cos'hanno da dirci i ghiacciai e
cosa stiamo perdendo insieme ad essi?
«Fino a qualche decennio fa, le oscillazioni dei ghiacciai danzavano insieme alla naturale variabilità climatica del pianeta. Come in un valzer, uno andava dietro all’altro e, come succede con le coppie più affiatate, non era facile capire chi stesse guidando i movimenti. Oggi l’armonia è però rotta. Il clima conduce una marcia forzata che ha per meta un luogo poco adatto per l’esistenza dei ghiacciai.»
Duecentodue pagine per scoprire cosa ci raccontano i ghiacciai. Duecentodue pagine (tredici di introduzione e centottantanove di testo, con qualche disegno esplicativo) per affrontare in modo chiaro e "divulgativo" un tema che per certi versi è quanto mai complesso.
Il libro è da consigliare sia a chi conosce già il tema e vuole approfondire alcuni aspetti, o scoprire vicende umane come quella dei ricercatori Sorge e Wegener o conoscere meglio la geografia antartica, sia a chi, invece, desidera avvicinarsi a questo argomento. Questo perché Giovanni Boccolo utilizza una scrittura piacevole pur mantendendo il dovuto rigore scientifico.
L'autore riesce nel difficile compito di spiegare con precisione accademica, ma stile leggibile e gradevole, le varie tipologie di ghiacciaio, i diversi ambiti di un ghiacciaio, la loro evoluzione, le loro curiosità.
Sapete che ci sono ghiacciai che "avanzano" se la temperatura sale?
Ampio spazio è poi dedicato ai ghiacciai alpini ed alla loro evoluzione. Ed al loro (ineluttabile?) destino.
Ci sentiamo di consigliare questa lettura e di regalare questo libro.
Farlo circolare è un vero antidoto contro ciarlatani, negazionisti, complottisti e più in generale contro l'ignoranza.
L'AUTORE
Giovanni Baccolo è un ricercatore che si occupa di glaciologia e scienze della Terra negli ambienti freddi presso l'Università degli Studi di Roma Tre. I suoi interessi vanno dai ghiacciai polari ai terreni montani in quota. La passione per i mondi ghiacciati e per la divulgazione trovano spazio nel suo blog Storie Minerali. Fa parte del Comitato Glaciologico Italiano ed è membro della commissione scientifica del Servizio Glaciologico Lombardo e de L'Altra Montagna.