un treno, due passi e tre valli tra Lombardia e Svizzera
Trentotto chilometri di salita, trentatrè dei quali in territorio svizzero: questo è il passo Bernina.
La salita è costante, impegnativa ma mai proibitiva: la lunghezza, la quota raggiunta ed il dislivello cumulato rendono tuttavia "hors catégorie" questa ascesa di confine. Tutto il percorso descritto si svolge su strade asfaltate!
I motivi per affrontare questa salita sono tanti: anzitutto è un'ottima occasione per inserire nel proprio "palmares" un nuovo passo, alto ben 2323 metri. Inoltre, si pedala per una valle verdissima e quasi incontaminata, soprattutto una volta allontanatisi dalla dogana tra Italia e Svizzera. L'incavo glaciale è solcato da un torrente delizioso e dominato da maestose quanto affascinanti cime alte fino a 4000 metri. Tra tutte primeggia il famoso Bernina.
Partiti da Madonna di Tirano (400 mslm) si pedala per circa tre chilometri alla volta di Tirano, paese dove si gira a sinistra in direzione della Dogana. Al km 5 si espletano le formalità per l' "espatrio" (ricordarsi la carta d'identità!!!) e si continua a pedalare su pendenze lievi (4-5%) ma costanti e sostanzialmente prive di punti di vero respiro.
Si sale progressivamente sino al lago di Poschiavo, unico tratto di pianura del percorso, e poi alla cittadina omonima (1000 mslm, km 21), vero centro economico e culturale della vallata.
Oltre Poschiavo la salita cresce di intensità ma non perde le caratteristiche del primo tratto: costanza ed assenza di tratti di respiro.
La strada si cala progressivamente in un ambiente sempre più integro e meno antropizzato, tra boschi e pascoli alpini d'alta quota.
Gli ultimi chilometri - oltre il limite del bosco - regalano i primi tornanti dove, a seconda dei casi, rifiatare o rilanciare la propria pedalata.
Uno di questi tornanti, al km 35, segna il bivio con il passo Forcola di Livigno e precede di soli tre chilometri il passo Bernina.
Al passo non si possono trascurare una visita ai vari laghetti e l'attesa del Bernina Express. Il treno dei ghiacciai (il cui tracciato si incrocia più volte nel tratto sino a Poschiavo e disegna anche il famoso viadotto elicoidale) è un vero spettacolo: sorprendente incontrare un treno a 2330 metri di quota mentre transita sulle rive di un laghetto alpino, al cospetto di un ghiacciaio perenne!
La discesa invita alle grandi velocità, ma attenzione alle folate di vento ed alle curve cieche! La prudenza non è mai troppa.
Per chi ha voglia, tempo e spirito si può programmare un itinerario più lungo con rientro in treno o con una seconda auto. Dal passo del Bernina si prosegue verso Pontresina e Saint Moritz. Superata la celebre località turistica si pedala lungo le rive dei laghi d'Engadina fino a Maloja. Qui si scende su una strada dapprima tortuosa e ripida poi sempre più rettilinea, larga e via via meno pendente. Passati Stampa ed altri piccoli centri della val Bregaglia si raggiunge la bella Chiavenna dove l'itinerario può terminare.
Sia Tirano sia Chiavenna sono stazioni ferroviarie: l'itinerario può essere quindi percorso in entrambe le direzioni.
Clicca per una mappa d'insieme della salita al passo Bernina, tratta da www.openstreetmap.org
Sul sito www.salite.ch l'altimetria della salita al passo Bernina ed al passo Maloja.
Altre pagine dedicate alla valle di Poschiavo su www.cicloweb.net:
- la passeggiata da Sfazù al lago di Saoseo ed all'omonimo rifugio
- la guida a Poschiavo ed alla sua vallata
- i percorsi per pedalare in bicicletta e mountain bike a Poschiavo e dintorni
E per quanto riguarda la val Chiavenna:
- pedalate in Valchiavenna;
- guida alla Valchiavenna;
- camminate in Valchiavenna