su e giù tra i bacini del lago di Garda e del lago di Ledro
Un bell'itinerario, per mountain bike, corre nel cuore dell'entroterra gardesano, verso i crinali che fanno da spartiacque con il bacino del Chiese e del lago di Ledro, regalando curiosi panorami in ambientazioni poco frequentate. I motivi per cui scegliere di affrontare questi trenta chilometri sono la bellezza dei panorami, la tranquillità delle zone attraversate e, non ultimo, il divertimento offerto dalla discesa dalla bocchetta di val Marza fino a passo Nota.
La partenza può avvenire da più punti anche se, potendo scegliere, è Vesio, frazione di Tremosine, il punto di partenza ideale. Volendo faticare un po' di più, ma su asfalto, si può anche salire dal Limone del Garda: questa ascesa misura 6.5, durissimi, chilometri. La pendenza media di questo avvicinamento è del 7,5%: si colma un dislivello di 487 metri.
Il giro viene descritto in senso orario. Risulta più piacevole perché il fondo stradale dalla bocchetta di val Marza fino a passo Nota è molto sconnesso e renderebbe ancora più difficile un'eventuale salita in mountain bike.
Attenzione: anche se non sembra, la strada è aperta al traffico ed è possibile incontrare qualche automobile.
Da Vesio (km 0), nel dettaglio, si pedala per un paio di chilometri lungo la SP38 e poi, seguendo le indicazioni per San Michele - Tremalzo, ci si addentra nella valle di San Michele pedalando senza fatica per una manciata di chilometri. In corrispondenza dell'eremo di San Michele (km 6.5) e di un ponte sul torrente tutto cambia: la salita è severa, i tratti più duri sono cementati.
Dopo circa nove chilometri di faticosa ascesa inizia un falsopiano in cui riposarsi o, al contrario, fare un po' di velocità: merita una sosta, però, una bella cascata al km 15.2
Al km 16.5 si riprende a salire: in quattro chilometri si raggiunge il passo Tremalzo, pedalando al sole nel finale (1684 mslm, km 20.5). Dopo una sosta ristoratrice non resta che riprendere la salita e raggiungere la bocchetta di val Marza, posta a 1864 metri di quota e distante 2.5 km dal passo. La galleria non è lunghissima ma è molto buia: meglio portarsi una torcia per evitare imprevisti.
Dopo aver ammirato nuovamente il panorama, aperto ad ovest sui ghiacciai del gruppo dell'Adamello, non resta che tuffarsi - con prudenza - nella discesa che porta fino al passo Nota. Discesa divertente ma insidiosa: gallerie, canaline di scolo, sassi, pietre. E' richiesta la massima attenzione!
Giunti al passo Nota (1211 mslm), invece di scendere verso la val di Ledro, si prende a destra e si inizia una picchiata su asfalto fino alle porte di Vesio che si raggiunge con un falsopiano finale.
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