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Torino, piazza Castello (foto ufficio turistico - scorri la gallery!)
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Porta Palatina (foto ufficio turistico)
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Castello del Valentino (foto ufficio turistico)
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Autunno al Parco del Valentino (foto cicloweb.net)
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Scorci del borgo medievale del Valentino (foto cicloweb.net)
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Il Castello del Valentino (foto cicloweb.net)
Piemonte

Torino, un'antica capitale

Il termine "capitale delle Alpi" viene spesso assegnato con una certa leggerezza a piccole grandi città che si trovano più o meno prossime alla principale catena montuosa dell'Europa occidentale. Forse, però, è proprio Torino a meritare questo titolo più di altre. Un po' per la sua prossimità alle montagne, un po' per il legame che storicamente ha sempre mantenuto con le alte terre ed un po', soprattutto, perché è una delle poche città alpine o subalpine che capitale lo è stata davvero.
Fino al 1865, infatti, Torino fu capitale del Regno d'Italia, qualifica che poi fu trasferita a Firenze ed infine a Roma. Fu il momento "politicamente" più alto di una storia millenaria che vide l'antica Augusta Taurinorum essere centro del potere del Regno dei Savoia per tre secoli dopo essere stata capitale anche sotto dominazioni passate.
Torino, infatti, "fu fondata probabilmente nei pressi della posizione attuale, attorno al III secolo a.C., dai Taurini, quindi trasformata in colonia romana da Augusto col nome di Iulia Augusta Taurinorum nel I secolo a.C.. Dopo il dominio ostrogoto, fu capitale di un importante ducato longobardo, per poi passare, dopo essere divenuta capitale di marca carolingia, sotto la signoria nominale dei Savoia nell'XI secolo. Città dell'omonimo ducato, nel 1563 ne divenne capitale. Dal 1720 fu capitale del Regno di Sardegna (anche se solo de facto fino alla fusione perfetta del 1847, quando lo divenne anche formalmente),[9] Stato che nel XIX secolo avrebbe portato all'unificazione italiana e che fece di Torino la prima capitale del Regno d'Italia (dal 1861 al 1865)." (www.wikipedia.org)

Una simile storia, ed un simile ruolo nei secoli, rendono impossibile riassumere in una pagina web le infinite attrattive che Torino offre.
Le testimonianze affondano le radici nella notte dei tempi con l'avamposto taurino del Bric San Vito, ovvero i resti di un antico villaggio celto-ligure databile attorno al IV e III secolo avanti Cristo. Sono numerosi anche i resti romani e paleocristiani. Proprio il ruolo di capitale, però, ha pregiudicato la conservazione delle memorie medievali: i Savoia, infatti, nell'ottica di modernizzare e rendere "degna" la propria capitale portarono avanti opere di urbanizzazione e pianificazione che oggi potremmo definire "molto impattanti".
Cosa resta, dunque, della Torino medievale? Palazzo Madama (con componenti risalenti all'età romana) e Casaforte degli Acaja, la chiesa di San Domenico, Casa del Senato, Casa dei Romagnano, Casa del Pingone e soprattutto il Duomo quattrocentesco che custodisce, al suo interno, la Sacra Sindone. Il Mastio della Cittadella, invece, è l'unico superstite dell'antica fortificazione che proteggeva la città.
Palazzo Madama, peraltro, rappresentò il cuore del potere sabaudo almeno fino al '600 quando la famiglia si trasferì nel Palazzo Reale. Guido Gozzano lo ricorda così: "La casa dei secoli è il Palazzo Madama. Nessun edificio racchiude tanta somma di tempo, di storia, di poesia nella sua decrepitudine varia. [...] Il Palazzo Madama è come una sintesi di pietra di tutto il passato torinese, dai tempi delle origini, dall'epoca romana, ai giorni del nostro Risorgimento".
Il simbolo della città, però, è ovviamente la Mole Antonelliana, ottocentesca, mentre sono famosi a livello mondiale il Museo Egizio ed il complesso delle residenze sabaude che sono state designate dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
L'origine del sistema delle residenze sabaude risale al 1562 quando il duca Emanuele Filiberto di Savoia, a seguito della Pace di Cateau-Cambrésis decise di trasferire la capitale del Ducato a Torino. Impossibile, in questa sede, addentrarsi nelle meraviglie di Torino, non resta che elencare i siti Unesco, come stimolo a curiosità ed approfondimenti ulteriori.
Zona di comando, in città:
- Palazzo Reale di Torino
- Palazzo Chiablese
- Biblioteca Reale
- Armeria Reale
- Facciata del Teatro Regio
- Palazzo del Governo (ex-Regie Segreterie di Stato)
- Cavallerizza Reale
- Regia Zecca - attuale Questura in Via Verdi
- Archivio di Stato di Torino (ex-archivio di Corte)
- Accademia Reale di Torino (ex-Accademia Militare)
- Palazzo Madama
- Palazzo Carignano (prima sede della Camera dei Deputati)
- Villa della Regina
- Castello del Valentino
Fuori Torino
- Castello di Moncalieri (vedi)
- Palazzina di caccia di Stupinigi, in Comune di Nichelino (vedi)
- Reggia di Venaria Reale nel comune omonimo
- Castello della Mandria, in Comune di Venaria Reale
- Castello di Rivoli
- Castello Ducale di Agliè
- Castello Reale di Racconigi
- Castello di Pollenzo, in Comune di Bra
- Castello di Govone
Tra le residenze sabaude a Torino particolare interesse desta il castello del Valentino, inserito nell'omonimo parco che rappresenta un vero e proprio polmone verde della città. Splendido in particolare in autunno, acceso da mille colori, merita una visita in ogni stagione per il perfetto connubio tra arte e natura. Il luogo sta tornando solo recentemente all'antico splendore anche se, nel corso dei secoli, interventi architettonici e mutamenti funzionali ne hanno stravolto l'impianto originario.
A chi ama la montagna e la natura, peraltro, non può sfuggire il valore della Reggia di Venaria Reale, concepita come riserva di caccia della famiglia Savoia. La posizione, sulla strada per le valli di Lanzo, fu scelta proprio per la sua "transizione" dalla città alla montagna offrendo un territorio più o meno immacolato a breve distanza dai luoghi del potere politico.

Pedalate in Piemonte ed attorno a Torino? www.cicloweb.net/bicicletta/b-piemonte
Le altre guide in Piemonte: www.cicloweb.net/guide/g-piemonte
Trekking ed escursioni in Piemonte: www.cicloweb.net/trekking/t-piemonte

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