le pendici della valle dell'Adige attorno all'elegante città trentina
Non molti conoscono davvero Rovereto, la quarta città della regione Trentino Alto Adige (dopo Trento, Bolzano e Merano) e la seconda della provincia di Trento. E’ anche la prima città di una certa importanza che s’incontra quando, venendo da Verona, si percorre l’antica via per il passo del Brennero. A meno di trenta chilometri dal capoluogo provinciale, Rovereto può dirsi città della Pace, dei festival e dei musei. Una passeggiata per le sue vie stupisce, come stupiscono le opportunità ciclistiche regalate dai suoi dintorni.
LUNGO LA VIA CLAUDIA AUGUSTA
La pedalata più facile è quella che corre lungo le rive del fiume Adige, il secondo fiume più lungo d'Italia, e che è parte della lunga ciclabile che va dalle sorgenti fino alla città di Verona ed oltre. Si ricalca un'antica via di transito che metteva in collegamento il Danubio con il Po. Numerose anche le deviazioni per aprire l'orizzonte oltre il fondovalle atesino.
"Novanta chilometri di pista ciclabile collegano il Nord e il Sud del Trentino. Pedalando lungo il fiume Adige, da Trento raggiungerete Borghetto, a una manciata di chilometri da Verona.
Fate sosta a Besenello e Calliano per ammirare l’imponente complesso fortificato di Castel Beseno, che dall’alto domina la Vallagarina, e Castel Pietra, teatro di importanti battaglie. Ritornate poi verso Nomi dove, nei pressi del ponte sul fiume, potrete soffermarvi ad ammirare gli uccelli migratori che sostano nel biotopo del Taio.
A Rovereto, città della Pace, vi suggeriamo di fare tappa per visitare i musei cittadini, tra arte, storia e scienza. Al Mart e a Casa d’Arte Futurista Depero, regalatevi una passeggiata nell’arte contemporanea. Un percorso nella memoria, che dalle due guerre mondiali arriva fino ai giorni nostri, vi aspetta al Museo Storico Italiano della Guerra e alla Campana dei Caduti. Al Museo Civico, luogo di sperimentazione e innovazione costante, incontrerete i mille volti della scienza.
Da Rovereto, una deviazione di venti chilometri attraverso Mori e Loppio vi condurrà direttamente alle acque azzurre del Lago di Garda. Un’emozione da non perdere la vista panoramica che vi si spalancherà di fronte, una volta giunti a Nago.
Se invece siete diretti a Verona, fermatevi ad Ala, città di velluto, per poi sostare ad Avio, accogliente borgo trentino dominato dal castello del FAI con meravigliosi cicli di affreschi di scuola veronese, ancora perfettamente conservati.
Itinerario facile con un dislivello minimo, il tratto della ciclabile Adige che percorre la Vallagarina è ideale per tutti, grandi e piccini, in ogni stagione. Agli amanti della vacanza su due ruote, la primavera regala emozioni a tinte pastello. A settembre assisterete a scene di vendemmia nei vigneti del fondovalle e pedalerete nella terra del Marzemino, immersi nei colori dell’autunno".
tratto da www.visitrovereto.it
Altri dettagli.
Vallagarina in bicicletta: sei tappe lungo il percorso
Calliano e Besenello
All’imbocco della Vallagarina Calliano e Besenello (patria del Moscato Giallo), Castel Pietra, teatro di importanti battaglie, e l’imponente complesso fortificato di Castel Beseno, il più grande del Trentino, che dall’alto domina la valle.
Nomi
Famosa per i suoi presepi nelle contrade nel periodo natalizio e per i concerti di musica rock in estate, Nomi ha altre tre buone ragioni per una sosta: il Biotopo del Taio, paradiso per i bird-watcher in cerca di uccelli migratori, le cantine dove degustare le spumeggianti bollicine di montagna Trento DOC e i rossi autoctoni della zona, e il Bicigrill sulle sponde dell’Adige, il primo in Italia.
