ambiez1-min.jpg
Val d'Ambiez (scorri la gallery!)
ambiez2-min (1).jpg
Rifugio Agostini
comanobanale.jpg
Antiche costruzioni
comanocastello.jpg
Il castello di Stenico
comanofiave.jpg
Fiavè
riobianco.jpg
Cascata del Rio Bianco
Trentino

Comano e Bleggio

Nel più ampio contesto delle valli Giudicarie, Ponte Arche è sede del comune del Bleggio Inferiore e delle Terme di Comano.
Le Terme di Comano sono una stazione termale nota sin dai tempi dell'antica Roma: l'acqua sgorga dalle sorgenti nascoste sotto le Dolomiti di Brenta ed è oligometallica, bicarbonato-calcio-magnesica e ricca di fluoro.
La temperatura alla fonte è di 28°, mentre le normali acque oligominerali solitamente non superano i 10°. Queste acque curano le affezioni cutanee (in particolare la psiorasi) e si utilizzano per la crenoterapia e la fototerapia, anche nei bambini.

L'intera zona dove sorge l'abitato di Ponte Arche è l'ultimo versante meridionale del Parco Naturale Adamello Brenta ovvero la più vasta area protetta compresa nel solo Trentino.
Il territorio del Parco, nei pressi di Ponte Arche si presenta con la rocciosa val d'Ambiez e la splendida e selvaggia val d'Algone che risale nel cuore delle Dolomiti sino al passo del Gotro, ottimo punto panoramico sia sul gruppo della Presanella sia sulle Dolomiti nonchè base di partenza di numerose ascensioni a rifugi e vette delle Dolomiti di Brenta.
Notevole la ricchezza naturale del parco: sia a livello di flora (faggi, aceri, cornioli per le latifoglie, abeti bianchi e rossi, larici per le conifere) sia di fauna (numerose specie di volatili (rapaci e gallo cedrone, francolino di monte, gallo forcello ma anche l'orso bruno). In alta quota non mancano i pascoli e la vegetazioni tipici: pino mugo, rododendri, azalea delle Alpi, camedrio alpino e salici striscianti.
Dal punto di vista storico, è da menzionare senza indugio il castello di Stenico: il paese fu abitato in epoca preistorica ma nel Medioevo visse il suo periodo di splendore. Il castello, innalzato a dominare un'ampia parte della vallata, fu residenza del principe Vescovo Bernardo Clesio e del capitano Vescovile mentre ora è sede del Museo Provinciale d'Arte.
Più a ovest, nelle vicinanze dei tre abitati di Preore, Ragoli e Coltura si può visitare Iron, un villaggio fantasma abbandonato durante le sfuriate della "peste" narrata dal Manzoni, tragedia del XVII secolo.
Risalendo verso il passo del Ballino, attraversando i campi di mele, patate e cereali dell'altopiano del Bleggio, si giunge fino a Fiavè dove sono stati scoperte importanti testimonianze del periodo palafitticolo in Trentino.
Questo è uno dei siti preistorici più importanti del Trentino: il lago Carera ospita i resti di palafitte risalenti a quattromila anni fa e che si allungano per circa quattro metri.
La torbiera di Fiavè è anche un biotopo protetto dove trovano modo di crescere alcune specie molto particolari, come la Drosera, una pianta carnivora.
Lo stesso si può dire dell'altopiano del Lomaso dove convivono un patrimonio naturale (area protetta) e testimonianze storiche risalenti al Medioevo: a Campo Lomaso si trovano Castel Campo (residenza nobiliare di origine medievale), un convento francescano del Settecento ed il Palazzo del Municipio mentre nell'abitato di Vigo si trovano i ruderi di Castel Spine e la più antica Pieve delle Giudicarie, la Pieve di San Lorenzo, a Dasindo invece la chiesa è una bella testimonianza del periodo gotico rinascimentale in Trentino.
Ma ogni paese, ogni borgata di questi altopiani offre una particolarità da visitare: ad esempio, la chiesetta di San Felice a Bono (affrescata da Cristoforo Baschenis de Averara) o Santa Croce, antica sede della Pieve di Bleggio, dove si trova una cornice barocca che accoglie una croce ritenuta miracolosa costruita, secondo la tradizione, da un pastore in segno di gratitudine.

