i numeri, le curiosità e la territorialità della più desiderata tra le Granfondo
Manca ormai pochissimo alla 37esima edizione della Maratona dles Dolomites! Si avvicina, infatti, la fatidica data del 7 luglio 2024. A
vete già scelto il vostro percorso? Ricordiamo che chi non parteciperà alla gara avrà a disposizione un'ultima giornata per pedalare sui passi dolomitici senza l'assillo di auto, moto e pullman.
Il 7 settembre 2024 sarà il secondo Sella Ronda Bike Day del 2024. L'evento è stato già svolto lo scorso 8 giugno mentre il 22 si è tenuto il Dolomites Bike Day.
Ma torniamo alla Maratona dles Dolomites.
I numeri.
Gli iscritti sono 8000, di cui 4000 sorteggiati e 4000 derivanti da partecipanti di diritto mentre le richieste totali sono state oltre 31000. Il peloton italiano comprende il 50% dei partecipanti, quello straniero l’altro 50%; 79 le nazionalità presenti, di cui 39 non europee; la quota al femminile riguarda il 12,5% mentre i volontari che rendono possibile la Maratona sono 1500.
La medaglia, un trionfo "a km zero".
Sono iconiche le medaglie della gara, autentiche testimonianze che riflettono l’armoniosa fusione tra la bellezza naturale delle Dolomiti e l’eccellenza artigianale dei suoi creatori. Alla base di queste preziose medaglie ci sono materiali selezionati con cura: 1,5 metri cubi di robuste tavole di legno di abete rosso, spesse 60 mm, e 100 metri quadrati di tavole patinate dal sole, recuperate da vecchi fienili.
L'unione di legno nuovo e antico vuole sottolineare la trasformazione del tempo, Mutatio, appunto. Il processo di creazione inizia con la divisione delle tavole di abete rosso e delle tavole patinate dal sole in pezzi più gestibili, dando vita a un intricato puzzle di legno. Questi frammenti vengono poi assemblati, unendo le tavole appena tagliate con quelle patinate creando così la base ideale per le medaglie.
Successivamente, le medaglie vengono tagliate in forma circolare dalle tavole precedentemente assemblate e il logo "Mutatio" viene inciso con cura sul legno, conferendo a ogni medaglia un tocco distintivo e autentico. Abbiamo calcolato che per la lavorazione totale ci sono volute circa 750 ore lavorative che equivalgono a 5,5 minuti per ogni medaglia.
Il piatto dell'anno: salute, territorialità e tradizione.
Grazie alla collaborazione di Andrea Irsara, chef locale del “Gourmet Hotel Gran Ander” di Badia e di Elena Casiraghi, specialista in nutrizione e integrazione dello sport, nasce un piatto che esalta la territorialità, impiegando ingredienti selezionati utilizzati consapevolmente per evitare sprechi e rispondere efficacemente alle esigenze degli atleti. Le scelte nutrizionali sono state studiate per soddisfare i requisiti specifici dei ciclisti e degli sportivi, garantendo un apporto bilanciato e funzionale. Questo il piatto in breve: fusilli fatti in casa con grani antichi, beurre blanc all'essenza di mele fermentate e tartare di trota e Granny Smith Marlene.
E per finire i gilet Carvico, in materiale riciclato, e le tradizionali magliette Castelli. "Realizzata in tessuto elasticizzato ventilato Strada micro mesh per una grande vestibilità e gestione dell'umidità. I motivi della maglia e le diverse sfumature di viola evocano il concetto di "Mutatio", tema scelto per questa edizione. La mutazione, il cambiamento che si intende riguarda il fatto che non esiste qualcosa di statico e permanente, ma noi e tutto ciò che ci circonda (incluse le Dolomiti e la Maratona stessa) siamo in relazione e in continua evoluzione. Anche questo, in un certo senso, è il bello della vita. Per quanto riguarda la maglia, si tratta di un capo elegante ed attraente progettato per adattarsi a tutte le forme del corpo, garantendo la massima comodità e libertà di movimento durante le lunghe giornate in sella. La sua parte posteriore dispone di una tasca integrata per il numero di gara."