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Al rifugio Calciati (scorri la gallery!)
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Scorre il torrente nei pressi della Furtalm
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Il Tribulaun di Fleres
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Sasso - Stein, ultimo paese della valle
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Arrivando al rifugio Calciati
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Al rifugio Calciati
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Salendo al rifugio Cremona, tra fioriture e ruscelli
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Il lago a due passi dal rifugio Cremona
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Rifugio Cremona alla Stua
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Capre al pascolo attorno al rifugio Cremona
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Furtalm, in alta val di Fleres
Alto Adige

Val di Fleres

La piccola val di Fleres si apre a Colle Isarco (Gossensass), a breve distanza dal passo del Brennero, e si inoltra nelle Alpi Breonie in direzione ovest. Inizialmente ampia, si restringe progressivamente arrivando fin quasi a chiudersi appena dopo Fleres di Dentro (Innerpflersch). Da qui, a breve distanza dalle poche case di Stein (Sasso), partono diverse escursioni di cui due, davvero ambiziose, raggiungono due rifugi che il CAI di Vipiteno ha preso in carico dal CAI di Cremona alla fine degli anni '40 del Novecento.
Nel perfezionare la cessione, avvenuta quasi a titolo gratuito, il CAI della città del Torrazzo chiese ed ottenne il mantenimento del nome originario per cui i rifugi portano rispettivamente il nome della città lombarda e di uno storico presidente della sezione locale del CAI, Cesare Calciati, che, nella sua breve vita, fu protagonista di viaggi avventurosi quanto affascinanti in diverse parti del mondo tra cui le montagne del Karakorum.
Entrambi i rifugi furono fondati, sul finire dell'Ottocento, dalla sezione di Magdeburgo del DOAV (il CAI Austro-Tedesco) e pertanto, in lingua tedesca, i loro nomi sono quelli storici: Magdeburgerhütte per il rifugio Cremona e Tribulaunhütte per il Calciati.

Oltre ai due rifugi, raggiungibili in circa tre ore dal fondovalle, in val di Fleres si possono raggiungere malghe meno "impegnative" come la Furtalm, sulla via per il rifugio Cremona, o la Allriss, a mezza costa.

Protagonista è sempre il Tribulaun di Fleres, a volte detto il Cervino delle Breonie o dell'Alto Adige: alle pendici di questa montagna, alta 3097 metri, venne scoperta la dolomia da cui presero il nome, settantacinque anni più tardi, le Dolomiti. Il Tribulaun, quindi, potrebbe a pieno titolo figurare tra le Dolomiti ed infatti una passeggiata al rifugio Calciati immerge in uno scenario che ricorda, ai più attenti, i colori ed i contrasti delle non vicinissime Dolomiti trentine ed altoatesine.