Rovereto
A Rovereto non mancano certo motivi di interesse: i musei della città, tra arte moderna e contemporanea (con il Mart, uno dei più importanti d’Italia, e la Casa d’Arte Futurista Depero), i percorsi della memoria (il Museo Storico Italiano della Guerra e la Campana dei Caduti) e scienza (la Fondazione Museo Civico, luogo di sperimentazione e innovazione costante). Oltre ad un elegante centro storico.
Mori e Loppio
Deviando per venti chilometri verso il Lago di Garda, sempre su percorso protetto, si può raggiungere Mori, sostare al Bicigrill di Loppio per assaggiare i prodotti del marchio “Qualità Trentino” e arrivare a Nago, meraviglioso punto panoramico sul lago.
Ala
A pochi chilometri a sud di Rovereto, Ala merita una sosta: è uno splendido borgo barocco famoso nel Settecento per la produzione dei velluti da seta. Qui si trova un centro storico tra i più belli del Trentino e il Museo del Pianoforte Antico, vigneti e cantine dove degustare ottimi vini locali.
Avio
Avio è legata a doppio filo al vicino castello del FAI con i suoi meravigliosi affreschi perfettamente conservati. Si trova nella frazione di Sabbionara e domina dall’alto ampi settori della valle dell’Adige. Si può degustare il rosso Enantio nelle cantine della valle e fare una sosta al Bicigrill Ruota Libera.
Per ottenere informazioni sul territorio si può passare dall’infopoint stagionale di Borgo Sacco, a Rovereto. Qui sono disponibili tutte le informazioni per il viaggio: mappe, materiali informativi, etc. Inoltre prenotando l’hotel presso l’infopoint si ha diritto immediatamente al 10% di sconto sul totale.
DEVIAZIONI DALLA CICLABILE DELL’ADIGE
Lungo la Ciclabile dell'Adige, provenendo da nord si attraversa il fiume di fronte all'abitato di Chizzola, dirigendosi verso Serravalle. Raggiunto il borgo sul lato opposto della SS12 una breve salita porta alla parte alta del paese nei pressi della Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano. Da qui per via Bronzetti la strada porta di nuovo in direzione Sud verso le campagne correndo in posizione sopraelevata rispetto al fondovalle, fino all'abitato di S. Margherita dove ridiscende leggermente per poi risalire e quindi oltrepassare il guado in secca sul greto del Rio S. Valentino. Ancora poco meno di mezzo chilometro e si giunge nel meraviglioso borgo barocco di Ala, città di velluto.
L'itinerario propone l'attraversamento del centro storico e quindi si porta verso il ponte di Pilcante lungo strade poco trafficate per ricongiungersi alla Ciclabile dell'Adige.
Percorso di dodici chilometri con un dislivello complessivo di 150 metri.
TRA I VIGNETI DEL MARZEMINO
Il percorso parte da Borgo Sacco e si snoda poi da Isera attraverso le campagne fino a raggiungere il Santuario di Montalbano, splendido balcone panoramico sopra l'abitato di Mori. Si passa, appunto, tra i vigneti del vino rosso decantato anche da Wolfgang Amadeus Mozart nel suo Don Giovanni.
Nei pressi dell'Info Point di Borgo Sacco, attraversare il ponte sull'Adige e quindi svoltare a destra risalendo verso nord per circa quattrocento metri fino all'incrocio con le indicazioni per il paese di Isera, raggiunto il quale, nella piazza prospicente alla Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, si dipartono vicolo Galvagni e poi via C. Cavalieri, che porta in breve all'attraversamento semaforico sulla SP45. Da qui si prosegue lungo via S. Zeno che si inoltra in breve nelle campagne. L'itinerario, in parte sterrato, attraversa la Tenuta Fojaneghe fino alla località Asmara e quindi per il centro della frazione di Ravazzone giunge sul tratto della SS240 che in breve porta al paese di Mori.
Qui si imbocca subito a destra via Roma e quindi, nei pressi del largo Villanuova, si sale a destra per via Montalbano. Il primo tratto piuttosto ripido dopo circa 250 metri lascia il posto a un successivo passaggio meno accentuato che in breve conduce al caratteristico Santuario di Montalbano.
