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Agricoltura tradizionale (foto Alex Moling per Alta Badia)

Nos Ladins

Non c'è niente di meglio che scoprire usi e costumi di una popolazione, vicina o lontana, immergendosi nelle attività e nelle abitudini della stessa. Nasce da questa considerazione l'iniziativa Nos Ladins (Noi Ladini) che torna, anche nel 2024, a vivacizzare il calendario dell'estate in Alta Badia.

Cinque personaggi, ognuno con la propria storia e la propria esperienza di vita, accomunati dall’essere ladini e dunque da una profonda passione innata per la propria terra, dove sono nati e cresciuti.
 

SCOPRIRE IL LAVORO DELLA LIUTAIA
Costruire violini è un’arte e per Anna una vera passione, nata dall’incontro con il famoso liutaio Claudiu Man nel campo di calcio del paese di La Val. Anna, dopo un tirocinio con il grande liutaio va in Francia e poi a Cremona, dove studia da ottimi maestri per approfondire questo mestiere, che è oggi parte integrante della sua vita. Per la realizzazione dei suoi violini ladini, Anna sceglie il “peció”, il legno del pino dei boschi attorno a casa sua. Entrare nel suo atelier, tra violini, legni, corde e casse è un’esperienza unica, che può essere vissuta il 26 giugno e il 4 settembre dalle ore 14.00 alle ore 15.30.

LA CULTURA LADINA VISTA DA VICINO
Katy
ha studiato storia dell’arte ed è un’autentica appassionata della cultura ladina. Quattordici anni di lavoro presso il Museum Ladin Ciastel de Tor l’hanno portata a dirigere quello che si può considerare il luogo in cui storia e memoria ladina sono custodite con cura scrupolosa, attenta e lungimirante. Katy, negli appuntamenti dell’11 luglio e del 22 agosto dalle 10.00 alle 12.00, è una guida d’eccezione e saprà raccontare ai partecipanti, attraverso la visita delle opere conservate nelle sale di questo spazio, l’affascinante storia del mondo ladino.

IL MONDO DELLA CROCE BIANCA
Il volontariato è uno degli aspetti più caratterizzanti delle genti di montagna. Quasi tutti i paesi hanno un gruppo di volontari che si occupa di primo soccorso o collabora con i Vigili del Fuoco. A La Villa c’è la sede della Croce Bianca, l’associazione volontaria di pronto soccorso e assistenza pubblica. Lucas è entrato nel gruppo dei volontari all’età di tredici anni e non ha mai smesso di aiutare chi in valle può trovarsi in difficoltà. Essere parte di questo gruppo lo riempie di soddisfazione e di responsabilità. Visitare la sede con lui significa entrare in un mondo fatto di persone con un cuore grande. Durante gli appuntamenti del 27 giugno, 1 e 29 agosto, dalle ore 16.30 alle 18.30
Lukas racconterà ai partecipanti in cosa consiste il lavoro di volontariato e cosa vuol dire farlo in montagna.

UNA GIORNATA AL MASO
Trascorrere una giornata al maso insieme a Rosa e Tone è un’esperienza che riporta i partecipanti in un mondo antico, tenuto in vita da persone che amano la loro terra e la curano con tenacia e devozione. Rosa e Tone sono contadini alla vecchia maniera. Insieme gestiscono il maso di famiglia, uno dei più antichi dell’Alta Badia, risalente al XIII secolo. Con semplicità trasmettono la passione per il lavoro che hanno sempre fatto e cioè quello di prendersi cura del territorio; un sentimento, che hanno tramandato anche ai quattro figli. Oltre a vedere all’opera i contadini, durante gli appuntamenti del 25 luglio e 28 agosto dalle ore 9.00 alle ore 13.00 si ha la possibilità di dare una mano a portare fuori gli animali dalla stalla oppure a tagliare l’erba con la falce. Al termine della mattinata, durante il pranzo, si possono assaggiare i piatti semplici, ma genuini della cucina ladina, preparati al momento da Rosa.

LA SFILATA DI FERRAGOSTO
La sfilata di Ferragosto è un appuntamento di lunga tradizione nella vita degli abitanti del paese di La Villa. L’evento nel centro del paese si svolge ogni anno il 15 agosto e prevede una sfilata a tema – la tematica di questa edizione è “Gli artigiani ieri e oggi” - organizzata dalle associazioni locali. Insieme a Daria, che da qualche anno è l’organizzatrice responsabile della sfilata, esperta di arte e usanze ladine, nonché curatrice di rubriche culturali per la redazione ladina della Rai, sarà possibile conoscere il dietro le quinte dell’evento, aiutare ad allestire uno dei carri i giorni prima della sfilata, per poi salirci e sfilare per il paese il giorno della manifestazione.

Le iscrizioni possono essere effettuate online sul sito www.altabadia.org, oppure contattando gli Uffici Turistici dell’Alta Badia. Si ringrazia l'ufficio turistico per la redazione di questo post.


E QUEST'ANNO: UN’INTERA SETTIMANA DEDICATA ALLA LINGUA LADINA
Il ladino è, insieme all’italiano e al tedesco, una delle tre lingue ufficiali dell’Alto Adige. Si tratta di una lingua reto-romana, parlata da 30.000 persone circa nelle cinque valli ladine. La settimana dal 24 al 28 giugno 2024 è per la prima volta dedicata interamente a questa minoranza linguistica. Durante questo periodo si svolgeranno attività e iniziative, volte a far conoscere questa lingua e le sue peculiarità agli ospiti della valle. Verranno infatti organizzati corsi di ladino, serate di poesia e musica ladina, nonché visite alle istituzioni più importanti della valle e al museo Museum Ladin Ciastel de Tor, che custodisce la storia e la cultura della minoranza ladina.

E POI: I JUN A MUNT. UN’IMMERSIONE NEL LAVORO CONTADINO DI UNA VOLTA E DI OGGI
L’evento del 18 agosto si svolge a La Val, paesino dell’Alta Badia, che ha conservato gran parte della cultura contadina ladina. Si tratta di un percorso che parte dalla località di Spëscia per raggiungere il rifugio Ütia da Rit e il punto panoramico Crusc da Rit, prima di immettersi nuovamente nel sentiero numero 15 che riporta al punto di partenza. Lungo il tragitto, che viene eseguito rigorosamente a piedi, i partecipanti incontrano vari punti di interesse, dove possono scoprire le peculiarità del lavoro del contadino sui prati di montagna durante i mesi estivi. Ogni postazione permetterà ai partecipanti di svolgere delle attività insieme ai contadini, di imparare qualcosa di nuovo su questo mestiere e non per ultimo, di degustare alcuni piatti tipici della cucina ladina, una cucina semplice ma genuina. Durante l’itinerario si incontreranno persone che abitano in questi luoghi, si potrà assistere allo sfalcio dei prati con antiche pratiche agricole e tecniche moderne. Insieme ad un esperto si potrà piantare un albero, contribuendo attivamente al rimboschimento ambientale. Con le guide del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies si potranno, inoltre, conoscere le caratteristiche dei prati di montagna, che grazie al lavoro dei contadini offrono rifugio a numerose specie di animali e piante. La partecipazione è gratuita e non serve l’iscrizione.  

 

  08/04/2024

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