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Il monastero di San Giovanni

Müstair e val Monastero

La val Monastero non è famosissima in Italia così come non tutti sanno che il passo dello Stelvio, in realtà, ha praticamente tre versanti e non due (Prato allo Stelvio e Bormio): il terzo parte proprio dalla val Monastero e si innesta sulla salita valtellinese a tre chilometri dallo scollinamento.
La salita all'Umbrailjoch (o Giogo di Santa Maria) è stata asfaltata completamente solo nel 2016: il passo è il più alto valico carrozzabile della Svizzera. 
Si tratta di un'ascesa impegnativa, anche se non estrema, che propone pendenze (chilometro su chilometro) sempre superiori al 7% (se si eccettua il tratto tra i km 9 e 10) e che in tredici chilometri passa dai 1375 mslm di Santa Maria ai 2501 mslm dell'Umbrailjoch.
Da lì si scende brevemente e, come detto, si può valicare il passo dello Stelvio. Si può quindi disegnare un itinerario circolare con base in val Venosta o val Monastero.
I dettagli del passo Umbrail o Giogo di Santa Maria, con le pendenze chilometro per chilometro, cliccando questo link: www.salite.ch/007528.asp?Mappa=

L'altro passo della val Monastero è il passo del Forno (Fuornpass), posto a 2100 mslm. Da Santa Maria è una salita estremamente varia. Si parte su pendenze severe, oltre il 13%, per poi proseguire con ritmi più ... abbordabili fino a Valchava quando, dopo un paio di chilometri impegnativi, si apre un lungo falsopiano di circa quattro chilometri.
Gli ultimi sei chilometri tornano ad essere più impegnativi anche se, come in precedenza, le pendenze non sono costanti. Si sale sempre oltre il 9% di media (chilometro su chilometro) fino all'ultimo tratto, meno ripido. A poco più di tre chilometri dall'arrivo l'ultimo strappo: si sale oltre il 12%!
In totale, quindi, quattordici chilometri e quasi ottocento metri di dislivello.
La stessa varietà di pendenze si ha partendo dall'Italia perchè tra Glorenza e Tubre, e poi Santa Maria in val Monastero, la salita alterna strappi molto impegnativi a lunghi falsopiani.
I dettagli altimetrici qui: www.salite.ch/007505.asp?Mappa=

La val Monastero, però, non è solo un paradiso per ciclisti ed escursionisti.
Il paese Müstair, infatti, nasconde affreschi che hanno più di tredici secoli di storia, datati intorno all'anno 830. 
La leggenda racconta che il Monastero di San Giovanni fu fondato da Carlo Magno, come atto di devozione per esser sopravvissuto ad una tempesta di neve. La statua eretta in suo onore è la più antica del monastero. Più probabilmente, però, la fondazione avvenne per volere del Vescovo di Coira e risale al 780.
La chiesa del monastero risale al VIII secolo e da cinquecento anni è la parrocchiale di Müstair: al suo interno figurano la citata statua dell'Imperatore e i millenari affreschi carolingi oltre ad una volta tardogotica con matroneo delle monache.
Antichissima è anche la torre di abitazione: risale al X secolo ed è la più antica delle Alpi. Accoglie oggi un museo che consente di dare uno sguardo alle stanze del monastero, al chiostro, al refettorio ed anche alla stanza Hohenbalken che, decorata in evidente stile barocco, è un'ulteriore testimonianza della ricchezza artistica del luogo.

La val Monastero è parte del Cantone dei Grigioni e tre quarti degli abitanti si dichiarano di lingua e cultura romancia, il restante quarto è germanofono.
La valle è facilmente accessibile dalla val Venosta passando per Tubre, nel settore italiano della vallata. Si tratta della valle più orientale della Svizzera ed è parte della cosiddetta "regione geografica italiana" (si trova, infatti, a valle dello spartiacque ed il torrente di fondovalle, il Rio Ram, è un affluente dell'Adige).
Solo la parte più bassa ha seguito i destini del Sudtirol austroungarico, entrando a far parte del Regno d'Italia dopo la Prima Guerra Mondiale.

  05/09/2024

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