Piacenza: castelli segreti nel cuore della pianura
Sono tra i castelli più importanti della Bassa pianura piacentina: Monticelli, Caorso e San Pietro in Cerro. Un percorso in bicicletta, in gran parte su pista ciclabile o strade a basso volume di traffico, consente di pedalare in aperta campagna e di visitare questi tre manieri medievali.
Partenza: Cremona.
Si supera il ponte in ferro sulla passerella ciclabile (dal centro storico, pedalare lungo corso Vittorio Emanuele e poi sempre sulla pista ciclabile lungo viale Po e oltre, dopo la rotonda che immette sul ponte): appena oltre il ponte si svolta a sinistra, scendendo dall'argine maestro.
Si passa sotto al ponte e si risale subito sull'argine: continuando a pedalare si passa dalle frazioni di Olza e Fogarole fino a scorgere la sagoma di Monticelli d'Ongina. Il centro del paese si raggiunge deviando dalla pista che corre sull'argine (km 10). La rocca che domina il paese fu voluta dai Pallavicino a presidio di un confine dei loro ampi possedimenti che si estendevano dall'Appennino alle rive del Po. Il castello è circondato da un ampio fossato, oggi asciutto, ed ospita un museo etnografico.
Per raggiungere la seconda tappa, Caorso, si può abbreviare la pedalata proseguendo sulla SS10, una trafficata statale, oppure - più in relax - percorrere qualche piccola provinciale. Nel dettaglio, si esce da Monticelli in direzione di Borgonovo: questa piccola frazione è solo sfiorata perché si prosegue diritto fino ad un bivio (km 2 da Monticelli) dove girare a destra. Ad un successivo incrocio si svolta a sinistra arrivando alla frazione Boschi. Oltre il piccolo abitato si prosegue superando la A21 e la ferrovia. Si prosegue lungo “traversa Boschi della Rotta” pedalando per un breve tratto su fondo sterrato e poi, sempre diritto, su asfalto.
Caorso, tra il piccolo Chiavenna ed il grande fiume Po, ospita da diversi secoli una rocca (km 20). La potente famiglia dei Visconti tolse infatti questo possedimento ai Pallavicino dandolo invece alla famiglia Mandelli (anno 1383). La stessa famiglia vi insediò una fortificazione che conservò fino all'Ottocento quando la casata si estinse e la Rocca divenne patrimonio del Comune.
Non resta che raggiungere San Pietro in Cerro: si torna su via Rotta pedalando verso San Pietro in Cerro (km 27) passando prima da Polignano. La famiglia Visconti entra anche nella storia di questa fortificazione, senz'altro la più scenografica immersa nel verde di un rigoglioso giardino e preceduta da un viale alberato. Nel 1491 Bianca Maria Visconti autorizzò la famiglia Barattieri a fondare un castello. Divenuto presto una residenza signorile più che un presidio militare, il castello tradisce al suo interno questa natura: varcate le soglie del maniero, infatti, le linee essenziali e asciutte sono abbandonate a beneficio di una maggiore finezza stilistica.
Si rientra a Cremona lungo la via dell'andata: meglio evitare, infatti, le trafficate statali che pure abbrevierebbero la pedalata.
In alternativa, da San Pietro in Cerro si può arrivare a Villanova sull'Arda, sede di una stazione ferroviaria sulla linea Cremona - Fidenza, e proseguire poi per Soarza dove, svoltando a destra in corrispondenza della chiesa parrocchiale, si può raggiungere l'argine maestro del Po che, preso verso sinistra, riporta a Cremona in meno di dodici chilometri.