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Lungo il Canale Vacchelli
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In bici lungo il canale Vacchelli
Lombardia

Da Genivolta a Crema

Partendo da Genivolta si percorre con attenzione un breve tratto di SP498 per seguire poi le indicazioni verso la località Tombe Morte, da decenni (secoli) crocevia delle acque irrigue del territorio cremonese e da qualche anno punto nodale di itinerari ciclabili e culturali attraverso la provincia.

Da qui, infatti, parte la ciclabile che conduce fino a Cremona, lungo il Naviglio Civico.
La ciclabile delle Città Murate, che unisce Pizzighettone e Soncino, passa anch’essa dalle Tombe Morte dove, seguendo un altro Naviglio, prende il via anche un percorso solo ufficiosamente ciclabile che arriva a Cumignano sul Naviglio.
In direzione nord-ovest, invece, si segue il Canale Vacchelli verso Crema, oggetto di questa pagina.

Tombe morte è un nome quantomai macabro ma, in realtà, questa località è un vero centro vitale per tutta la campagna cremonese. Qui arrivano le acque dell'Adda, proprio mediante il Canale Vacchelli, e vengono ridistribuite verso ampi settori della pianura: si incrociano due canali, dieci rogge ed uno scolmatore. Il fragore dell'acqua ricorda quello dei torrenti di montagna! Il toponimo dovrebbe avere una matrice idraulica: "tomba" sta per sifone, ovvero quel manufatto che permette ad un corso d'acqua di passare sotto un altro, e "morte" è un aggettivo dovuto al fatto che da tempo sono cadute in disuso. 

Lungo il Vacchelli è difficile perdersi o sbagliare direzione: il canale non si abbandona fino a Crema e non manca la segnaletica che richiama, nella grafica, i caratteristici ponti a tre arcate che contraddistinguono il Vacchelli. Talvolta, però, può capitare di scegliere la meno comoda delle due alzaie e trovarsi a pedalare su una sede più sconnessa di quella opposta. Poco male: sono frequenti gli attraversamenti che consentono di passare da un lato all’altro.
La pedalata non si svolge su una ciclabile propriamente detta ma è piuttosto un percorso sterrato che alterna tratti comodamente pedalabili ad altri più ostici, con qualche passaggio erboso. A volte sembra di tornare a pedalare su una comoda strada bianca, altre, invece, si incomincia a temere che non si riuscirà a proseguire oltre. Ma con un po’ di impegno, e tenacia, si arriverà a destinazione.
I chilometri sono circa sedici dalle Tombe Morte fino al centro di Crema dove si arriva in due modi: abbandonando il corso del Canale non appena s'incontra la viabilità ordinaria (incrocio con via Brescia) oppure proseguendo fino al Serio da affiancare andando verso sinistra per poi salire sul ponte di via Luigi Cadorna che apre le porte del centro storico della cittadina.

Il paesaggio lungo questo tratto del Canale Vacchelli non è particolarmente vario: l’occhio, quindi, corre a cercare qualche fioritura o particolarità architettoniche tra le cascine che si trovano a breve distanza. Curiosità desta Salvirola: secondo alcuni è definita la "Berlino della Bassa" perchè in paese correva l'antico confine tra Ducato di Milano e Repubblica di Venezia. Segnato dalla Roggia Madonna Gaiazza, questo confine, superato già con la Restaurazione nel 1815, è sopravvissuto a lungo come limite tra le Diocesi di Crema e Cremona: il paese, nonostante le ridotte dimensioni, aveva due parrocchie e due cimiteri. Gli abitanti si chiamavano "cremonesi" e "cremaschi" a seconda del lato di residenza.
Oggi, tuttavia, le parrocchie sono state unificate sotto la Diocesi di Crema. Nel 1868 fu aggregato al comune di Salvirola il comune di Triburgo, dal nome quasi teutonico.

Fortemente voluto dal senatore cremonese Pietro Vacchelli, il canale che fu poi a lui intitolato venne realizzato, tra il 1887 ed il 1892, dal Consorzio Irrigazioni Cremonesi. Il canale è lungo 35 chilometri; la sua portata è di 38,5 metri cubi di acqua al secondo e consente l'irrigazione di un'area di ottantamila ettari. Il Vacchelli deriva dall'Adda in località Marzano-Bocchi, nel comune di Merlino (in provincia di Lodi), ove si utilizza una chiusa del fiume per convogliare le acque nel canale, presso la morta del Bocchi che dà il nome alla località. Come raccontato in queste pagine, il canale attraversa la pianura cremasca con andamento nord ovest-sud est passando per Spino d'Adda, Pandino, Palazzo Pignano, Vaiano Cremasco e Trescore Cremasco, per poi giungere a Crema di cui attraversa, pensile, la parte settentrionale avvicinandosi in più punti alla ferrovia. Scavalca il fiume Serio mediante un ardito ponte e quindi prosegue verso Salvirola ed infine alle Tombe Morte. Il percorso del Vacchelli è quasi interamente rettilineo e le poche curve sono diventate zone caratteristiche. "Grazie alla scelta del Consorzio Irrigazioni Cremonesi di limitare al minimo gli scarichi fognari che entrano nel canale, la acque hanno conservato una buona qualità e sono ricche di fauna ittica pregiata: trote marmorate, temoli (alcuni dei quali addirittura nidificano nel Vacchelli), cavedani, carpe e rarissimi lucci italiani. Il canale è difatti mèta di alcuni recuperi volti alla conservazione delle specie ittiche autoctone". (da Wikipedia).

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