una Granfondo, un mito, due percorsi tra mare e collina
"Era il 19 maggio alle 5 del mattino e i pionieri di quell’avventura erano solamente 17. La partenza? Dalla storica sede del Bar del Corso, sede di allora del sodalizio. Inizia la storia!" Sono passati quasi cinquant'anni da quel 19 maggio ed i diciassette partenti sono diventati dodicimila trasformando un'esperienza pioneristica in una delle GranFondo più partecipate del mondo. Nel 1996, peraltro, la NoveColli fu la prima gara ciclistica a superare i diecimila partecipanti: e pensare che i tempi erano segnati a mano, niente chip elettronici!
Due sono i percorsi proposti dalla GranFondo organizzata dal G.S. Fausto Coppi: entrambi impegnativi anche se, ovviamente, le difficoltà superiori sono appannaggio del tracciato più lungo che si sviluppa su 205 chilometri proponendo 3840 metri di dislivello. Il tracciato è segnato in modo permanente: lungo le strade tra mare, pianura e collina un'apposita segnaletica guida chi vuole ripercorrere le strade della gara durante gli altri 364 giorni dell'anno.
Il percorso più breve della Nove Colli, comunque, non è certo una passeggiata: con oltre 131 km ed un dislivello di circa 1871 metri rappresenta un impegno indubbiamente considerevole, soprattutto per chi, ad inizio stagione, ha alle spalle un allenamento ancora da... affinare!
Si parte dal Porto Canale leonardesco di Cesenatico percorrendo i primi ventotto chilometri in pianura: durante la gara si sfrutta la scia degli altri ciclisti e, se si trova il treno giusto, si pedala ad una media molto elevata. Se, invece, si sta ripercorrendo il percorso della gara da soli anche questi primi chilometri non saranno affatto banali!
La prima salita prende le mosse da Forlimpopoli (km 27, 28 mslm) e porta a Bertinoro (km 32, 219 mslm) e subito dopo a Polenta (km 37, 287 mslm): sono otto chilometri con una pendenza media del 3% ed una massima del 13%. Il dislivello è di 226 metri. I dati "crudi", però, nascondono un profilo altimetrico che presenta un lungo tratto intermedio di pianura e discesa che "diluisce" i valori medi. La salita, dunque, pur se breve, è di tutto rispetto!
Alla discesa dopo Polenta segue il tratto forse più "nervoso" di tutta la Nove Colli, se si eccettua il tratto da Sogliano a Savignano, che precede la volata finale su Cesenatico. Dopo i primi chilometri, quasi in picchiata, si procede in saliscendi, su strette stradine di collina immerse nel verde. Boschetti e prati si alternano così come brevi strappi e tratti pianeggianti si susseguono passando per Fratta Terme e Meldola.
Il saldo altimetrico è comunque positivo: dal km 42 (fine della discesa di Polenta) al km 56 (inizio "vero" del secondo colle) si guadagnano circa 140 metri di quota. A Piandispino (123 km), dunque, inizia la salita a Pieve di Rivoschio (397 mslm): anche qui otto chilometri con una pendenza media superiore (4.7%) ed una massima inferiore (9%). Come per il primo colle, però, ad annacquare i dati ci pensa un lungo traverso in quota: la salita vera dura circa cinque chilometri e la sua pendenza media, quindi, è superiore! Sia che si affronti il percorso medio sia che si abbia nel mirino il lungo, è bene pedalare in agilità su questa salita, senza strafare. La strada è ancora lunga!
Al km 65 si scollina e si inizia una discesa, veloce, verso Linaro (km 71, 183 mslm): poca tregua, si riprende subito a salire verso Ciola. E, come per le salite precedenti, la salita lascia spesso spazio a tratti in falsopiano. Si scollina al km 80 dopo aver colmato un dislivello di circa trecento metri in otto chilometri.
I chilometri che seguono sono i più "temuti" da chi sceglie il percorso medio: il timore nasce non tanto dalla difficoltà del tracciato, un saliscendi seguito da una rapida discesa verso la caratteristica Mercato Saraceno, quanto dalla consapevolezza che si sta per affrontare il colle simbolo della gara e l'asperità più significativa di tutto il tracciato e, vista l'assenza del Gorolo, riservato a chi fa il percorso lungo, di tutta la Nove Colli: il Barbotto.