RIFUGIO CREMONA - MAGDEBURGERHUTTE
Punto di partenza: Hölle, parcheggio, 1489 mslm
Punto d'arrivo: rifugio Cremona, 2423 mslm
Dislivello: circa 970 metri
Tempo di percorrenza: meno di un’ora per malga Furtalm, circa tre ore totali (con passo tranquillo) fino al rifugio Cremona. Discesa complessiva 2 ore abbondanti.
Difficoltà e pericoli: il sentiero non è esposto e non presenti tratti con difficoltà tecniche rilevanti, tuttavia snodandosi in un ambiente di alta montagna richiede perizia ed attenzione.
Il rifugio Cremona alla Stua si trova a 2423 metri di altitudine nel cuore delle Alpi Breonie, ai piedi della cresta di confine con la val Passiria ed in posizione di dominio sulla val di Fleres. Dalla terrazza del rifugio è ampia la vista verso est, in particolare sulle cime più settentrionali della val d’Isarco e sul famoso Gran Pilastro, alto 3510 metri.
Per arrivare al rifugio Cremona servono buon allenamento, passo fermo ed un minimo di esperienza in montagna. La passeggiata è impegnativa ma non proibitiva. Non ci sono passsaggi esposti ma - come detto - è richiesto un passo fermo per affrontare i passaggi più ripidi.
Si parte dal parcheggio Hölle, poco oltre l’abitato di Stein – Sasso. Questo parcheggio – consente di risparmiare almeno un quarto d’ora di salita su asfalto: è piccolo ed accessibile solo fino alle 10 e dopo le 16. Meglio partire per tempo!
Il parcheggio Hölle, a due passi dalle cascate da cui prende il nome, propone subito una scelta: si può salire sulla forestale di accesso alla malga Furtalm oppure, ed è preferibile, imboccare il sentiero 6 (appena dopo un ponte sul torrente) e salire nel bosco tra pietre e radici. Sempre più ampie le radure che, dopo meno di un’ora, anticipano l’arrivo alla malga Furtalm, a 1690 metri di quota.
E’ il momento di guardarsi indietro per la prima “cartolina” di giornata: il Tribulaun di Fleres si staglia maestoso nel cielo e domina l’intera vallata, solcata dalle spumeggianti acque del torrente. Malga Furtalm è un’ideale tappa intermedia dove riprendere le forze in vista del prosieguo della camminata.
Oltrepassato il cancelletto a monte della malga, si sale tra vasti prati e ci si porta nei pressi di una staccionata: in breve si guadagna un grandioso panorama. 
Torrenti e ruscelli solcano le verdi pendici, punteggiate da rododendri in fiore fino a luglio inoltrato. La neve imbianca le creste più alte. Non è raro incontrare qualche ungulato e sentire il fischio di diverse marmotte. Gruppi di capre pascolano allo stato semi-brado.
Dopo un tratto in salita tra i prati la traccia si avvicina ad una cascata: il tempo di ammirarla da vicino e ci si trova a salire per ripide balze in una stretta gola rocciosa per poi uscire di nuovo su una prateria dove lo sguardo si apre verso est. Non c’è più, però, la sagoma del Tribulaun ad accompagnare ogni passo.
Nel tratto finale, dopo aver superato un paio di ricoveri per animali in disuso, si cammina tra le rocce: uno sguardo al laghetto e si raggiunge la soglia del rifugio Cremona dove ci si può rilassare contemplando la tanta strada fatta!
La discesa avviene sul percorso di salita: vale la pena anche curiosare all’interno della struttura dove si trovano un paio di gagliardetti del CAI di Cremona ed alcune foto d’epoca che testimoniano il triste arretramento che anche qui, come praticamente ovunque, ha colpito ghiacciai un tempo estesissimi e davvero suggestivi.


