una visita per la bellezza delle sue case in pietra e la splendida posizione. Dalle prime case si stacca sulla sinistra un evidente sentiero che in discesa e dopo alcuni tornanti incrocia la strada provinciale, che si attraversa per scendere nella frazione Serre; in prossimità della fontana svoltare a sinistra, passare a fianco della Parrocchia di San Giovanni ed iniziare quindi la discesa che in breve conduce al punto di partenza.
COLLE DELLE PORTE
Dalla frazione Borgo in auto seguire la strada per la località Ciampagna fino al bivio per la frazione Brich, dove si parcheggia; fatti pochi metri in direzione della borgata svoltare a sinistra ed imboccare una strada sterrata; giunti ad un pianoro, seguire la strada sterrata fino ad una caratteristica baita, svoltare a destra sul sentiero e nuovamente a destra (caratteristici gruppi di betulle); ora in piano, passare a fianco di una cascatella e raggiungere due belle baite (Meire Pra’ d’la Costa); a quel punto occorre salire su deboli tracce di sentiero fino ad individuare una evidente mulattiera che conduce ad una sella, ottimo punto panoramico; svoltare a destra e continuare per lungo tratto salendo a mezza costa lungo le pendici del monte Briccas, fino a quando la mulattiera svolta a sinistra e raggiunge i resti di una cava di pietra, oltrepassata la quale svolta a destra e arriva su un’ampia sella erbosa, che si percorre seguendo numerosi ometti di pietra fino alla dorsale spartiacque; di qui si nota sulla destra una evidente depressione dove si trova il Colle delle Porte (2264 mslm), mentre sulla sinistra tracce di sentiero conducono al monte Frioland (2720 mslm).
PIAN DEL RE
Si parte dalla chiesa parrocchiale, seguendo la strada asfaltata, alla fontana svoltare a destra. All’altezza di un pilone votivo svoltare a sinistra ed imboccare nuovamente la mulattiera che, con piacevole percorso nel bosco, incontra la strada provinciale nei pressi della borgata Serre Uberto; oltrepassata la borgata, svoltare a sinistra nella mulattiera, prima in leggera discesa, poi pianeggiante fino alla località Ponte Riundin; prima del ponte imboccare il sentiero sulla destra, che con alcuni tornanti conduce alle Meire Giaromba; attraversata la borgata e nuovamente la strada asfaltata, la mulattiera, dopo un tratto più ripido, arriva alle Meire Costabella, e poi, divenuta pressoché pianeggiante, in breve raggiunge Pian della Regina (circa un'ora ed un quarto).
Percorrere ora l’ampia conca in direzione ovest, passando a fianco della chiesetta del Pian della Regina e, poco dopo, attraversare il Combal del Rio, per continuare in leggera salita; raggiungere quindi Pian Fiorenza (1844 mslm) e poi la testata del vallone; ora il sentiero, fattosi più ripido, con alcuni tornanti, sempre mantenendo la sinistra orografica, in breve tempo conduce alla conca del Pian del Re ed alla sorgente del Po (2040 smlm).
MONTE TIVOLI
Attraversato il ponte pedonale, svoltare a sinistra e proseguire fino ad incontrare la mulattiera che, oltrepassato il rio Sbarme, sale con comodi tornanti; giunti a un bivio, svol_tare a destra e continuare la salita fino a raggiungere le Meire Grangiun (1507 mslm). Ora il sentiero prosegue in un bel bosco di larici, in direzione sud-sud est in costante leggera salita lungo le pendici del monte Tivoli fino al termine del bosco, dove si apre una bella radura; alcuni ometti di pietra indicano la direzione, sulla sinistra del prato; poi una evidente traccia conduce ad una sella, dalla quale si apre lo splendido panorama sulla piramide del Monviso. Ora il sentiero prosegue a mezza costa, quasi pianeggiante, in direzione delle Meire Arpiol (1768 mslm); poco prima dell’insediamento, svoltando a destra, con divertente breve salita si giunge alla croce del Monte Tivoli.
ANELLO DI SAN GIACOMO
Dal ponte all’inizio del paese, alla prima curva, svoltare a sinistra oltrepassando il ponte sul rio Sbarme e prendere la carrareccia che inizia alla destra di un ampio spiazzo; percorrerla in discesa nella zona denominata “Paradiso delle dame”, fino ad incrociare l’ampio sentiero pianeggiante, che in uno stupendo bosco di faggi costeggia il “canale”, monumentale opera costruita agli inizi del secolo scorso per prelevare l’acqua dal Po, utilizzata per alimentare la centrale idroelettrica di Calcinere, a Paesana.
Quando il canale entra nella montagna, deviare a sinistra e con una bella salita, in pochi minuti raggiungere una spianata erbosa dove sorgono i resti della Cappella di San Giacomo (1349 mslm). Tralasciata la mulattiera che conduce ad Oncino, svoltare a destra imboccando un evidente sentiero che attraversa la zona denominata Combal ‘dle Brusà per giungere alle Meire Marco (1436 mslm), interessanti per le loro caratteristiche costruttive; di qui in breve si arriva alla Fontana di Padre Picco, sorgente sempre attiva, rinomata per la leggerezza della sua acqua. Poco dopo, tralasciato il bivio per il Monte Tivoli, iniziare la discesa, che con comodi tornanti, attraversato il rio Sbarme, conduce a Crissolo.