Non è in realtà una salita durissima ma la pendenza massima al 18%, il punto di attacco posto al km 86.5 (e quindi con un bel bagaglio di fatica accumulata) e l'esposizione al sole rendono il Barbotto un vero spauracchio. In 5.5 km si passa dai 134 mslm di Mercato Saraceno ai 507 mslm del colle (km 91) dove si possono alzare le braccia al cielo per la soddisfazione!
Le fatiche, però, non sono affatto finite. La discesa non è affatto tale e sarebbe illusorio pensare di rilassarsi fino a Cesenatico. Innanzitutto i primi cinque chilometri non perdono nemmeno quota ma anzi salgono ulteriormente fino ai 536 mslm di S.M. Rio Pietra (km 96) ma anche i successivi 10-15 km fin dopo il bivio con il percorso lungo non consentono distrazioni o relax. A tratti in discesa seguono spesso brevi strappi in salita, la strada è tortuosa.
Solo superata Borghi (km 110, 253 mslm) si può iniziare a pregustare la fine delle fatiche chiudendo la discesa a Savignano sul Rubicone e concentrandosi sugli ultimi tredici chilometri di pianura che riportano a Cesenatico, sul mar Adriatico, dove si concludono le fatiche.
Il percorso medio comprende cinquanta chilometri di pianura, quarantasei di discesa e trentaquattro di pianura (approssimativamente).
Percorso 131 km: clicca per aprire in pop-up l'altimetria del percorso e qui per aprire la mappa (Google Maps, a cura del comitato organizzatore)
PERCORSO LUNGO
Tornando a Sogliano al Rubicone, chi svolta a destra prende la consapevole decisione di affrontare il percorso lungo! Quindi si trova a poco più di metà del tracciato con ancora 1200-1300 metri di dislivello da superare.
La prima asperità è immediata: il monte Tiffi, una breve salita (di soli tre chilometri) nel comune di Sogliano. Si sale con una media del 5.8% ma una massima del 16% fino a 394 mslm. Neanche il tempo di appassionarsi alla discesa che si inizia subito a risalire verso Perticara, nel comune di Novafeltria: il dislivello totale di questa salita è di 370 metri con una pendenza media del 4% ed una massima del 12%. Si raggiungono i 653 mslm di altitudine.
Finalmente si può godere di un po' di pace: nove chilometri di discesa conducono ai 285 mslm di Novafeltria dove si riparte a salire alla volta di Monte Pugliano. E' la salita che propone il dislivello più significativo della Nove Colli: 511 metri, con una pendenza media del 5.6% ed una massima del 12% Non sono numeri che fanno girare la testa ma l'attacco della salita è al km 131 e l'arrivo al km 141. La fatica accumulata, quindi, è già tantissima come i metri di dislivello ormai superiori ai 2500.
Dieci chilometri di discesa e pianura ed a Secchiano (km 152, 208 mslm) si affronta l'ottavo colle, il passo delle Siepi (414 mslm): una salita di soli quattro chilometri con pendenza media del 5.8% e massima del 7%, una salita dunque regolare da affrontare con sapienza consapevoli che manca solo un ultimo sforzo.
Un ultimo sforzo, però, non indifferente. Dopo 16 km di discesa e qualche saliscendi si arriva al cospetto dell'ultimo colle, il nono. Il Gorolo (349 mslm) misura solo 4 km (dal km 172 al km 176) ma propone un muro al 17% anche se la pendenza media è del 6% (si sale da 87 mslm a 349 mslm). Bisogna raccogliere le forze e lottare, senza scoraggiarsi vedendo altri partecipanti spingere la propria bici!
Non senza qualche tratto "nervoso" ma ormai in surplace si arriva a Borghi (184 km, 253 mslm) per gli ultimi chilometri che tra discesa e pianura conducono in riva all'Adriatico, a Cesenatico, dove finalmente si potranno alzare le braccia al cielo, dopo 89 km di salita (falsopiani compresi), 77 di discesa e 34 pianeggianti.
Quale che sia il tempo impiegato, concludere la NoveColli è senz'altro un'impresa di cui andare fieri!
Percorso 205 km: clicca per aprire in pop-up l'altimetria del percorso e qui per aprire la mappa (Google Maps, a cura del comitato organizzatore)
Di seguito le altimetrie di otto dei nove passi, grazie a www.salite.ch
- Polenta
- Pieve di Rivoschio
- Ciola
- Barbotto
- Perticara
- Monte Pugliano (considerare l'altimetria dal km 4, Maiolo)
- Passo delle Siepi
- Gorolo
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E qui, invece, i percorsi per pedalare nelle varie località dell'Emilia Romagna