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Veneto

Abano e Montegrotto

Il Parco Regionale dei Colli Euganei è stato istituito nel 1989 a tutela di un’area collinare di origine vulcanica ampia circa 19 mila ettari. Spiccano, in questo territorio verde a due passi dal mare, boschi di querce secolari e castagno che si alternano alla macchia mediterranea e ad ampi terrazzamenti coltivati a vigneto o a frutteto.
Antichi borghi, eremi e raffinate architetture di sontuose ville venete raccontano secoli di storia, di arte e di tradizione.

PEDALANDO ATTRAVERSO LA PIANURA
Questo percorso consente di ammirare i Colli Euganei in un lento avvicinamento attraverso la pianura. Si percorre la campagna con le sue case rurali, le ville della Strada Euganea (comunemente chiamata "dei Colli") e l'Abbazia benedettina di Praglia, sede di un importante centro di restaurQ di antichi manoscritti. Al sommo del colle Mottolo, l'attenzione va al Castello dei Transalgardi-Forzatè, fortificazione medievale.
Raggiunto il Parco di Villa Bassi (Abano Terme) si prosegue sull'antica via Appia verso Monterosso.Una strada bianca introduce a Monteortone e conduce alla Chiesetta di San Benedetto delle Selve, costruita nel XVI secolo.
Da qui, proseguendo lungo la piacevole stradina sterrata, ci si immerge nella campagna fino a varcare il silenzio dell'Abbazia di Praglia. In epoca medievale l'Abbazia è stata il centro propulsore dell'opera di colonizzazione agricola dell'area circostante. Il complesso benedettino sorge su un preesistente monastero (lei XII secolo. Nel '500 una profonda ristrutturazione ne determinava l'ariosa architettura a quattro chiostri.
Il percorso continua in salita, con Villa Nani-Mocenigo (XVI secolo) e il Duomo Vecchio di Santa Giustina eretto nel 1256. Continuando si accede alla Porta Romana che conduce al Santuario delle Sette Cappelle e a Villa Duodo (1603) disegnata da V. Scamozzi. Sulla sommità del colle, i resti dell'antica Rocca. Ridiscesi in piazza il percorso riprende addentrandosi nella Città vecchia. Dopo aver fatto una visita a Ca' Bertana (seconda metà del '400) e alla Chiesa di Santo) Stefano si prosegue lungo la strada che porta a Este, incontrando la Chiesa delle Marendole e i ruderi della Chiesetta della Madonna delle Ave.
Giunti a Este si procede diretti verso il Castello, ricostruito nel 1340 da Umbertino da Carrara sulle rovine di un castello) eretto da Azzo lI d'Este nel 1050. La visita prosegue con la Chiesa San Martino, dal caratteristico campanile pendente del 1293, e la settecentesca Basilica di Santa Maria delle Grazie in Piazza Maggiore, irnpreziosita da ricchi altari e da una tavola bizantineggiante del '400. Lasciata Este alla volta di Arquà Petrarca, si incontrano Villa Kunkler e Villa Borini. Arrivati ad Arquà si consiglia una sosta per godere delle mille suggestioni di questo antico borgo medievale: la Casa dove Francesco Petrarca trascorse gli ultimi anni, l'arco della Loggia dei Vicari, l'Oratorio della Trinità del XII secolo e la Chiesa di Santa Maria (XI secolo) con il sepolcro di Petrarca.
Riprese le bici ci si dirige a Valsanzibio per ammirare Villa Barbarigo con il suo grande ingresso barocco e il bellissimo giardino del 1669. Proseguendo verso Galzignano Terme ci si avvia dolcemente al rientro.

