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Una cascata in Valzurio (scorri la gallery!)
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Al pascolo presso la baita di Pagherola bassa
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Baite di Pagherola
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Valzurio, ai piedi della Presolana
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Verso passo Scagnello
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Al passo Scagnello
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Val Vertova, le spumeggianti cascate di fondovalle
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Cascate in val Vertova
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Cascate in val Vertova
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Cascate in val Vertova
Lombardia

Val Seriana

Il fiume Serio misura centoventiquattro chilometri e corre dalle Alpi bergamasche fino ai dintorni di Montodine, in provincia di Cremona, dove confluisce nel fiume Adda. A monte di Bergamo, si apre la val Seriana che progressivamente abbandona le caratteristiche di fervente area industriale ed artigianale (ricca, ma invero poco affascinante) per assumere sempre più le caratteristiche di luogo di villeggiatura, vacanza e svago. Numerosissime le valli laterali in cui dedicarsi all'escursionismo così come amato e frequentato è l'altopiano che si apre da Clusone e sale fino al passo della Presolana, ai piedi della parete meridionale della Regina delle Orobie.
In questa pagina, dunque, le più belle escursioni da fare in val Seriana e nelle sue valli laterali, dalle porte di Bergamo fino alle sorgenti del Serio, oltre Valbondione. 
Inizialmente, tre idee in val Vertova ed una lunga escursione in Valzurio.
 

IN VAL VERTOVA
Un passeggiata tra le cascate della val Vertova è un obiettivo facile ed alla portata di tutti: unica precauzione, evitare le giornate più calde ed affollate quando il fascino di questo piccolo paradiso acquatico rischia di essere compromesso da una situazione quasi … balneare.
Tra i salti d’acqua, alcuni naturali altri artificiali, spiccano le marmitte dei giganti, vero e proprio capolavoro geologico, modellato nei secoli dalla forza delle acque del torrente.
Numerosi gli animali che popolano il bosco ed il torrente. Invisibili, o quasi, ma importantissime sono le planarie, minuscoli insetti la cui presenza testimonia l’equilibrio dell’ecosistema. E poi sono numerosi i merli acquaioli, volatili in grado di danzare sui ciottoli del torrente, o anfibi come il rospo comune, le salamandre pezzate o l’ululone dal ventre giallo (un altro tipo di rospo). Nel cielo volano anche i picchi muratori mentre nei boschi sono numerosi i caprioli, le faine, le volpi e le donnole.  
Si parte dal parcheggio comunale in località Ca’ Roset a 480 mslm e si imbocca la mulattiera che prende quota con pendenze variabili senza possibilità di sbagliare (segnavia 527). Punto d’arrivo può essere località Piani del Merel, a circa 650 metri di quota: divertenti i guadi, come detto, ed affascinanti le citate marmitte dei giganti ed il canyon in località Coren di Caai, a 589 mslm.
Con più impegno, in val Vertova, si può camminare verso il rifugio Monte Clavera. E’ una camminata che richiede un paio d’ore di fatica dal centro di Vertova fino alla meta (sentiero 528). La mulattiera verso Cavlera si prende nel centro del paese, percorrendo via Montegrappa. Il panorama si ampia man mano che si prende quota camminando su pendenze talvolta davvero severe.
Ancora più impegnativo, tornando sul sentiero delle cascate, è proseguire verso il passo Biblen: dopo la sorgente Gaernài, infatti, si prende l’impegnativo 529a che inizia con una bella scalinata. Si tratta di un percorso di vecchia data ma ancora ben conservato e privo di tratti ostici.
Chi non volesse porsi limiti può puntare ai 2019 metri della vetta del monte Alben, raggiungibile in più di quattro ore a partire da Vertova (metà strada al bivacco Testa, 1489 mslm).


