piccolo grande borgo dell'Oltrepò Pavese, custode di arti e tradizioni secolari
Varzi è nota dal 993 d.C: i primi documenti la indicano come possedimento dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio ma le sue fortune iniziano nel XIII secolo, con la divisione dei nobili Malaspina tra il "ramo Secco" (quello dell'emiliana val Trebbia) ed il "ramo Fiorito", quello della valle Staffora, con centro, appunto, a Varzi.
Fu il marchese Azzolino, capostipite della linea di Varzi, a prendere dimora in paese ed a farvi costruire un castello e le mura. Varzi, così, divenne capoluogo di una signoria abbastanza estesa. Anche dopo la caduta dei Malaspina, Varzi mantenne una centralità dovuta alla sua posizione, strategica per i commerci tra i due versanti dell'Appennino, tra la pianura lombarda e la Liguria.
L'antico borgo di Varzi è raccolto attorno alla via principale su cui si affacciano gli edifici più suggestivi. Spicca, sicuramente, lo storico castello (o Palazzo Odetti) con la Torre delle Streghe che deve il suo nome alla (presunta) prigionìa di uomini e donne accusati di stregoneria all'epoca dell'Inquisizione (nel 1460). Affascinanti poi le due torri di porta Soprana e Sottana ed i portici.
Tra le chiese, invece, le più importanti sono le secentesca chiesa di San Colombano e quella di San Germano mentre la chiesa dei Cappuccini è una delle più antiche della valle.
In paese si contrappongono poi la seicentesca chiesa dei Rossi - fondata dalla confraternita della SS.Trinità, ed a fianco ad essa, l'ospizio per pellegrini - e quella dei Bianchi, costruita nel 1646 dalla Confraternita del Gonfalone, qui l'oratorio è unico perché il suo interno è fatto a forma di quadrifoglio, ad imitazione delle grandi cattedrali.
L'ideale, comunque, è passeggiare per il borgo storico, magari senza una meta. I citati portici - realizzati tra XIV e XVI secolo - si aprono lungo via del mercato mentre via della Maiolica confina con la base del muro di difesa e con l'originale costruzione che sporge dal muro stesso, con le feritoie utili per puntare le armi. Infine, vicolo Dietro le Mura appare come tunnel sopra il muro di difesa medioevale, sormontato da abitazioni che hanno l'accesso principale da via Porta Nuova.
Varzi merita una citazione anche per la gastronomia essendo il luogo di produzione di un salame DOP prodotto in quindici comuni attorno alla stessa Varzi.
Curiosità: Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro Province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico, il quale, accompagnato dalla fisarmonica e, un tempo, dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.