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Il Naviglio Pavese nelle foto di Albano Marcarini (scorri la gallery!)
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Naviglio Pavese (foto Albano Marcarini)
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La Darsena (foto Albano Marcarini)
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Torre del Mangano (foto Albano Marcarini)
Lombardia

Naviglio Pavese

Lungo il Naviglio Pavese scorre una pista ciclabile che, alternandosi tra le due rive, conduce dalla metropoli lombarda fino alla famosa Certosa e poi alla città di Pavia. Il Naviglio è l'ultimo ad essere stato completato (1819) e lega la sua immagine al ciclismo dal momento che, storicamente, il "chilometro zero" della Milano - Sanremo si trovava nei pressi della Conca Fallata. Napoleone in persona si spese per il completamente dell'opera, in un dispaccio del 1805.
Il cosiddetto Navigliaccio non nacque per scopi commerciali ma piuttosto perché Galeazzo II desiderava dare acqua al Parco Visconteo, un'immensa area popolata di alberi ed animali selvatici realizzata insieme al castello dopo la conquista di Pavia nel 1359. Il Parco, spesso indicato anche come Barco Visconteo, era chiuso da una muraglia il cui perimetro misurava ventidue chilometri.
Allo scopo irriguo iniziale si aggiunsero poi finalità economiche con la realizzazione delle conche, nel 1438. Non ebbe vita semplice, il Naviglio, martoriato da problemi tecnici e guasti. In concorrenza con questo tracciato c'era poi il ramo meridionale del Naviglio Grande, quello che da Abbiategrasso conduceva a Bereguardo (località da cui prende il nome), proprio alle porte di Pavia. Anche tale Naviglio però scontava diversi difetti: la scarsa capienza, prima di tutto, ed il fatto di obbligare ad un trasbordo via terra prima di raggiungere il fiume Ticino.
Albano Marcarini ne La pista ciclabile del Naviglio di Pavia (Cycle!) guida lungo i trentatré chilometri che separano la Darsena di Porta Ticinese, a Milano, dalla città di Pavia. Non solo chilometraggio e informazioni viabilistiche ma un vero patrimonio di curiosità e dettagli che invitano al viaggio ed alla scoperta.
La segnaletica è presente, seppur irregolare, mentre la separazione dal traffico veicolare è costante solo dopo Assago. Sono presenti anche tratti sterrati pur se non eccessivamente sconnessi.
Qualche punto intermedio dopo la Darsena, l'antico Laghetto di Sant'Eustorgio dove confluivano Naviglio Grande ed Olona.
- Conca Fallata, km 3.2, il cui nome deriva dal blocco dei lavori nel 1611, a causa della fine delle disponibilità finanziarie;
- Zibido San Giacomo dove si trova il casino di caccia Pusterla, testimonianza di una cinquecentesca dipendenza agreste di una famiglia nobile milanese (facile deviazione di circa 4 km);
- Binasco, praticamente a mezza via, dove ammirare il castello e scoprire il Ticinello, antico confine tra Milano e Pavia, secondo alcuni il primo Naviglio della cintura milanese;
- la splendida Certosa di Pavia, che merita ben più di una semplice deviazione, a poco meno di 25 km da Milano;
Essendo le città collegate dalla ferrovia si può pensare di rientrare in treno anche se la distanza del tragitto andata-ritorno non è eccessiva.
Il link per acquistare la guida, online: www.guidedautore.it/store1/Se-vai-in-bicicletta--c39256398

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