Una settimana dopo l'evento tra le Dolomiti, il ricordo e alcune riflessioni
E' trascorsa una settimana dalla 33esima edizione della Maratona dles Dolomites ed è forse solo dopo qualche giorno che si riescono a .. mettere insieme i pezzi di una nuova fantastica giornata tra le
Dolomiti.
La gara è la più ambìta delle GranFondo ma, forse, è anche la meno competitiva. Chiariamo subito: la maggior parte di chi partecipa vuole migliorare sè stesso, vuole superare l'amico, il compagno di squadra e
la diretta Rai ha testimoniato come la voglia di vincere sui tre percorsi sia massima. Tuttavia, è innegabile che la forza della Maratona sia anche quella di aprire le porte a migliaia di appassionati che, allenati e motivati, desiderano pedalare per un giorno in un contesto panoramico unico al mondo, supportati da una logistica impeccabile e, soprattutto, senza trovarsi a convivere con motociclette, camper, pullman e camioncini. Già perché - fatta eccezione per il SellaRonda Bike Day ed il Dolomites Bike Day - è pressoché impossibile pedalare in tranquillità tra queste Dolomiti.
La Maratona incarna lo spirito che anima anche le pagine di www.cicloweb.net, ovvero pedalare alzando gli occhi dal manubrio. La bicicletta è uno sport e pertanto anche noi abbiamo dato tutto, tentando di migliorarci sulle salite e le discese tra Alta Badia, val di Fassa, Gardena, Livinallongo ed Ampezzano, ma non abbiamo mai dimenticato di guardarci attorno, respirare ed ascoltare.
Ascoltare le migliaia di tacchette che si chiudevano alle 6.30, il rumore dei movimenti centrali sui passi Campolongo e Pordoi, i tipici corni fassani, le fruste sul Campolongo, i ruscelletti sul Falzarego.
Annusare il profumo di un bosco non vìolato da scarichi diesel.
E poi, ovviamente, guardare.
Come si può pedalare senza contemplare le pareti del Sella, la maestosità di Sassolungo e Sassopiatto, il verde dei prati e dei boschi tra Corvara ed il passo Campolongo, le pareti del Sass della Stria e del Lagazuoi dove tanti giovani consumarono la loro vita in un'estenuante quanto inutile guerra di trincea.
La Maratona dles Dolomites è tutto questo e la sua forza - oltre ad un'organizzazione pressoché impeccabile e ad un contorno di eventi davvero invitante - risiede proprio nella capacità di trasformare una gara sportiva in un evento totalizzante.
Giùlan! E .. a dùman!
(foto ManuelGlira)