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Davide Cassani mostra il logo della CicloVia (scorri la gallery!)
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Davide Cassani pedala lungo la pista
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Osteria Nuova, il ponte ferroviario prima e dopo
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Prima e dopo: ponte sul Panaro
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Cantieri all'ex stazione Bolognina
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Emilia Romagna

CicloVia del Sole

Con l’inaugurazione della tratta Mirandola – Sala Bolognese, lunga quarantasei chilometri, la Ciclabile EuroVelo 7, detta anche Ciclovia del Sole, è nei fatti percorribile da Bolzano fino a Bologna. L'obiettivo successivo è raggiungere Firenze oltre a completare il percorso tra Sala Bolognese e la Città delle Due Torri che oggi si snoda su viabilità secondaria ma non dedicata (clicca per visualizzare il percorso d'insieme da Verona a Bologna).
L’inaugurazione si è svolta alla ex stazione della Bolognina di Crevalcore (clicca per aprire un'immagine doppia, prima e dopo i lavori): è stato un momento commovente perché si sono così ricordate le vittime di un disastro ferroviario che nel 2005 costò la vita a diciassette persone oltre al ferimento di altre ottanta. L’esigenza di rinnovare la linea, emersa come drammaticamente improrogabile, liberò trentasei chilometri della vecchia tratta Bologna – Verona che sono ora percorsi dalla CicloVia del Sole (www.cicloviadelsole.it)

Nel tratto tra Mirandola e Sala Bolognese sono presenti cinque piazzole di sosta dotate di illuminazione, wi-fi, carica cellulare e e-bike, kit di riparazione, rastrelliere, acqua, tavoli e cestini. E presto sarà installato su ognuna l'impianto fotovoltaico. 
La pista ciclabile ha portato alla riqualificazione di alcuni ponti ed alla sistemazione di numerosi attraversamenti di corsi d’acqua minori e viabilità secondaria.

A San Giovanni in Persiceto inoltre aprirà presto i battenti uno dei primi Bed&Bike dell’Emilia Romagna con possibilità di sosta e pernottamento per ciclisti e annessa attività di riparazione/deposito bici. Il nuovo edificio, si trova a fianco della stazione ferroviaria, nell’area recentemente riqualificata con il progetto di Città metropolitana e Comune nell’ambito del Bando Periferie, ed offrirà servizi di bike room (quattro camere da tre posti letto ciascuna, tutte dotate di servizi igienici più un bagno per disabili) con attrezzi a disposizione o un meccanico su richiesta. L’edificio ospiterà inoltre una reception, l’area cucina e quella per il lavaggio e la lubrificazione. In questi giorni sono in corso le ultime fasi di collaudo a cui seguirà l’affidamento della gestione tramite bando. Fra i servizi offerti si sta valutando la possibilità di attivare servizi di bike shuttle e trasporto bagagli, offerta di lunch box e noleggio bici.
Ventidue totem turistici racconteranno le eccellenze artistiche e culturali a chi pedalerà su questo facile percorso ciclabile che attraversa otto comuni, tre in provincia di Modena e cinque in quella di Bologna. 
Clicca qui per visualizzare il totem lungo la pista ciclabile e, invece, apri cliccando qui un utile PDF riassuntivo.

