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Degustazioni tra le Dolomiti

Talvolta si sente dire che “la vita è troppo breve per bere vino mediocre”. E al di là di questo potremmo aggiungere che “la vita è troppo breve per non ammirare paesaggi indimenticabili”.

E cosa c’è di meglio, allora, che degustare un buon vino immersi in uno scenario da favola?

L’Alta Badia offre la possibilità di passare un’estate ed un autunno tra le Dolomiti, facendo sport, escursioni, pedalate, vivendo all’aria aperta e, nel contempo, dando soddisfazione massima al palato.
Vins alaleria – vini all’aria aperta” è il nome dell’iniziativa dell’estate 2021: un sommelier locale, da luglio a settembre, farà vivere ai partecipanti indimenticabili esperienze in quota.
Gli appuntamenti saranno nove, ognuno con un tema specifico.
Il primo appuntamento avrà luogo venerdì 16 luglio e si chiamerà “Una regione nel bicchiere”: verranno serviti uno spumante, un bianco un rosso e un vino da dessert, alle pendici dell’iconico Santa Croce.
Il 23 luglio, invece ai piedi delle cascate del Pisciadú, sarà possibile degustare i migliori rossi altoatesini, dagli autoctoni ai bordolesi.
La serata del 30 luglio è dedicata ai distillati dell’Alto Adige, assaporati attorno ad un falò presso l’agriturismo Maso Ciablun.
In pochi sanno che in Alto Adige si producono anche ottimi gin distillati con erbe e ingredienti locali. Per andare alla scoperta del gin, dunque, appuntamento al 13 agosto, all’interno del giardino del Ciastel Colz di La Villa, antica residenza nobiliare, aperta solo per l’occasione.
I vini dell’Alto Adige sono famosi anche per gli abbinamenti ai piatti e prodotti tipici della regione. Il 20 agosto i vini locali verranno abbinati ad una selezione di formaggi, ideata dall’affinatore altoatesino Hansi Baumgartner, all’interno di un tradizionale fienile presso il Maso Sompunt.
I migliori vini biodinamici dell’Alto Adige verranno raccontati e degustati il 27 agosto sui prati del Sas Dlacia, alle porte del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies.
Il pomeriggio del 3 settembre sarà invece dedicato ai vini bianchi altoatesini, che potranno essere assaggiati sui prati dell’Armentara, dopo una breve escursione guidata.
Il lago Lech dla Lé con vista sul Santa Croce sarà invece il luogo ideale per scoprire i vini dolci e rosé dell’Alto Adige - Sudtirol (10 settembre), mentre l’ultimo appuntamento è riservato agli spumanti altoatesini che verranno degustati il 17 settembre al tramonto, ammirando la cima Nove e Dieci del gruppo Santa Croce dai Prati Larcenëi a La Val.
Gli appuntamenti al costo di 24,00€ (30,00€ per la serata accompagnata dai formaggi altoatesini), includono la degustazione di quattro vini o distillati dell’Alto Adige. La prenotazione può essere effettuata presso gli uffici turistici dell’Alta Badia oppure online sul sito www.altabadia.org.

Vini e Alto Adige? Certo, per chi non lo sapesse l’Alto Adige – Sudtirol è una terra dalla grande tradizione vinicola e, pur avendo una superficie vitata di ridotte dimensioni (circa 5550 ettari), produce vini di grande qualità dal sud della provincia di Bolzano, nei dintorni del lago di Caldaro, fin verso le zone più settentrionali, in particolare lungo le pendici della val d’Isarco.
Un terroir quanto mai differenziato fa sì che tanti vitigni trovino condizioni di crescita ideali. I viticoltori si dividono una superficie distribuita infatti nelle zone climatiche più disparate, su terreni diversi e a quote che variano fra 200 e piú di 1000 mslm. Da questa estrema varietà scaturisce un numero sorprendente di vini d’eccellenza. Nel vigneto e in cantina, i cinquemila viticoltori altoatesini possono contare su un’esperienza maturata e tramandata di generazione in generazione, combinandola all’attenzione crescente per una viticoltura naturale e sostenibile, e alla voglia costante di rinnovarsi. Le forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, una temperatura media di diciotto gradi durante il periodo vegetativo, le oltre trecento giornate di sole all’anno e un clima continentale temperato, sono gli ingredienti ideali per vendemmiare uve di qualità, ricche di aromi tipici e personalità. Il settore vitivinicolo altoatesino da anni punta su una viticoltura sostenibile nella consapevolezza che solo assumendosi la responsabilità di rispettare la natura e il suo ciclo sarà possibile consegnare intatte alle prossime generazioni l’attuale produzione vitivinicola e le risorse naturali da cui dipende”.
A tutto questo si accompagna una grande cura per il paesaggio ed il territorio.

Foto: Freddy Planinschek

  12/05/2021

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