ATMOSFERE MEDIEVALI
Un itinerario che attraversa antichi borghi fra i più interessanti dell'area euganea. Battaglia Terme, con il suo sistema di chiuse sul Canale Battaglia.
Raggiunto il Parco di Villa Bassi (Abano Terme) si prosegue sull'antica via Appia verso Monterosso.Una strada bianca introduce a Monteortone e conduce alla Chiesetta di San Benedetto delle Selve, costruita nel XVI secolo.
Da qui, proseguendo lungo la piacevole stradina sterrata, ci si immerge nella campagna fino a varcare il silenzio dell'Abbazia di Praglia. In epoca medievale l'Abbazia è stata il centro propulsore dell'opera di colonizzazione agricola dell'area circostante. Il complesso benedettino sorge su un preesistente monastero (lei XII secolo. Nel '500 una profonda ristrutturazione ne determinava l'ariosa architettura a quattro chiostri.
Prima deviazione (Abbazia di Praglia)
Riprese le bici, si costeggiano le antiche mura del monastero. In prossimità del capitello dedicato alla Madonna inizia la salita che porta alla cima del Monte Boscalbò. Qui una sosta ristoratrice permette di godere (li un magnifico panorama sulla pianura, prima di ridiscendere verso l'Abbazia di Praglia.
Seconda deviazione (Rovolon, direzione Treponti)
Ci si avvia in salita lungo una strada tortuosa. Una discesa panoramica supera Montemerlo e si reimmette sulla "Strada dei Colli". Raggiunta Montecchia il percorso permette di ammirare a sinistra il Castello dei TransalgardiForzatè, edificato) nel XI secolo, e a destra la Villa Emo Capodilista con il suo incantevole giardino all'italiana. Una sosta è d'obbligo. Ripreso il viaggio) in direzione di Abano, a rompere la tranquillità della campagna è Villa Cittadella-Vigodarzere, oggi Gottardo. Qui Ugo Foscolo scrisse 'Le Ultime Lettere di Jacopo) Ortis". Accompagnati dalle suggestioni letterarie e dalla quiete della pianura si rientra lentamente alle Terme di Abano e Montegrotto.