Da qui si ridiscende a Mori e quindi per via Teatro, via Viesi e via Garibaldi si attraversa la SS240 nei pressi del semaforo per proseguire lungo via Terranera, SP90 fino alle indicazioni a sinistra per Chizzola - Pista Ciclabile.
In totale undici chilometri con 250 metri di dislivello.
DESTRA ADIGE
L'itinerario si snoda tra gli antichi borghi della Destra Adige attraverso le campagne rinomate per le uve del Merlot.
Provenendo da Nord l'itinerario attraversa i paesi di Nomi, Pomarolo, Piazzo, Villa Lagarina, Nogaredo, Brancolino, Marano e Isera fino all'Info Point di Borgo Sacco, percorrendo l'antica viabilità di collegamento sul fondovalle.
In tutto dieci chilometri, praticamente senza dislivello (un cumulato di 60 metri).
Dal Bicigrill di Nomi seguire le indicazioni per il centro dello stesso abitato, quindi percorrere la strada principale che lo attraversa. All'uscita del paese immettersi sulla rotatoria e quindi imboccare la seconda uscita (transito consentito alle biciclette) verso la frazione di Chiusole, oltrepassata la quale si svolta a destra verso Pomarolo.
Al bivio successivo tenere la sinistra (via del Ponte) per andare ad attraversare il paese. Proseguire quindi lungo la Via per Piazzo fino all'omonima frazione, raggiunta la quale per via 14 Agosto e poi per via Giardini si giunge a Villa Lagarina.
Da qui si prosegue verso Nogaredo e quindi Brancolino, dove, salendo lungo la via Salita del Dosso si arriva in piazza della Fontana per poi svoltare a destra ed imboccare via Strada Romana. Il percorso è ora contornato dai caratteristici muri che delimitano i vigneti fino alla frazione di Marano, raggiunta la quale si svolta a destra fino alla chiesetta di San Pancrazio per poi proseguire lungo via dei Tigli fino a Isera. Da Isera il percorso scende sulla SP 90 per imboccare la rotatoria che conduce al cavalcavia in direzione di Rovereto. Appena attraversata la frazione di Cornalè e superato il semaforo, al bivio successivo si svolta a destra seguendo le indicazioni per Borgo Sacco.
VIGNETI E CASTELLI
L'itinerario si scosta dalla Ciclabile dell'Adige all'altezza di Besenello per andare ad attraversare l'antico borgo fino al soprastante Castel Beseno e quindi ridiscendere attraverso le campagne rinomate per le uve del Moscato Giallo. Il percorso si ricollega poi alla Ciclabile del Garda nei pressi di Nomi.
Per chi giunge da Nord, nei pressi del ponte all'altezza di Besenello, si svolta a sinistra e quindi seguono le indicazioni che portano verso il centro dell'abitato. Oltrepassata la chiesa, lungo il viale principale (via Alcide Degasperi) si trovano le indicazioni per Castel Beseno. Una ripida ma breve salita porta alla base dello spettacolare maniero. Da lì si ridiscende verso verso l'antica contrada della Masera e poi attraverso le campagne fino all'intersezione con la SS 12 del Brennero, attraversata la quale si entra nel paese di Calliano per proseguire poi verso Nomi costeggiando il fiume Adige.
In totale 7.5 chilometri e 190 metri di dislivello.
PASSO SAN VALENTINO, da Avio
Salita lunga e difficile. Poco più di sedici chilometri per colmare milleduecento metri di dislivello, passando da fitti boschi di latifoglie e conifere, orride gole rocciose ed ampi pascoli verdeggianti.
Punto di partenza, Avio, ai piedi dello splendido castello di Sabbionara che molte volte si ammira solo di sfuggita percorrendo la vicina autostrada del Brennero. Dal centro di Avio si prende la strada provinciale per il monte Baldo.
