transalp000.jpg
Lermoos tra Austria e Germania, (scorri la gallery!)
transalp01.jpg
Wolfratshausen lungo l'Isar a sud di Monaco (scorri la gallery!)
transalp02.jpg
Partenkirchen
transalp04.jpg
Nauders
transalp05.jpg
Il campanile di Curon in val Venosta
transalp06.jpg
Il monastero di Mustair
transalp07.jpg
La val Monastero dai tornanti del passo Umbrail
transalp08.jpg
Al passo Gavia
transalp09.jpg
Dolomiti di Brenta da Madonna di Campiglio
transalp10.jpg
Dolomiti di Brenta da Madonna di Campiglio
transalp11.jpg
Il lago di Garda da Tenno
Vacanze e Reportage

da Monaco a Riva

Attraversare le Alpi da Monaco di Baviera a Riva del Garda .. un'emozione ed una soddisfazione unici. Ci sono diverse competizioni che si sviluppano lungo questo percorso.. ma farlo in solitaria è unico.
La partenza è stata dal centro di Monaco di Baviera, pieno di tifosi delle nazionali impegnate negli Europei di calcio (2006). Dopo una breve gita in centro si prende la ciclabile dell'Isar che si segue fino a Wolfratshausen. Qui il percorso si fa più "nervoso", collinare.. e si snoda lungo strade aperte al traffico. Piacevoli borghi, un grande lago.. e poi l'ultima tirata verso Garmisch.. Ben presto il caldo, ed afoso, sole bavarese lascia spazio a minacciose nuvole grigie.. ed a un temporale che poco dopo si scatena in tutta la sua violenza.. sob...
Arrivo e pernottamento a Garmisch..
Con il sole si riparte la mattina dopo..percorso più agevole.. si entra in Tirolo, si passa, dopo il duro ma breve passo Fern, per Lermoos, Imst e Landeck (un lunghissimo falsopiano monotono) prima delle ultime rampe.. quelle che conducono a Nauders, splendida cittadina nel cuore di una bella vallata ed impreziosita da un castello che la domina dall'alto.
Il giorno dopo.. il primo dei due "tapponi". Si scollina il passo Resia, si scende la verde val Venosta (spettacolare quanto malinconica Curon) e si prende la valle di Santa Maria per Taufers e Mustair. A Mustair - che ospita un antico monastero con un antichissimo ciclo di affreschi carolingi - inizia la dura ascesa al giogo di Santa Maria, in larga parte sterrata (oggi asfaltata, ndr). Raggiunta la vecchia dogana ed il passo si scorge a breve distanza il passo dello Stelvio. Non lo si raggiunge.. ma si procede in picchiata verso Bormio. Superata Bormio, pochi chilometri, però impegnativi, portano a Santa Caterina Valfurva.
Da Santa Caterina è partita la mia ultima tappa.. la più dura, contrassegnata da un gran caldo. L'inizio, all'alba, è durissimo.. le rampe del Gavia, la nebbia in quota.. la discesa verso Pontedilegno il primo momento di respiro.. Breve.. perchè si risale subito verso il passo del Tonale. Nuova discesa.. un lungo falsopiano conduce a Dimaro dove inizia una nuova ascesa.. quella a passo Campo Carlo Magno. Qui ho optato per la bella salita sterrata che segue il corso del Meledrio e porta a malga Mondifra. Il caldo inizia a farsi sentire ed all'arrivo a passo Campo Carlo Magno una pausa gelato è d'obbligo.. Velocissima la discesa su Pinzolo e lungo tutta la val Rendena...
Sempre in leggera discesa s'è proseguito per Ponte Arche, galleria davvero buia, evitatela passando sulla stradina di Stenico e Ragoli!, e da lì l'ultimo strappo.. i tre chilometri che conducono sull'altopiano del Bleggio. Fino al passo del Ballino è un falsopiano snervante solo perchè arriva dopo più di cento chilometri di Alpi.. ma il miraggio Riva si fa sempre più concreto e dal passo del Ballino solo dieci chilometri di velocissima discesa separano dall'ambito traguardo, le acque del Garda.

Per ogni informazione o richiesta:
contatta l'autore tramite Cicloweb

Condividi su  -