IL PERIMETRO DEI COLLI EUGANEI
Partenza dalla chiesa di San Pietro di Montegrotto Terme, seguiamo le indicazioni per la stazione ferroviaria e quando arriviamo in prossimità di questa prendiamo la strada a destra, via Neroniana; proseguiamo la principale per circa 1 km e quando la strada inizia a salire un po' noi restiamo sul fianco del monte girando a sinistra per Battaglia Terme, oltrepassiamo così la ferrovia e ci troviamo a seguire il perimetro delle mura del Castello del Catajo, fatto costruire nel 1570 da Pio degli Obizzi.
Arrivati di fronte a questo si supera il ponte e si va verso Monselice: dopo 300 m giriamo a destra per Battaglia Terme e dopo altri duecento metri seguiamo la strada principale per Galzignano Terme, 400 m e al bivio andiamo a sinistra per Valsanzibio: seguiamo il percorso che, alla nostra destra, lambisce la zona delle Valli.
Arriviamo così allo Stop; alla Madonnetta andiamo a sinistra per Monselice-Arquà, seguiamo la strada tra i vigneti, alla nostra sinistra il monte Lispida ai piedi del quale sorge Villa Italia (1883), quartier generale di Vittorio Emanuele II.
Poco dopo siamo in località Costa d'Arquà ed andiamo a destra, notiamo alla nostra sinistra il laghetto di origine termale, il pù grande nei Colli Euganei.
Dopo circa un chilometro quando la strada in salita gira a destra (100 m prima del cartello di Arquà) noi andiamo a sinistra e dopo trecento metri allo Stop andiamo dritti per Monselice.
Proseguiamo sulla principale, in continuo saliscendi tra le aziende agricole fino a quando dopo circa due chilometri allo Stop andiamo a destra e dopo 100 m di nuovo a destra.
Continuiamo poi diritti per Arquà e dopo seicento metri diritti per Este.
Arriviamo così a Baone, antico feudo e castello degli Estensi, qui giriamo a destra per Valle San Giorgio, seguendo i saliscendi della strada osserviamo i ruderi dei vecchi impianti di estrazione di calce e le antiche fornaci; arrivati ad un incrocio in località Ponticello andiamo a sinistra per Valle San Giorgio e poi verso Cinto Euganeo, in paese ci troviamo fermi ad uno stop di fronte alla parrocchiale di Santa Maria Assunta.
In discesa sulla principale, dopo trecento metri si arriva ad uno stop: alla destra il Museo Geopaleontologico di Cava Bomba, Il percorso prosegue per la stradina secondaria di fronte, si oltrepassa il ponticello e si gira a destra per il tratto sterrato di via Argine Bisatto.
Percorrendo l'argine si noterà dall'altra parte del canale Villa Pasinetti e Villa Lando-Correr. Terminato lo sterrato continuiamo sull'argine fino allo Stop, giriamo a sinistra e seguiamo sempre la principale oltrepassando il centro di Lozzo Atestino, con l'interessante piazza e la chiesa dei Ss. Leone e Carpoforo del 1859. Dopo circa due chilometri si arriva ad un bivio dove si prende a destra per via Valbona.
Altri tre chilometri e si è in paese.Torniamo in prossimità di una chiesetta e giriamo per Lanzetta, dopo trecento metri si prende a destra per la via asfaltata che ci porta dopo quattrocento metri ancora sull'argine del Bisatto. Lo si segue verso sinistra e poco dopo andiamo a destra sul ponte che ci permette di seguire l'argine opposto, sempre verso sinistra. Restiamo sulla sommità dell'argine, che si fa sterrato e dopo 1 km, allo stop andiamo diritto per arrivare a Vò Vecchio, antico confine tra Padova e Vicenza ed importante scalo fluviale per la Serenissima.
Si prosegue sul percorso principale e dopo un chilometro, allo stop, andiamo a destra e subito dopo siamo in Vò. Qui giriamo a sinistra per Boccon-Castelnuovo, dopo altri trecento metri giriamo ancora a sinistra per via Ca' Morosini, allo Stop poco dopo andiamo a sinistra ed a quello subito successivo a destra, passiamo così a lato di Ca' Mariani con il bell'oratorio.
Arrivati di fronte alla chiesetta andiamo a sinistra per arrivare a Zovon, importante centro in epoca veneziana, per le cave di zovonite, usata per i palazzi di Venezia. Ci troviamo così ad un crocevia: si gira a sinistra per via Bagnara Bassa.
Si incontra Villa Paruta e poi la secentesca Ca' Lando. Arriviamo così allo stop dove andiamo a destra per Bastia, passiamo il paese di Carbonara e dopo 400 m giriamo a destra per Rovolon, ed arrivati ad uno stop andiamo diritti per Bastia. In paese continuiamo verso Padova, stiamo costeggiando il canalino Fossona, dopo circa 2.5 km. Giriamo a destra per Frassanelle, passando vicino a Villa Papifava e Villa de Lazara. Arriviamo così ad uno stop ed andiamo a destra verso Montemerlo.
Arriviamo in paese seguiamo la principale fino a quando, proprio di fronte alla cava di trachite euganea, giriamo a sinistra per Bresseo. Giungiamo così ad uno stop dove andiamo a sinistra e duecento metri dopo notiamo la Villa Cavalli-Luglio del '600. Non molto dopo giriamo a destra per Luvigliano, seguiamo la principale sino al paese e qui costeggiamo le mura inferiori della Villa Vescovi.
Incrociamo sulla sinistra una via per Tramonte che si percorre per alcune centinaia di metri: allo stop si prende a destra e poi subito a sinistra per Abano Terme. Percorriamo trecento metri e giriamo a destra per via Venda, arriviamo ad uno stop e andiamo diritti, continuando sulla strada che sarà sterrata per un tratto. Troviamo un nuovo stop e giriamo a destra, dopo quattrocento metri si incrontra la deviazione che riporta a Montegrotto.
In tutto settantasei chilometri.