La pendenza è sempre impegnativa, lascia rifiatare solo all'inizio, nel tratto finale e per poco meno di mezzo chilometro intorno al km 10, quando ci si porta ai piedi della diga di Pra della Stua. Inizialmente si sale nel bosco, aiutati da numerosi tornanti. La strada "molla" per qualche decina di metri nel passaggio sotto un impressionante parete rocciosa e riprende poi a farsi sentire fino al km 10. Un breve tratto pianeggiante, un po' di lieve discesa per portarsi ai piedi della diga. E si riprende a salire per gli ultimi 4.5 km: il panorama si apre e la strada corre ora tra verdi e silenziosi pascoli. Solo gli ultimi 3-400 metri spianano, giusto in tempo per uno scatto per l'arrivo
E' possibile proseguire oltre: in cinque chilometri si raggiunge il rifugio Graziani (1620 mslm) e si prosegue ancora verso la Bocca di Navene (in discesa). Ancora qualche chilometro di saliscendi e si giunge al bivio con la provinciale dei Dossioli (km 11.2 da San Valentino): da qui inizia una picchiata che in sei chilometri riporta alla diga di Pra della Stua e in altri undici ad Avio.
Nelle giornate limpide, straordinario panorama sul lago di Garda dalla Bocca di Navene!
L'altimetria del passo a cura di www.salite.ch
I DUE VERSANTI DEL SANTA BARBARA
Sono due salite toste entrambi i versanti del Santa Barbara, tra il lago di Garda e Mori, nel cuore del Trentino.
Sono strade poco trafficate sulle quali s'è scritta anche qualche importante pagina nella storia del Giro d'Italia.
La salita dal versante di Loppio, piccolo centro sulla statale tra Rovereto ed il lago di Garda, prevede nella prima parte la percorrenza della statale della val di Gresta, scrigno agricolo del Trentino meridionale.
Vi si accede scendendo tutta la strada di Brentonico, fino a Mori, e seguendo poi la direzione Lago di Garda.
Le pendenze, su questa ampia provinciale, non mollano quasi mai e regalano pochi attimi di respiro: salvo alcune centinaia di metri al 3% si pedala quasi sempre oltre il 6% arrivando anche all'8% (media chilometro su chilometro). Giunti a Ronzo Chienis, centro più importante della valle, la strada si impenna ed offre un chilometro a ben oltre il 14% ed un successivo chilometro oltre l'11% prima di tagliare il traguardo.
L'ascesa da Arco e Bolognano è più appartata e si snoda nei boschi, con una bella vista sul lago di Garda.
La salita procede con una bella serie di tornanti e misura quindici chilometri da Arco, colmando un dislivello di quasi 1100 metri.
Ad Arco si arriva con una lunga discesa da Brentonico fino a Mori e poi, lungo la ciclabile, fino a Torbole ed alla piana gardesana. Arco è sempre molto segnalato una volta giunti nei pressi del Lago.
Le pendenze sono modeste nei primi due chilometri fuori Arco mentre diventano più impegnative fino al km 11 mantenendosi sempre tra l'8.5% e l'11% (media chilometro su chilometro). Solo gli ultimi quattro chilometri offrono il terreno per un'andatura meno faticosa pur se mai facile: si sale sempre attorno al 6-7%. Percorso difficile, su strada.
Santa Barbara, da Loppio altimetria
Santa Barbara, da Arco altimetria
AL SAN VALENTINO, da Mori
Giro d'Italia 2013 18° tappa - 23 maggio MORI - POLSA (cronoscalata individuale) 19,4 km
Si è svolta su queste strade un'importante tappa del Giro del 2013, quello della vittoria di Vincenzo Nibali che costruì anche sulle montagne tra Mori e Brentonico il proprio successo.
La salita, da Mori (187 mslm), parte subito senza indugi e raggiunge Brentonico (695 mslm) in otto chilometri, offrendo pendenze mai banali. Solo nella località brentegana si gode di un attimo di respiro con una bella discesa di alcune centinaia di metri.
