borghi antichi, boschi selvaggi ed affacci panoramici sul mar Ligure
Bell'itinerario circolare, quasi sempre lontano dal traffico ma, al contrario, vicino all'essenza più profonda dell'entroterra ligure ed apuano. Tutto su asfalto, pur se spesso abbastanza sconnesso.
Si parte da Marinella di Sarzana e, prestando la massima attenzione alle automobili, si sopportano i primi chilometri sul lungomare e poi sul vialone che da Marina di Carrara sale verso la città di Carrara.
Pagato dazio al traffico in questi primi 7.5 km si svolta ora a sinistra lungo via Agricola (indicazioni per Fontia - Ortonovo) e progressivamente si inizia a godere di una certa tranquillità. Le auto diminuiscono, il silenzio aumenta. Pian piano si prende quota. Si scorgono i resti di castel Moneta e si sale con costanza fino a raggiungere Fontia, incorniciato dalle Alpi Apuane sullo sfondo, e poi, in saliscendi dolce, Ortonovo (km 15).
Qui il panorama raggiunge il suo massimo: si ammira la sagoma del monte Caprione che si tuffa nel mare e chiude l'orizzonte. In primo piano, la frazione Nicola e la piana del Magra.
Veloce discesa verso la fascia costiera lungo la SP24 fino all'incrocio con la via Aurelia (km 22) che si prende in direzione nord (Sarzana).
Un paio di chilometri di traffico, lungo la statale, e si gira a destra tornando a salire: la nuova destinazione è Castelnuovo Magra, con i resti dell'antico castello dei Vescovi di Luni e la memoria di quella visita del sommo poeta Dante Alighieri, una notte di sette secoli fa.
Si arriva nell'abitato (km 28) dopo una bella salitella tra viti ed olivi: una passeggiata per le vie del paese e si torna in sella. Stavolta, come tra Fontia ed Ortonovo, si pedala tra boschi spontanei di latifoglie.
Si segue infatti la SP23 dirigendosi verso l'entroterra: ad un'insellatura ("foce") si prende la SP51 in direzione di Fosdinovo (km 35). E' un'altra superba visione: un borgo medievale, un castello, i fitti boschi dell'Appennino, il panorama sul mare.
Spiace quasi dover proseguire e iniziare a scendere, rapidamente, verso il punto di partenza: vi si arriva per varie vie. Consigliata la deviazione per Giucano e poi Sarzana che allunga un po' il rientro ma consente di ammirare prima la piccola frazione Giucano e poi la cittadina di Sarzana, impreziosita da due fortezze.
Si chiude dopo quasi sessanta chilometri (ed un migliaio di metri di dislivello), tornando di nuovo al livello del mare.
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Su www.cicloweb.net sono molte le pagine dedicate alla Liguria, da Levante a Ponente, senza dimenticare l'entroterra:
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