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Serralunga d'Alba
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Serralunga d'Alba da un'altra prospettiva
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Barolo
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Monforte
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Vigneti e boschi spontanei in autunno
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Panorami nelle Langhe
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A fine giornata, la sagoma del Monviso al tramonto
Piemonte

Castelli e vigne nelle Langhe

Un bell'itinerario di trekking "collinare" che, con le dovute precauzioni e modifiche per rispettare le prescrizioni comunali, può essere percorso anche in sella ad una mountain bike. Perno dell'itinerario è Monforte d'Alba, grazioso abitato aggrappato alla sommità di una delle tante colline che caratterizzano le Langhe. Protagoniste le tante vigne che in particolare d'autunno tingono di colori indimenticabili tutto il territorio mentre lungo la passeggiata/pedalata si toccano altri due borghi castellati: Serralunga d'Alba e Castiglione Falletto
Si parte dunque da Monforte e si risale tutto il paese fino a portarsi nella piazza alta: si ammirano così le vie del centro, suggestive e tortuose (la Saracca), e si raggiungono il castello e l'anfiteatro Horzowski. Ottima la vista sulle Alpi prima di tuffarsi in discesa verso la borgata della Ginestra. Dopo un lungo tratto su asfalto si intravede un'indicazione CAI che invita a svoltare a sinistra scendendo in ripida discesa sterrata tra boschi spontanei e vigneti. La ripida discesa è seguita da una pronta risalita - ben indicata - che conduce a Serralunga d'Alba.
Visitati il castello ed il centro del borgo si procede verso ovest per poche centinaia di metri fino ad incrociare una discesa che procede in direzione di Castiglione Falletto. In corrispondenza di un'azienda agricola discesa si fa sterrata e procede ancor più ripida ed impegnativa.
Superate diverse vigne ed un bosco spontaneo ci si immette su una strada asfaltata da seguire verso destra per poco meno di un chilometro: individuate le indicazioni per Castiglione Falletto si torna su fondo sterrato e si sale con impegno tra le vigne.
Anche Castiglione Falletto merita due passi esplorativi: terminata la visita è il momento di chiudere la passeggiata. Monforte d'Alba, però, è ancora lontano. Si esce dal paese lungo la poco trafficata SP9 che si segue fino a Bussia. Poco oltre questa frazione si incontrano le indicazioni per Perno. Ripida discesa e pronta risalita su sentiero, con passaggio da un fitto bosco di latifoglie ad un panoramico prato: mancano ormai solo 45' a piedi per chiudere la passeggiata guidati dalle indicazioni CAI.
Se avete scelto di fare questo giro in mountain bike, da Castiglione Falletto si torna a Monforte d'Alba seguendo le indicazioni della viabilità ordinaria!
Consigliatissimo d'autunno!

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Ed aggiungiamo due itinerari per i quali ringraziamo Visit Langhe Monferrato e Roero

Sentiero del Tasso 
Il Sentiero del Tasso deve il suo nome ad una delle località che attraversa: la Val Tassera (anticamente Vallis taxeria), conosciuta proprio per le numerose tane di tasso che ospita nei suoi anfratti più nascosti.
Il tasso è infatti un mammifero largamente diffuso nel territorio del Roero: qui trova l'ambiente adatto alle sue esigenze di vita riservata e per lo più sotterranea negli "angoli" meno frequentati dei boschi fitti e vede una crescente diffusione nell'area delle Rocche.
Il Sentiero del Tasso è caratterizzato da una grande varietà paesaggistica: percorre la sommità panoramica del borgo di Vezza con i suoi innumerevoli vigneti, giunge alla folta vegetazione in cui si nasconde il silenzioso Santuario di Madonna dei Boschi, e chiude l'anello attraversando la Val Tassera dove è possibile rinvenire i luoghi frequentati dall'animale seguendo le numerose impronte presenti sul terreno in prossimità delle tane.
Scarica il GPX dell'itinerario del Tasso
 

Sentiero delle 5 torri 
La gente di Langa è come la sua pietra: robusta e che si adatta. Si adatta ai pendii sfiancanti che ha dominato. Si adatta ai pericoli, creando con la roccia, case, castelli, ponti, chiese e imperiture torri di avvistamento.
Quelle che vi proponiamo sono cinque, unite da un percorso molto suggestivo e famoso: se ogni itinerario fosse un libro, il “Giro delle Cinque Torri” spiccherebbe tra i classici.
È un percorso ad anello che, partendo da Monastero Bormida, collega le torri medioevali di Monastero Bormida, San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano e Vengore. Durante il percorso sono visibili anche le torri di Perletto, Denice e Castelletto d’Erro. Tutte queste torri costituivano la linea di difesa della Marca dei Marchesi del Carretto, che in quei tempi controllavano buona parte delle Langhe e dell’Appenino Ligure contro le invasioni saracene.
Il sentiero è percorribile in qualsiasi stagione dell’anno; le stagioni migliori per la natura e i colori sono la primavera e l’autunno. Si percorrono strade in parte asfaltate, bianche, carrarecce, sentieri nei boschi e nei prati.
Poiché il sentiero sovente interseca o fiancheggia le strade asfaltate può anche essere percorso a tratti in tempi diversi, utilizzando l’auto per portarsi in prossimità del tratto che si vuole percorrere. Il percorso si snoda principalmente sui crinali e sono rare le sorgenti o fonti d’acqua, ma in compenso si può godere dell’ospitalità dei valligiani che sono felici di aprire le loro case al viandante assetato e di offrire i prodotti tipici del territorio come la famosa Robiola di Roccaverano. Si possono poi fa facilmente incontrare lungo il percorso caprioli e daini e, nelle belle giornate, la vista spazia su buona parte dell’arco appenninico e alpino, dal Monte Beigua alle Alpi Liguri, Alpi Marittime, Monviso, Alpi Cozie e Graie, Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Alpi Pennine.
Il sentiero è percorribile in tutti e due i sensi di marcia ma il giro classico è con partenza e arrivo a Monastero Bormida, via San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano, Vengore, Garroni, Santa Libera.
Segnaletica: il sentiero è segnato con segnaletica ufficiale CAI bianca e rossa, tabelle e frecce indicanti le principali località e luoghi di interesse, indicatori di direzione 5T sulle paline. Permane inoltre la vecchia segnaletica a rombo e losanga di colore giallo e frecce in legno nei bivi principali.
Scarica il GPX dell'itinerario Cinque Torri

 

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