Una nota a parte merita Rango, riconosciuto come uno dei borghi più belli d'Italia: antiche volte, piccoli cortili, cunicoli, muri in pietra e strutture in legno. E la bifora rinascimentale all'ingresso del paese. Un paese davvero evocativo, che domina dall'alto il Bleggio, da visitare non solo nel periodo natalizio quando ospita un mercatino tra i più genuini e autentici delle Alpi. Il paese, anticamente, si trovava sull'importante via di transito tra l'Alto Garda e le Giudicarie, ai piedi del passo Duron (non esisteva la via che oggi passa nel fondovalle del Sarca tra Ponte Arche e Tione) e deve il suo nome proprio a questa posizione: Rango, dunque, dal celtico "randa" che significa limite o confine. Divenuto periferico, ha potuto mantenere nel tempo la sua struttura e le antiche case rurali: un vero gioiello, da scoprire.
A livello gastronomico, Rango ed il suo territorio sono celebri per le noci, le patate e la ciuiga, una particolare salsiccia.

OASI DI NEMBIA
A ridosso delle Dolomiti di Brenta e del lago di Molveno, l'area di Nembia è un territorio insolito, una sorta di "passaggio" tra due mondi diversi.
Il lago di Nembia si è formato in seguito al distaccamento di una frana che ha sbarrato la valle impedendo il deflusso normale delle acque. A partire dal 1952 il bacino fu interessato da imponenti lavori legati allo sfruttamento idroelettrico che ne alterarono aspetto e specificità.
Negli anni '90, Enel ha completamente riscavato e rimodellato la conca e la Provincia di Trento ha provveduto a rinverdire le rive: un tentativo di donare al lago di Nembia l'aspetto che aveva prima degli anni '50.
In questa area è stata istituita l'Oasi WWF, su terreni affidati in gestione da Enel.
E' stato anche realizzato un percorso didattico che sviluppandosi per circa tre chilometri, senza significativi dislivelli, porta a conoscere questo angolo di Trentino.
Quattordici pannelli informativi illustrano i momenti più rilevanti del percorso: le pareti delle Dolomiti di Brenta, la flora e la fauna, la storia dell'utilizzo idroelettrico, l'antica lapide (1843), il lago di Molveno, i boschi, le baite ed i muretti.

ECOMUSEO
E' stato recentemente inaugurato l'Ecomuseo della Judicaria - dalle Dolomiti al Garda.
Ovunque vi sia un edificio rilevante, un luogo storico, una particolarità naturale vi sarà un pannello informativo che contribuirà ad informare il visitatore.
Gli itinerari, alcuni in fase di allestimento, sono:
Nella storia:
- La grande avventura dell'uomo sulle Alpi (archeologico)
- Principi e signori (storico)
Nella fede e nell'arte:
- Tra sacro e profano (artistico)
- Nel segno della croce (spiriturale)
Nel territorio e nel paesaggio:
- Di sassi, legno e paglia (architettonico)
- I segni della fatica e del gusto (mestieri, cooperazione, sapori)
- Attraverso i Passi (vie di comunicazione)
Nella natura :
- Le mille forme (acqua)
- Dal Mediterraneo alle Alpi, ovvero dal Garda alle Dolomiti di Brenta
Associazione proEcomuseo: 339 3311803

Altre pagine dedicate a Comano, alle sue terme, al Banale ed al Bleggio, su www.cicloweb.net:
- pedalate tra Stenico ed il Banale, tra il Bleggio e la valle del Sarca,
- passeggiate e trekking tra verdi altopiani e Dolomiti di Brenta

Galleria di immagini (scorri le foto in testa alla pagina!) ed informazioni: Apt Terme di Comano - Dolomiti di Brenta - www.visitacomano.it/lang/IT/homepage
Tra le foto inviate dall'ufficio turistico, i crediti sono Foto Faganello per le palafitte di Fiavè e le filanie; Foto Corradi per la val d'Ambiez.
A cura della redazione di www.cicloweb.net la foto del rifugio Agostini e la cascata del Rio Bianco

Condividi su  -