Sul Verbano, cittadine eleganti e tre isole da non perdere
Basso Verbano
Dopo Lesa e Meina, località impreziosite da ville e palazzine risalenti a varie epoche, si incontra Arona, la più grande cittadina della sponda meridionale del Lago Maggiore.
Arona è un importante centro commerciale e fu patria di San Carlo Borromeo al quale è dedicata una statua alta trentacinque metri e realizzata con lastre di marmo battute a mano. Il colosso (comunemente detto "il San Carlone"), ultimato nel 1698, doveva far parte di un Sacro Monte che celebrasse il grande vescovo: sono sorte solo tre cappelle.
Ad Arona si trovano anche diversi monumenti di rilievo storico ed artistico: la chiesa dei Santi Martiri Graziano e Felino, la chiesa di Santa Maria di Loreto e piazza del Popolo, con il Broletto e tracce dell'antico porto.
In collina si trovano i resti della cosiddetta Rocca Viscontea, teatro di antiche sfide tra i Torriani ed i Visconti e casa natale di San Carlo: oggi è un affascinante palcoscenico sul lago.
Due sono le località rilevanti a livello naturalistico: il Parco dei Lagoni di Mercurago e la Riserva Naturale speciale dei Canneti di Dormelletto. Il primo è una torbiera con stagni, paludi ed un'area boschiva nel cui territorio trovano rifugio numerosi esemplari di una specie minacciata di estinzione, i pipistrelli. La seconda è, con la riserva di Fondotoce, posta a due passi da Verbania, l'unico esempio, sul lago Maggiore, di vegetazione lacustre originaria.
Alto Verbano
Oltre Verbania, il primo luogo di interesse è la Riserva Naturale della Santissima Trinità: si estende per circa duecento ettari e comprende una vasta porzione del monte Cargiago, nel territorio comunale di Ghiffa.
Ghiffa è una elegante cittadina, meta turistica anche nell'Ottocento, impreziosita dalla chiesa di Santa Croce, risalente al XVIII secolo, l'oratorio di Santa Maria Assunta di Susello, risalente al 1173 ed oggi "monumento nazionale", ed il Santuario della Santissima Trinità, attorno alla quale è stata appunto istituita la Riserva.
Ghiffa è sede del Museo dell'Arte del Cappello: la struttura rende onore ai maestri cappellai del paese del Verbano che per decenni hanno alimentato la tradizionale produzione locale.
A Ghiffa, come negli altri centri dell'Alto Verbano (Oggebbio, Canneto Riviera e Cannobio, appena prima del confine svizzero), trovano sede numerose ville residenziali fatte costruire nel corso del XIX secolo da nobili e ricchi, italiani e stranieri, per trascorrervi le proprie vacanze.
Spicca Villa Anelli dove, fin dal 1872, sorge un ricco giardino botanico che ospita camelie originarie di ogni parte del mondo.
I Castelli dei Malpaga, costruiti su tre isolotti poco lontani dalle rive, testimoniano la tormentata storia del territorio, conteso a lungo dagli Sforza e dai Visconti. Partendo dai tre isolotti, la famiglia ghibellina Mazzarditi taglieggiava le popolazioni locali. Nel 1414 Filippo Maria Visconti distrusse i castelli ponendo così fine alle scorrerie. Nel XVI secolo i Borromeo costruirono al loro posto la Rocca Vitaliana, a protezione dalle incursioni svizzere.
Da Cannobio si diparte la val Cannobina, ideale terreno per escursioni e passeggiate.
Verbania
L'elegante cittadina di Verbania nasce dall'unione di Fondotoce, Intra, Pallanza e Suna ed è capoluogo della giovane provincia del Verbano Cusio Ossola.
A Pallanza si trova il suggestivo giardino di Villa Taranto, uno dei complessi botanici più ricchi del mondo con oltre ventimila specie. Anche Villa Giulia e Villa San Remigio sono immerse in parchi davvero incantevoli.
Intra è il centro commerciale del lago. Le strade del centro storico, fiancheggiate da palazzi barocchi del Cinquecento e del Seicento, ospitano numerose boutique mentre rinomato è il mercato del sabato: arrivano visitatori anche dalla Svizzera. A Suna, invece, spicca il romanico oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano mentre Fondotoce ospita la già citata Riserva Naturale speciale dei Canneti di Fondotoce: un vero paradiso per gli uccelli migratori che qui trovano un ambiente ideale per nidificare.
La piana di Fondotoce è di formazione relativamente recente: un tempo infatti il lago Maggiore si spingeva sino a Mergozzo ed era tutt'uno con il piccolo lago di Mergozzo. Le frequenti alluvioni del Toce hanno scaricato a più riprese detriti che hanno ostruito l'insenatura di Mergozzo, portando alla formazione dei due laghi ed alla piana di Fondotoce.
Golfo Borromeo
Sono le tre isole Borromee, insieme al fascino liberty di Stresa e Belgirate, ad impreziosire questa zona del litorale del lago Maggiore.
Isola Bella, Isola Madre ed Isola Superiore (detta anche "dei pescatori") sono uno spettacolare labirinto di viottoli e vicoli, chiusi tra case bianche ravvivate da infissi colorati: ospitarono tra gli altri Arturo Toscanini, Ernest Hemingway e George Bernard Shaw.
L'Isola Bella fu così chiamata in onore di Isabella d'Adda, sposa di Carlo III Borromeo, al quale si deve l'inizio dei lavori di trasformazione e la costruzione del monumentale palazzo barocco. Ricca la collezione di dipinti ed opere d'arte custodite all'interno e scenografici i giardini all'italiana.
L'Isola Madre è la più grande, ospita un palazzo cinquecentesco circondato da un lussureggiante giardino all'inglese.
Sulla costa sia Belgirate sia Stresa sono impreziosite da numerose residenze costruite nell'Ottocento per ospitare nobili e personaggi illustri. Meno celebre, ma altrettanto affascinante è l'ultimo paese prima di Verbania: Baveno, anch'esso sede di numerose ville. La frazione Feriolo è invece un interessante borgo che conserva la natura tradizionale di borgo di pescatori e scalpellini.
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