Cremona: un percorso sugli sterrati del quarto fiume italiano
“Tutto è perduto, fuorchè l'onore”. Così disse il re di Francia, Francesco I, rinchiuso nel castello di Pizzighettone al termine della rovinosa battaglia di Pavia nel 1525.
E proprio dalla torre del castello, una delle tracce dell'antica fortificazione, parte un itinerario circolare nel Parco Adda Sud.
Si supera l'Adda e si raggiunge la frazione di Gera. Si prosegue lungo il fiume fino ad una rotonda dove, prestando attenzione al traffico della SS234 Codognese, si torna verso la sponda cremonese deviando però verso destra prima di oltrepassare il fiume. Inizia qui un lungo tratto sull'argine dell'Adda: quasi dieci chilometri, in gran parte sterrati, conducono nei pressi di Maccastorna.
Nei primi chilometri di argine si può deviare verso Maleo, paese caratterizzato da un monumentale quanto poco noto castello.
Lo sterrato sbuca sulla SP196 poco a monte di Maccastorna: si arriva alla piccola frazione percorrendo la SP196 per poche centinaia di metri in direzione di Castelnuovo Bocca d'Adda.
La deviazione per Maccastorna consente di ammirare (da fuori) il castello quattrocentesco che fu teatro di un violento tradimento: Cabrino Fondulo, che ambiva a conquistare la città di Cremona, invitò qui la famiglia Cavalcabò - che in precedenza gli aveva donato il castello - e la fece trucidare.
Si volta la bici, si azzera il contachilometri e si pedala verso Crotta d'Adda, sempre lungo la SP196, superando il corso dell'Adda.
In territorio cremonese la SP196 diviene SP47 e dopo il paese rivierasco (che merita una deviazione per la villa Stanga Trecchi, esempio secentesco di dimora nobiliare) torna ad incrociare la SS234.
Con massima attenzione si supera la statale e si prosegue verso Grumello (km 5).
Qui si svolta a sinistra verso Pizzighettone (SP48) dove si fa rientro in meno di nove, vivaci, chilometri.
Se dal ponte per la frazione Gera si prosegue verso destra, anzichè verso sinistra come proposto, si pedala in direzione della Tenuta del Boscone (km 3 da Pizzighettone) e poi del castello di Camairago (km 6.5) alternando tratti sterrati e tratti asfaltati tra boschi spontanei, campi e pioppeti. Un'interessante variazione sul tema proposto!