dietro un simbolo turistico ed un'immagine da cartolina, un ricordo doloroso ed indelebile
Il "campanile di Curon", oggi, è un'icona, un simbolo ed anche un "polo attrattivo" per il turismo. I giovani lo ... danno per scontato e non potrebbero immaginare il loro paese senza, mentre i più anziani ricordano ancora con dolore le vicissitudini che portarono alla creazione del lago artificiale e - quindi - all'allagamento di Curon e della sua campagna.
Ma perché il campanile è sommerso? In breve, si può dire che il paese venne abbattuto e fu risparmiato il solo campanile: la motivazione risiede nella realizzazione di una diga per la creazione di un bacino artificiale finalizzato alla produzione di energia elettrica. Il progetto iniziale non era così impattante ma venne modificato per aumentare la capacità produttiva dell'invaso.
Chi ha voglia di approfondire può scaricare questo PDF (clicca) e conoscere tutti i dettagli di una triste storia legata allo sviluppo idroelettrico italiano (che fece vittime anche meno note, come - ad esempio - Morasco in val Formazza) e con forti ripercussioni sulla convivenza tra popolazione germanofona e italofona in tutta l'area altoatesina (o sudtirolese).
Un romanzo consente di calarsi appieno nella storia di Curon e nelle decisioni tormentate che dovettero prendere i suoi abitanti. E' "Resto qui" di Marco Balzano e ne abbiamo parlato alcuni anni fa in questa pagina (clicca).