COLLE DELLA GIANNA 2512 mslm
Sentiero V12
Dislivello 500 metri
1.40 ore
Difficoltà E
Facile escursione in una conca verdeggiante, che offre spettacolari fioriture ad inizio stagione. È il principale collegamento tra la Valle Po e la Val Pellice: dal Colle in poco più di un’ora si può raggiungere il rifugio Barbara, lungo il percorso della GTA (Grande Traversata delle Alpi).
Dal Colle, in circa 30 minuti è consigliabile salire alla Punta Sea Bianca (2721 mslm), da cui si gode un incantevole panorama sui monti circostanti.
MONTE MEIDASSA 3105 mslm
Sentieri V16 V22
Dislivello 1085 metri
3.30 ore
Difficoltà E
È un’ampia e tondeggiante sommità sullo spartiacque tra la Valle Po e la Val Pellice. La prima parte dell’itinerario segue il percorso per il Colle delle Traversette, da cui si distacca, all’altezza della casermetta, oramai diroccata, per imboccare il canalone che conduce al Passo Luisas, e di qui in pochi minuti alla vetta.
E’ un punto estremamente panoramico sulla catena del Monviso, e sulle montagne dell’alta Val Pellice.
GIRO DEI LAGHI
Sentieri V17 – V14 - V13
Dislivello complessivo 400 metri
2.30 ore
Difficoltà E
Splendido e facile percorso ad anello che porta a costeggiare le rive di alcuni tra i laghi alpini più interessanti, incorniciati da prati e barriere rocciose, dominati dalla maestosa piramide del Monviso. Si raggiungono in successione il Lago Superiore (2313 mslm), Lago Lausetto (2324 mslm), adagiati in una caratteristica conca glaciale, il Lago Chiaretto (2261 mslm) dalla caratteristica colorazione delle sue acque, e infine il lago Fiorenza (2113 mslm) nelle cui acque si specchia il Monviso.
I RIFUGI IN ZONA
Rifugio Quintino Sella
2640 mslm
Aperto dal 15 giugno al 30 settembre
tel. 0175/94943
80 posti letto
Il Rifugio è di proprietà del Club Alpino Italiano, Sede Centrale. E’ situato tra il lago Grande di Viso e il lago di Costagrande, in una posizione di suggestiva bellezza di fronte alla imponente parete est del Monviso (3841 mslm), all’interno del Parco del Monviso. Comodo punto di partenza per salire la Via Normale e la Cresta Est del Monviso, tappa del famoso Giro del Monviso, è una delle strutture più antiche e frequentate delle Alpi, inaugurato nel 1905. È l’indispensabile punto di riferimento e di ristoro per chi frequenta le pendici e le vette del Gruppo del Monviso.
Accesso: da Pian del Re, Sentiero V13, dislivello 600 metri, tempo stimato 2h 40’; da Crissolo, Sentiero V09, dislivello 1300 metri, tempo stimato 4 h.
Rifugio Vitale Giacoletti
2741 mslm
Aperto da metà giugno a metà settembre
tel. 0175/940104
56 posti letto
Di proprietà della Sezione di Barge del Club Alpino Italiano, si trova al Colle del Losas, dominato dalla cresta est della Punta Udine (3022 mslm), con spettacolare vista sulla parete nord del Monviso. Inaugurato nel 1961, utilizzando la vecchia casermetta militare del Losas, è ideale punto di partenza per le numerose vie di salita alle punte Gastaldi (3214 mslm), Roma (3070 mslm), Venezia (3096 mslm) e Rocce Fourioun (3153 mslm).
Accesso: da Pian del Re, Sentiero V17, dislivello 700 metri, tempo stimato 2h 30’, oppure Sentiero V19, tempo stimato 2 ore.
Rifugio Alpetto
2268 mslm
Aperto da giugno a fine settembre
tel. 0175/576113
24 posti letto
Di proprietà della Sezione di Cavour del Club Alpino Italiano e del Comune di Oncino, si trova nei pressi del Lago omonimo, nel territorio di Oncino, a breve distanza dallo storico Ricovero dell’Alpetto, primo rifugio nella storia del Club Alpino Italiano, costruito nel 1866, oggi adibito a Museo dei primordi dell’alpinismo.
È una piacevole via alternativa per raggiungere l’alta valle, collegandosi al percorso del Giro di Viso.
Accesso: da Oncino, Sentiero V6, dislivello 600 metri, tempo stimato 2h; da Crissolo, Sentiero V06A, dislivello 900 metri, tempo stimato 3h.
Per saperne di più: Orizzonte Monviso (PDF) clicca e scarica l'opuscolo a cura di Comunità Montana Valli del Monviso
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Infine qui, le ciaspolate a Crissolo e dintorni: www.ciaspole.net/itinerari1/piemonte/ciaspole-crissolo.htm