La descrizione del percorso, nelle parole del sito www.cicloviadelsole.it
“Si parte da Mirandola (MO), città dalla pianta ottagonale testimonianza della sua originaria fortezza rinascimentale (ma il centro è molto più antico) nota per il celebre Pico della Mirandola filosofo dalla memoria prodigiosa. Dopo dieci chilometri si incontra San Felice sul Panaro (MO) ex feudo della Grancontessa Matilde di Canossa tra architetture tardo medievali, palazzi signorili e ville suburbane di inizio Novecento, ricco di parchi pubblici e giardini privati. Altri 4,5 km per arrivare a Camposanto (MO) con le splendide residenze padronali del XVIII secolo che si affacciano sulla riva sinistra del fiume Panaro che separa le province di Modena e Bologna. La stazione ferroviaria è curiosamente posizionata sopra il ponte che attraversa il fiume e lì si possono ammirare oltre venti murales, realizzati negli ultimi anni: un vero e proprio museo a cielo aperto. Dopo 7,5 km si arriva poi in territorio bolognese a Crevalcore con il bel centro storico porticato, chiuso tra due porte e il Teatro Comunale (ora inagibile dopo il terremoto del 2012) che dal 1881 conserva ancora al suo interno il sipario originale, realizzato da Raffaele Faccioli. Con una piccola deviazione si può visitare anche Sant’Agata Bolognese: insediamento tipico della Bassa emiliana fondata nel 1189 sotto l’imperatore Federico Barbarossa, dove poter ammirare il teatro storico intitolato a Ferdinando Bibiena e la Piazzetta Ferruccio Lamborghini. A nove chilometri da Crevalcore c’è San Giovanni in Persiceto con l’alta torre civica, la chiesa di Sant’Apollinare e il Complesso conventuale di San Francesco, il Teatro Comunale costruito nel 1795; patria dell’“Africanetto”, gustoso biscotto all’uovo e del Carnevale storico, uno dei più antichi d’Italia. Il tracciato sull’ex ferrovia tocca anche il territorio di Anzola con il museo che raccoglie i resti di un villaggio dell’età del bronzo tipico dell’Emilia centro-occidentale e le antiche pievi medievali (la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la Torre di Re Enzo), prima di arrivare infine a Sala Bolognese (a 9 km da Persiceto) dove fare un suggestivo giro tra i maceri circondati da olmi e salici bianchi sulle sponde dei fiumi Samoggia, Lavino e Reno, e l’affascinante reticolo di canali e infrastrutture idrauliche del Consorzio della Bonifica Renana. Da lì il collegamento provvisorio di circa diciotto chilometri con il centro di Bologna (clicca per aprire il dettaglio di questo tratto finale)”.

E in futuro?
Servono alcuni interventi tra Mirandola e Verona anche se la ciclabilità è garantita dall’utilizzo di strade a bassa percorrenza: la realizzazione di piccoli collegamenti, però, consentirà di dare più fluidità a tutto il tracciato.
Lo stesso vale per la prosecuzione da Sala Bolognese a Bologna. “Il tragitto provvisorio è stato realizzato in questi giorni con cartelli e pittogrammi, su corsie ciclabili inserite direttamente in carreggiata su strade a bassa percorrenza e interventi per la moderazione della velocità a tutela dell'utenza lenta. Il tragitto provvisorio da Osteria Nuova (Via Gramsci-Via Ferrovia) arriva a Sacerno (Via Sacernia), poi alla stazione FS di Lavino di Mezzo fino a raggiungere la Via Emilia Ponente, dove si raccorderà con le ciclabili emergenziali recentemente realizzate dal Comune di Bologna, permettendo così ai cicloturisti di raggiungere il centro del capoluogo principalmente su connessioni ciclabili esistenti: dalla località La Pioppa si attraverserà il quartiere di Borgo Panigale lungo gli assi di via Martin Luther King, Pasteur, Nani e Sciesa, per poi scendere a sud della via Emilia, in direzione est, attraverso gli assi di via del Faggiolo e Togliatti. I cicloturisti attraverseranno poi il quartiere Saragozza e raggiungeranno il centro del capoluogo attraverso gli assi di via Valdossola e via Sabotino. Il percorso definitivo, che prevede la realizzazione del sovrappasso della linea ferroviaria Bologna-Verona, l’attraversamento di Calderara, un percorso a nord dell’aeroporto nella fascia boscata e quindi l’arrivo a Bologna lungo la sponda ovest del fiume Reno, è già finanziato e verrà realizzato nei prossimi anni”.
Un ultimo sforzo sarà quello di razionalizzare l’attraversamento dei centri abitati allorquando ci si allontana dal sedime ferroviario: Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese e Calderara di Reno. 

Foto a cura di www.cicloviadelsole.it

Clicca per aprire la presentazione della CicloVia, nelle parole di Davide Cassani!

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