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Vista su Kamnik dallo Stari Grad (scorri la gallery)
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Il Monastero e le montagne verso nord

Kamnik

In Italia, la slovena Kamnik non è sicuramente molto conosciuta e, tra chi ne ha sentito parlare, è sicuramente nota per il suo ruolo di "base d'appoggio" per l'esplorazione degli altopiani di Velika e Mala Planina, caratterizzati da una tradizionale attività pastorale (con un'eredità architettonica davvero suggestiva) e da incredibili fioriture di crocus.

Ma Kamnik è molto di più.

Kamnik è un gradevole villaggio in caratteristico stile ... "alpino orientale" che può essere ammirato, inizialmente, dalla collina dello Stari Grad, l'antico castello (oggi rudere) che domina la cittadina da est. Vi si arriva con un'impegnativa ma breve salita, fattibile in bicicletta da corsa (con qualche saliscendi si colmano circa 150 metri di dislivello in 4.5 km, attenzione al fondo stradale, alle buche sui lati ed alle curve cieche) oppure a piedi seguendo un sentiero nel bosco. Oppure, infine, in auto.
L'antico castello (o castello superiore, localmente indicato appunto come Stari Grad) fu una residenza nobiliare e sede della corte regionale: è uno dei più antichi della zona e risale al XII secolo.
Ha subito diversi passaggi di proprietà finché, a metà del Quattrocento, gli Asburgo lo concessero in feudo alla famiglia Lambergh e poi passò ai Thurn. Nel 1670, quand'era possedimeento di Michael Sigmund Bermsfeld, il tetto del castello collassò ed inizio la rovina della fortificazione. I nazisti vi ricavarono alcuni bunker durante la Seconda Guerra Mondiale mentre nel Dopoguerra furono le associazioni escursionistiche locali a ricavarvi un rifugio che oggi è divenuto un bar ristorante.

La città ha origine romana ma visse i momenti più gloriosi durante il Medioevo, quando si venne a trovare su un'importante via commerciale che collegava l'Adriatico al Danubio. Quando i traffici si spostarono leggermente, Kamnik perse centralità e la sua importanza ripiegò sull'ambito locale.
La città, però, non perse i suoi monumenti. Šutna è considerata la via più bella e caratteristica della città, con le sue insegne e gli altri simboli legati all’artigianato: passeggiandovi, si incontrano diversi punti d’interesse, come la casa natale di Rudolf Majstr, la chiesa dell’Immacolata con il campanile gotico, il museo Sadnikar e le case natali di altri cittadini famosi. A breve o brevissima distanza dalla via principale, si ammirano il Mali Grad (il castelletto costruito su uno sperone roccioso, che offre anche una bella vista sui tetti della città), la chiesa cimiteriale di San Giuseppe ed il Grad Zaprice, un castello del XVI secolo.
Fuori le mura si trova un monastero francescano fondato nel 1495 (e che custodisce circa diecimila libri risalenti a prima del Settecento) mentre a breve distanza dalla città si trova l'Arboretum Volcji Potok, un parco che si estende su una superficie di più di ottantacinque ettari e che vive verso la seconda metà di aprile il suo momento di massimo splendore, con la fioritura dei tulipani.

  03/05/2023

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