atuerredda2-min.jpg
Panorama nei dintorni di Tuerredda (scorri la gallery!)
fenicotteri-min.jpg
Fenicotteri... a caccia di cibo!
malfatano-min.jpg
Capo Malfatano
portotramatzu-min.jpg
Porto Tramatzu, breve deviazione dal percorso descritto
sacolonia1-min.jpg
Sa Colonia, ad un paio di chilometri dal percorso descritto
sardegnafauna-min.jpg
Animali al pascolo sulla SS195
torre-min.jpg
Una delle tante torri d'avvistamento della costa sarda
tuerredda1-min.jpg
Un altro panorama nei dintorni di Tuerredda
znuraghe1-min.jpg
La luna dall'interno del nuraghe
znuraghe2-min.jpg
All'interno di Sa Domu e S'Orcu
Lasciati Ispirare

Sardegna, mare ed entroterra

Un bellissimo itinerario di cinquantasette chilometri nel sud est della Sardegna, una terra che - rispetto alla vicina Corsica - richiama meno le fantasie di chi ama pedalare ma che in realtà offre un'infinità di ambientazioni e percorsi.
Il percorso di questa pagina è un anello che va a sfiorare le più belle spiagge della zona di TeuladaChia e Pula e che si presta, dunque, ad essere percorso da chi - magari - dopo la pedalata vuole raggiungere amici, famiglia o partner in riva al mare. E' difficile descrivere chilometro dopo chilometro il tracciato perché il susseguirsi di salite e discese è pressoché costante e l'impegno non può mai mancare. Sia le salite sia le discese, però, sono brevi e si alternano rapidamente: lo sforzo non è mai prolungato ma nemmeno si può tirare il fiato più di tanto. Vera insidia può essere il vento che, come sa chi conosce l'isola, può soffiare davvero impetuoso.
L'anello mostra due volti ben distinti: un attraversamento dell'entroterra, aspro e selvaggio, ed un tratto costiero, meravigliosamente panoramico.
Prendendo come punto di partenza l'incrocio tra la SS195 Sulcitana e la SP71 nei dintorni di Chia si può iniziare a pedalare verso Teulada lungo la SS195, lasciando dunque sulla sinistra il bivio per Chia. La strada è un continuo saliscendi, su pendenze mai impegnative. L'unico tratto quasi pianeggiante si ha in uscita dal paese di Teulada.
Immersi nella macchia mediterranea si percorrono circa venti chilometri fino ad incontrare nuovamente la SP71 nei dintorni di Porto Tramatzu.
Qui si svolta a sinistra e si abbandona la SS195 per prendere appunto la SP71 che, seguita per tutti i suoi ventisette chilometri, riporta al bivio di partenza. I primi tre chilometri della SP71 (fino a Porto Budello) e gli ultimi cinque (dalle prime deviazioni per le spiagge fino alla fine dell'anello) sono gli unici davvero pianeggianti: tutto il resto è - di nuovo - un alternarsi di salite e discese. Proprio lungo i chilometri pianeggianti a Chia si possono avvistare i fenicotteri che cercano cibo affondando il becco negli stagni situati appena dietro alle spiagge. Attenzione al traffico: l'andamento sinuoso della strada invita a tagliare le curve ma è bene essere molto prudenti.
Questa seconda parte dell'itinerario è ben diversa dalla prima perché si svolge a picco sul mare offrendo un continuo susseguirsi di affacci su spiagge e scogliere, torri d'avvisamento e porticcioli: risulta fin difficile dare continuità alla pedalata perché l'istinto è quello di fermarsi spesso per contemplare e fotografare la meravigliosa costa meridionale della Sardegna. Si passa a due passi da Tuerredda, si dominano le scogliere di capo Malfatano, si sfiora l'acqua a Porto Budello ed a Piscinnì.

Per "scaldarsi" si può iniziare la pedalata a Pula e percorrere così quindici chilometri, per direzione, quasi completamente rettilinei ed in morbido saliscendi. La pedalata si svolge tra campi arsi dal sole, qualche oleandro ed alcune fitte pinete. Partendo da Pula la pedalata arriva a sfiorare i novanta chilometri.

L'itinerario si presta ad essere percorso in bicicletta da corsa: una gravel può risultare utile se poi si vogliono percorrere gli sterrati verso le spiagge e, magari, fare una digressione fino al faro di capo Spartivento, a breve distanza dalle spiagge di Su Giudeu e Cala Cipolla.

Clicca e visualizza una mappa d'insieme del percorso.

Per un soggiorno a Pula e dintorni, ci sentiamo di suggerire il B&B L'Asfodelo, a Villa San Pietro: a conduzione famigliare, la struttura offre un servizio di pernottamento e prima colazione. I proprietari, estremamente gentili, sono profondi conoscitori della zona e non mancheranno di dispensare consigli e suggerimenti a chi volesse qualche spunto per esplorare la zona!
Per informazioni: https://www.bebasfodelo.com/

PS: tra Sarroch e Villa San Pietro non va trascurata la possibilità di visitare un nuraghe di indubbio fascino. Sa Domu e S'Orcu si trova sul cocuzzolo di una collina, purtroppo poco segnalato: vi si accede a partire da una sorta di pensilina sulla strada per Perd'e Sali (meno di un chilometro fuori da Sarroch). Trascurando la vista (triste) sulla raffineria Saras, che comunque si perde all'orizzonte non appena si inizia a guadagnare quota, la passeggiata dura meno di mezzo chilometro e colma circa sessanta metri di dislivello. In meno di dieci minuti, dunque, si conquista un luogo preistorico di grande valore. Non è uno dei nuraghe più famosi dell'isola, tutt'altro, ma la sua struttura ben conservata aiuta senz'altro a capire com'era la vita del secondo millennio a.c.
Per saperne di più: http://www.visitsarroch.it/2017/06/il-territorio-di-sarroch-in-epoca-preistorica-e-nuragica-fabio-nieddu.html

Condividi su  -