cornizzolo01.jpg
Sul Cornizzolo in bici (scorri la gallery!)
cornizzolo02.jpg
Escursioni tra i narcisi
cornizzolo03.jpg
La vetta del Cornizzolo, raggiungibile a piedi

I narcisi del Cornizzolo

Ancora qualche giorno per godere dei narcisi sul monte Cornizzolo, sul crinale tra le province di Lecco e Como. Le fioriture più suggestive s’incontrano intorno al km 4 della strada che sale da Corneno e poi a valle della cima, poco distante dal rifugio Marisa Consigliere.
Allo spettacolo della fioritura si possono unire un’impegnativa pedalata o un’escursione lunga ma senza tratti spezzagambe.

 

 

In bici si parte da Corneno (frazione di Eupilio, Como) e si sale lungo una stretta stradina asfaltata che guadagna circa settecento metri di dislivello in 7.5 km, terminando in corrispondenza del rifugio Marisa Consigliere. La pendenza media è del 10% scarso ma il dato è ingannevole: a falsare la media, infatti, ci sono un paio di tratti in falsopiano nella prima metà e soprattutto dopo il quinto chilometro. Quindi le pendenze affrontate risultano davvero severe anche se la salita è breve.

Una volta raggiunto il rifugio (aperto solo alcuni giorni della settimana, gestito dalla Società Escursionisti Civatesi) si può conquistare la vetta della montagna salendo a piedi: 125 metri di dislivello, meno di un quarto d’ora di salita e meno di dieci minuti di discesa.

A piedi, invece, si sale in auto oltre Corneno (indicazioni Cornizzolo) fino a trovare il parcheggio oltre il quale il transito è vietato. Con qualche tratto su asfalto e svariati tagli su sentieri ed antiche mulattiere immerse nel bosco di latifoglie e poi nei prati si raggiunge la vetta, a 1239 metri di quota. Innumerevoli le possibilità di percorsi ad anello o varianti.

Cosa non ci è piaciuto? Il via vai di auto incontrato il giorno 6 maggio 2023 (ma c’era una celebrazione in vetta che potrebbe aver richiamato più gente del solito) ed il traffico di furgoncini a servizio degli appassionati di parapendio. Oltre al continuo rumore di clacson ed alle sgasate, lascia perplessi la logistica: gli appassionati vengono lasciati in mezzo alla strada mentre il furgoncino rimane acceso e le persone scaricano l’attrezzatura dal bagagliaio. Risultato: strada bloccata e gas di scarico. Inoltre, il furgoncino non può fare manovra ma si produce in una retromarcia di 2-300 metri, bloccando il traffico e creando potenziali pericoli. Sarebbe sufficiente, ci pare, lasciare gli appassionati poco più a valle, in modo tale da non ingolfare la strada, non aumentare il disagio di chi pedala (e che sta facendo fatica) e riducendo caos e gas di scarico. In fondo, dovrebbero solo camminare per 2-300 metri.

Cosa c’è piaciuto? Lo spettacolo dei narcisi, davvero incantevoli! Peccato solo aver incontrato una giornata fosca, senza panorami sui laghi briantei e sul ramo manzoniano del Lago di Como!

  08/05/2023

Condividi su  -