una bella ciclabile, da Cremona alla campagna settentrionale
Corre lungo il Naviglio Civico di Cremona una bella pista ciclabile (o meglio ciclopedonabile) che alterna tratti asfaltati, sterrati più o meno compatti ed anche un paio di chilometri di single track.
La pista si inoltra nella campagna settentrionale della città del Torrazzo (con partenza dal quartiere Migliaro) fino a Genivolta, distante 29 km dal capoluogo.
Usciti dalla città percorrendo via Bergamo, affiancata da una comoda pista ciclabile che aiuta anche il superamento della tangenziale cittadina, si arriva nel quartiere Migliaro noto per la presenza di un piccolo aeroporto turistico.
Davanti alla chiesa del Migliaro si gira a destra e si incrociano quasi subito il Naviglio e la ciclabile che corre sulla sua sponda orientale. Da qui in avanti si pedala fino a Casalbuttano (15 km, dislivello assente) senza poter sbagliare: basta seguire il corso d'acqua, alternando - come detto - tratti su comodo asfalto ad avventurosi momenti di single track. Cambia anche il paesaggio: boscoso vicino alla città, via via più agricolo allontanandosi dalla partenza.
Unico incrocio cui prestare attenzione è quello con la SP86, alle porte di Casalbuttano.
Attraversato il paese, dove spicca la Torre della Norma, resto più significativo dell'antico Palazzo Turina, si procede verso nord. Si lascia alle spalle il centro, si supera il passaggio a livello e si prosegue lungo la pista ciclabile del Naviglio Civico.
A Mirabello Ciria (21 km) si cambia rotta: si lasciano per qualche chilometro le rive del canale assecondando le indicazioni (a volte seminascoste) che guidano attraverso la viabilità minore. Si attraversa il paese, un tempo residenza di ricchi proprietari terrieri, si sfiora qualche cascina per poi tornare lungo il Naviglio in un contesto che rapidamente muterà: dopo poche pedalate, infatti, i campi spazio ad un bosco sempre più rigoglioso che annuncia la fine dell'itinerario.
Si intravede un'opera idraulica, si supera la SP498 e si raggiunge la località Tombe Morte, o Tredici Ponti, dove terminano il Naviglio Civico e la sua pista ciclabile (km 29).
Non finiscono qui, però, le opportunità per pedalare, anzi: da secoli snodo dell'idrografia cremonese, questa località è divenuto un importante crocevia di percorsi ed itinerari ciclabili. Si può proseguire verso Soncino o Pizzighettone, le "città murate" cremonesi; verso Crema o verso Cumignano sul Naviglio. Oppure, ovviamente: rientrare in città.
Tombe morte è un nome quantomai macabro ma in realtà questa località è un vero centro vitale per tutta la campagna cremonese. Qui arrivano le acque dell'Adda, mediante il Canale Vacchelli, e vengono redistribuite verso ampi settori della pianura: si incrociano due canali, dieci rogge ed uno scolmatore. Il fragore dell'acqua ricorda quello dei torrenti di montagna! Il toponimo dovrebbe avere una matrice idraulica: "tomba" sta per sifone, ovvero quel manufatto che permette ad un corso d'acqua di passare sotto un altro, e "morte" perché cadute in disuso.