ai piedi del lago di Resia, un lago naturale sulle cui rive sorge l'antico abitato di San Valentino
Poco più a valle del grande Lago di Resia, di origine naturale ma poi allargato artificialmente, si trova uno specchio d'acqua più piccolo, naturale e dalle acque caratterizzate da un colore blu profondo: è il Lago di San Valentino alla Muta. Un percorso ciclo-escursionistico si snoda lungo le rive mentre in acqua non è ideale per la balneazione ma sono praticati la navigazione (con alimentazione elettrica) e gli sport a vela.
Per un certo periodo il Lago di San Valentino alla Muta fu chiamato Lago Certosa, perché apparteneva ai monaci del Convento Certosino in Val Senales. Furono loro a fondare il villaggio Fischerhäuser (Case dei Pescatori), oggi frazione di San Valentino.
Nel comune capoluogo spiccano l'antico ospizio Sankt Voltn e la chiesa parrocchiale.
Anche il toponimo tedesco St. Valentin auf der Haide in tedesco ricorda - geologicamente - il cono di deiezione Haider che sbarra il corso dell'Adige consentendo la formazione del lago. Questo cono di deiezione, detto Muta di Malles in italiano, è il più grande delle Alpi, nel suo genere. Ha una superficie di 13 kmq e si estende dai 900 mslm di Glorenza fino ai 1760 mslm di Piavenna.