I TEATRI DELLA NATURA
L' itinerario permette di scegliere fra percorsi in pianura con arrivo a Villa dei Vescovi, nel Comune di Luvigliano, oppure di cimentarsi in una discreta salita fino a Teolo.
Il primo tratto supera i centri di Montegrotto e Abano per raggiungere l'imbocco di una pista ciclabile che conduce a Monterosso, Superata Villa 'La Bembiana" Monzino ci si reimmette sulla "Strada dei Colli".
Qualche chilometro e si arriva alla frazione di Villa di Teolo, annunciata in lontananza dal campanile trecentesco. Se si decide di pedalare in pianura la meta è Luvigliano, dominato dalla cinquecentesca Villa dei Vescovi, progettata da Giovanni Maria Falconetto. La Villa si apre alla pianura in un digradare di giardini terrazzati e vigne.
Prima deviazione (la salita che conduce a Teolo)
Ai più audaci è consigliata la deviazione verso il Comune di Teolo. Una serie serrata di tornanti risale il versante del Colle e introduce al centro di Teolo, città natale di Tito Livio. Una visita al Palazzo del Podestà, del 1543, e alla duecentesca Chiesa di Santa Giustina e si può riprendere la discesa verso Villa di Teolo, questa volta godendo in tutto relax il magnifico panorama.
Seconda deviazione (verso Monteortone)
Proseguendo da Villa dei Vescovi verso Tramonte si raggiungono Villa delle Rose e Villa Talpo. La pedalata continua in pianura fino a Monteortone dove la prima sosta è dedicata al Santuario della Madonna della Salute, costruito nel 1428 in memoria del rinvenimento di un'icona miracolosa della Madonna. Interessante il complesso della chiesa e l'ex Convento agostiniano. Prima di iniziare il rientro si consiglia una breve deviazione al Convento di San Daniele, eretto nel 1076 dai frati Benedettini e ora affidato alle monache di Rijeka.

IN BICI SUI SENTIERI DELL'ARTE
Il percorso si snoda lungo i crinali dei Colli Euganei e permette di scoprire la complessità dell’ecosistema e l’affascinante conformazione geomorfologica di quest’area vulcanica.
Lasciati alle spalle i centri di Abano e Montegrotto Terme si segue la strada per Battaglia Terme fino ad arrivare al Castello del Catajo, fatto costruire nel 1570 da Pio Enea degli Obizzi.
L’aspetto austero del Castello del Catajo non è dovuto a ragioni funzionali di difesa, bensì al gusto militareggiante di Pio degli Obizzi che alla Villa Veneta preferì la suggestione di antiche fortificazioni. All’interno sono conservati affreschi di G. B. Zelotti. Magnifico il Parco con alberi secolari e boschi che si spingono nel cuore delle campagne circostanti.
Il percorso riprende verso Costa di Arquà, passando davanti all’elegante Villa Italia, un tempo quartiere generale di Vittorio Emanuele II, e alla cinquecentesca Villa Venier. Si attraversano poi antiche cave dismesse, faticosamente restituite alla vegetazione.
Proseguendo verso Lozzo Atestino ville e giardini si fanno protagonisti di scorci unici. Si inizia con Villa Pasinetti, Villa Lando-Corner e Villa Contarini-Venier. A Zovon si fiancheggia Villa Paruta (1630), ora casa di riposo per religiose, e più avanti la seicentesca Ca’ Lando. Il viaggio prosegue con Villa Papafava a Fossona, Villa De Lazara, i comuni di Montemerlo e Bresseo con Villa Lugli, quello di Luvigliano con Villa dei Vescovi, fino a raggiungere nuovamente i punti di partenza.

In collaborazione con Iat Abano Terme - Montegrotto www.abanomontegrotto.it
Per ricevere le guide "Itinerari in bicicletta e mountain bike nei Colli Euganei" contattare lo Iat Abano e Montegrotto Terme - telefono 049-8669055 - e-mail: info@abanomontegrotto.it

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