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La cima dell'Adamello (foto Dario Bonzi - scorri la gallery!)
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Fioritura alla conca dell'Aviolo (foto Dario Bonzi)
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Conca dell'Aviolo (foto Dario Bonzi)
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Verso il passo Crocedomini (foto Dario Bonzi)
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Camminando nel Parco dell'Adamello
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Valle Adamé, foto Anna Sbonettini
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Valle di Cadino (foto Dario Bonzi)
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Valle di Cadino (foto Dario Bonzi)
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Fioriture al Venerocolo (foto Dario Bonzi)
Lombardia

Parco dell'Adamello

L'attuale Parco dell'Adamello è il risultato dell'impegno profuso per oltre mezzo secolo: già nel 1918, nel 1937 e nel 1951 erano stati portati avanti tentativi per l'istituzione di un'area protetta lungo il versante bresciano dell'Adamello.
Nel 1973 una commissione provinciale, costituita su indicazione e proposta della commissione lombarda dei parchi, inserì l'Adamello tra le zone da tutelare, facendo proprie le istanze del CAI di Brescia, del Museo di Scienze Naturali di Brescia e di altre associazioni di tutela. Nove anni dopo arrivò il parere favorevole della Comunità Montana di Valle Camonica e l'assenso del Consiglio Provinciale di Brescia: nel settembre 1993, la legge regionale n.79 istituì il Parco.

Il Parco si trova al centro della catena alpina e si estende per circa 51.000 ettari, dal passo del Tonale al passo Crocedomini lungo il versante bresciano. Il versante trentino è protetto dal Parco Naturale Adamello Brenta ed insieme i due parchi costituiscono una vasta riserva naturale. Il territorio dei due parchi si inserisce poi in un'importante "corridoio" protetto che comprende anche il Parco Nazionale dello Stelvio e lo svizzero Parco dell'Engadina.
Il gruppo dell'Adamello presenta una conformazione a raggera con le cime e le creste in posizione di dominio sulle numerose valli che si diramano per tutto il parco.
Per quanto riguarda la flora, il territorio offre una grande varietà di esemplari, variabili in funzione dell'altitudine: il parco infatti comprende aree che corrono dai 390 mslm del punto più basso ai 3539 mslm del punto di massima altitudine, la vetta del monte Adamello. Dal fondovalle verso i mille metri di quota si distende un'ampia orlatura di castagneti, da Breno ad Incudine prati e boschi decidui misti di ontani, aceri, carpini, frassini, betulle, salici, ornielli e pioppi tremuli sono intervallati da prati, pascoli e boschetti di cerro, quercia, sambuco nero e biancospino.
Oltre i mille metri le latifoglie lasciano progressivamente spazio alle conifere. Gli alberi si diradano intorno ai 1900-2000 mslm, anche se qualche esemplare sparso si trova talora fino a quote superiori ai 2300 mslm. Più in alto si estende la fascia degli arbusti nani e contorti: ontano verde, salice, pino mugo, rododendro e ginepro. Oltre i 2300 mslm si sconfina nelle praterie alpine, ricchi di genziane, soldanelle, pulsatille, sassifraghe e stelle alpine. Nel settore meridionale del Parco non è raro ammirare la fioritura delle orchidee.
Diffusi il capriolo ed il cervo nei boschi di latifoglie, il camoscio, invece, vive (con popolazione in crescita) nelle zone oltre i limiti della vegetazione. Un processo di reintroduzione ha comportato il rilascio di quaranta stambecchi.
In cielo volano la pernice bianca ed anche alcuni esemplari di aquila reale.

La photogallery sopra è a cura del Parco Naturale dell'Adamello, gli autori sono citati in capo ad ogni fotografia.

Su www.cicloweb.net:
- guide alla montagna lombarda,
- pedalare in Lombardia,
- passeggiate ed escursioni in Lombardia
Ed inoltre ciaspolate in Lombardia, da www.ciaspole.net

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