VALZURIO
A Villa d'Ogna, si aprono le porte della Valzurio, una lunga valle che corre in direzione nord-sud ai piedi delle pareti occidentali della Presolana.
Come per tutte le località più vicine alla città di Bergamo, è bene evitare di dedicarsi a questa passeggiata nei giorni festivi o nell’alta stagione: si rischia di trovare un grande affollamento e difficoltà di parcheggio.
Il punto di partenza può essere individuato a Valzurio, 814 mslm, o, potendo salire oltre, a Spinelli, a 954 mlsm. Il percorso si svolge su un’ampia mulattiera priva di asperità (possibili numerosi tagli nel boschi sfruttando collaudate scorciatoie).
Raggiunte le baite del Moschel la mulattiera diviene ben più sconnessa e prosegue la sua salita verso le baite di Pegherola bassa (1497 mslm). L’ultimo tratto, prima di raggiungere il passo dello Scagnello a 2080 mslm, si svolge su un vero sentiero alpino che corre in campo aperto, affacciato sul Ferrante e sulla Presolana.
Giunti al passo, la vista si apre sulla val di Scalve ed è possibile scendere, in circa venti minuti, al rifugio Albani, a 1939 mslm. Il ritorno avviene per la via di salita.

In Valzurio si segnalano numerose altre possibilità escursionistiche tra cui il rifugio Olmo, posto a 1810 metri di quota.
In inverno, in Valzurio con le ciaspole!


SENTIERO DELLE OROBIE
Un percorso di circa centosessanta chilometri che permette di effettuare il periplo delle Orobie, appoggiandosi ai vari rifugi situati in queste montagne. Il percorso si effettua mediamente in cinque giorni (percorrendo, quindi, più tappe nello stesso giorno) e arriva alla quota massima di 2700 mslm.
Il sentiero delle Orobie Occidentali è un itinerario completo e diversificato che parte da Cassiglio e tocca i principali rifugi delle Orobie brembane, attraversando le zone più interessanti dal punto di vista naturalistico, ambientale ed alpinistico, arrivando a raccordarsi con il sentiero delle Orobie orientali al rifugio Calvi.
I due sentieri delle Orobie costituiscono un’attrazione di eccezionale rilevanza per coloro che amano la montagna. 
Il Sentiero delle Orobie classico parte da Valcanale e si snoda per ottanta chilometri fino al Rifugio Curò sopra Valbondione e poi raggiunge il rifugio Albani ai piedi della Presolana.
Lungo l'itinerario sono possibili diverse varianti che permettono, tra l'altro, di arrampicarsi sulle vette più elevate delle Orobie occidentali.
Il sentiero delle Orobie occidentali è mediamente percorribile in cinque giorni, con possibilità di pernottamento nei vari rifugi.

Sentiero Orobie Occidentale
1^ Tappa:
Cassiglio (602 mslm) - Baciamorti - Artavaggio - rifugio Lecco - Piani di Bobbio.
2^ Tappa:
Rifugio Lecco - rifugio Grassi - Pizzo Tre Signori - Bocchetta di Trona - rifugio Cesare Benigni.
3^ Tappa:
Rifugio Cesare Benigni - Alta Val Moresca - rifugio Passo San Marco 2000
4^ Tappa:
Passo San Marco - bivacco Zamboni - forcella Rossa - San Simone - Foppolo
5^ Tappa:
Foppolo - passo della Croce - Valcarisole - Valsambuzza - rifugio Fratelli Longo
6^ Tappa:
Rifugio F.lli Longo - La Selletta - Val Camisana - rifugio F.lli Calvi

Sentiero Orobie Orientale
1^ Tappa:
Valcanale (1100 mslm) - rifugio Alpe Corte (1410 mslm)
2^ Tappa:
Rifugio Alpe Corte - rifugio Laghi Gemelli (1968 mslm)
3^ Tappa:
Rifugio Laghi Gemelli - rifugio F.lli Calvi (2020 mslm)
4^ Tappa:
Rifugio F.lli Calvi - rifugio Brunone (2295 mslm)
5^ Tappa:
Rifugio Brunone - rifugio Coca (1892 mslm)
6^ Tappa:
Rifugio Coca - rifugio Curò (1915 mslm)
7^ Tappa:
Rifugio Curò - rifugio Albani (1939 mslm)
8^ Tappa:
Rifugio Albani - passo della Presolana (1350 mslm)


Escursioni nella vicina val di Scalve: clicca! E in val Brembana: clicca!
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La guida alla val Brembana ed alle sue valli laterali oltre ad una guida sulla val di Scalve e la vicina Valseriana.
Ed inoltre ciaspolate in Lombardia, da www.ciaspole.net

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