RIFUGIO CESARE CALCIATI AL TRIBULAUN
Punto di partenza: Hölle, parcheggio, 1489 mslm
Punto di arrivo: rifugio Cesare Calciati al Tribulaun, 2379 mslm
Dislivello: circa 920 metri
Tempo di percorrenza: meno di tre ore per la salita, circa due ore per la discesa
Difficoltà e pericoli: il sentiero non è esposto e non presenti tratti con difficoltà tecniche rilevanti, tuttavia snodandosi in un ambiente di alta montagna richiede perizia ed attenzione. Il passaggio attraverso la cascata può scoraggiare i più timorosi mentre anche a luglio inoltrato può trovarsi ancora neve sui passaggi finali.
Il Tribulaun di Fleres è il grande protagonista dell’impegnativa salita al rifugio Cesare Calciati al Tribulaun (appunto): una camminata di circa due ore e trenta minuti, senza punti dove rifiatare e senza appoggi intermedi. E’ necessario, quindi, valutare adeguatamente sia le proprie condizioni fisiche sia la situazione meteorologica prima di intraprendere questa escursione verso il rifugio posto nel cuore delle Alpi Breonie, ad un passo dal confine con l’austriaca valle di Stubai.
Si parte, come per il rifugio Cremona, dal parcheggio Hölle,  poco oltre l’abitato di Stein – Sasso. Questo parcheggio – consente di risparmiare almeno un quarto d’ora di salita su asfalto: è piccolo ed accessibile solo fino alle 10 e dopo le 16. Meglio partire per tempo!
Superato il ponte sul torrente Ferner, si prende quota nel bosco fino ad incontrare un bivio: il sentiero 6 porta verso malga Furtalm ed il rifugio Cremona, il numero 8, invece, è diretto al rifugio Calciati.
Salvo un’ampia radura, si cammina per più di un’ora all’ombra di un fitto bosco di conifere. Larici ed abeti non impediscono di godere di un ampio panorama verso sud, sulla cresta che divide dalla val Ridanna, e verso est, verso la val d’Isarco.
La salita è spezzata da un vivace intermezzo: l’attraversamento di una cascata che avviene aiutandosi con un paio di corde fisse. Nulla di proibitivo ma abbastanza per sconsigliare a chi soffre di vertigini o non ha dimestichezza con la montagna di avventurarsi in questa escursione.
L’attraversamento della cascata è il momento “clou” di una salita che non presenta tratti esposti o pericolosi ma è comunque davvero faticosa: il dislivello di circa novecento metri non è indifferente.
Si potranno incontrare passaggi nevosi nel finale, poco oltre un valico tra le rocce (dove, su un masso, una scritta saluta in tedesco gli amici della montagna), appena prima di raggiungere l’agognato rifugio.
Bosco, prati e rocce, quindi, prima di arrivare sulle rive del lago Sandes e godere, finalmente, del risultato di tanta fatica: il rifugio Calciati, il Tribulaun di Fleres e la corona di monti che vi si inchinano si riflettono nelle calme acque del lago.
Poco più a monte, verso nord, si potrebbe proseguire per il “giro della Parete Bianca” (vedi sotto) che in meno di tre ore promette di portare al rifugio Cremona alla Stua: si tratta, tuttavia, di un sentiero per esperti che va affrontato solo dopo averne verificato le condizioni con i gestori dei due rifugi. Non è insolito, infatti, che rimanga innevato fino ad estate inoltrata costringendo ad impegnative deviazioni o difficili passaggi. Questo tratto richiede tre ore di cammino ed un dislivello ulteriore di circa seicento metri: dal rifugio Cremona, poi, si potrà scendere al punto di partenza in circa due ore e trenta minuti.
Per chi si ferma al Calciati, vale la pena girare attorno al lago per godere di ogni possibile scorcio offerto da questo selvaggio ambiente alpino. 
 

I due rifugi "cremonesi" possono essere raggiunti nell'ambito di un'unica passeggiata - molto impegnativa e decisamente tecnica - che passa per la Parete Bianca e richiede più di dieci ore di cammino.
Raggiunto uno dei due rifugi, infatti, si prosegue seguendo le paline segnaletiche per affrontare un'ulteriore salita verso i 3016 metri della Parete Bianca. Per pietraie e sfasciumi, talvolta dovendo deviare dal percorso ideale a causa della presenza di neve residua, si completa il collegamento tra i due rifugi, riservato ad escursionisti esperti ed allenati, rigorosamente in presenza di ottime condizioni meteorologiche.


Clicca per aprire una mappa d'insieme a cura dell'ufficio turistico di Colle Isarco - Gossensass


Clicca i link per scoprire:
- le altre passeggiate in Alto Adige - Sudtirol
- le pedalate e le escursioni in mountain bike in Alto Adige - Sudtirol
- le guide di www.cicloweb.net alle località ed alle vallate dell'Alto Adige Sudtirol

E d'inverno? Ciaspole!
Su www.ciaspole.net sono descritte tante ciaspolate da fare in Alto Adige - Sud Tirol e diverse si trovano tra Vipiteno ed il Brennero, tra Racines, Ridanna e Colle Isarco!
- ciaspolate attorno a Vipiteno
- ciaspolata tra le malghe di Racines
- ciaspolata facile in val Ridanna
- ciaspolata in val di Fleres
- ciaspolata a malga Prantner

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