Appena fuori dal paese, tuttavia, si vive il momento più duro: le pendenze si impennano al 16% ed alcuni tornanti tra i prati aiutano a prendere quota. La sede stradale torna ad essere molto ampia e tale rimane fino a San Giacomo (km 14): proprio presso questa frazione si gode di un altro tratto di respiro, una discesa, prima delle nuove fatiche fino a villaggio e passo San Valentino, 1321 mslm (km 17).
Da qui si può scendere verso Avio e rientrare a Mori lungo la ciclabile dell'Adige o la provinciale della Destra Adige oppure proseguire ancora verso il rifugio Graziani, a circa 1617 metri di quota: la strada diviene più stretta, rimane sempre impegnativa alternando tratti rettilinei ad alcune serie di tornanti (km 22). Percorso difficile, su strada.
Mori - passo San Valentino - rifugio Graziani - altimetria -
Mori - Polsa - altimetria della tappa
VIA DELLA SCANUPPIA
E' più che altro una curiosità, perché la sua percorrenza è vietata alle bici, ma a due passi da Rovereto si trova la via della Scanuppia.
Più di sette chilometri di cemento con pendenza media 17% e pendenza massima del 45%, per un dislivello totale di milletrecento metri: si sale da Besenello a malga Palazzo dove la strada diviene una forestale chiusa al traffico di ogni tipo. Il mitico cartello del 45% di pendenza riguarda l'angolo interno di un tornante!
Il 25 aprile 2010 si è svolto lo “Scanuppia Day“, un raduno non competitivo riservato alle sole mountain-bike: con soli cinquanta partecipanti fu ritenuta un insuccesso e mai più riproposta.
PASSO DELLE FITTANZE DELLA SEGA DI ALA
Si tratta di un passo poco noto e che vivrà un momento di gloria grazie al Giro d'Italia 2021 che qui vedrà il traguardo della la tappa del 26 maggio, la numero 17.
Quattordici chilometri totali per 1240 metri di dislivello.
Si parte da Ala, e precisamente dalla frazione Sdruzzinà, e si risale il ripido versante della Vallagarina con numerosi tornanti e pendenza costante intorno al 10% per circa sette chilometri. Dopo 700 metri pianeggianti (dove si trova località Riondera) ci sono due chilometri dalle pendenze notevoli, intorno al 15% e infine un altro tratto di un chilometro oltre il 10% medio. Dopo i primi 10 chilometri, molto impegnativi e a livello delle più difficili salite europee, la strada si fa più dolce per i quattro chilometri finali, abbandonando le ripidi pendici della montagna, ed addentrandosi nei prati della Sega di Ala, ormai in territorio veronese, comune di Erbezzo.
I dettagli altimetrici grazie a www.salite.ch
Altre salite con le altimetrie offerte da www.salite.ch:
- passo Coe, verso Folgaria (via Guardia, Serrata)
- passo Coe (altra variante)
Il Trentino, e tutti i dintorni di Rovereto, a partire dal monte Baldo, la Vallarsa e l'Alpe Cimbra, su www.cicloweb.net:
- percorsi per mountain bike e bicicletta in Trentino,
- passeggiate ed escursioni in Trentino,
- guida a valli e luoghi del Trentino
R&B COLLE AMENO
Una base ideale per tutti gli itinerari sul Baldo, in val di Gresta, Vallarsa e Vallagarina, compresa la facile pista ciclabile lungo l'Adige è sicuramente il Colle Ameno!
Il palazzo d'epoca, che presenta notevoli e preziosi aspetti storici risalenti anche al Seicento, ha un ampio cortile interno protetto, cantine scavate nella roccia e una sala nobile al primo piano con stucchi e rivestimenti lavorati in legno, stufe a ole e un loggiato aperto con cotto originale del '700.
Il palazzo si trova ai piedi del Colle Ameno (o Dosso Alto) di Borgo Sacco, una piccola altura rocciosa situata lungo la riva sinistra del fiume Adige.
Oltre ad un un deposito custodito e videosorvegliato per le biciclette il R&B Colle Ameno offre un bar, wi-fi, un centro benessere con sauna, idromassaggio, sala relax, un cortile con gazebi, una grotta dove degustare birra artigianale, vini e grappa trentini, un giardino con piante tipiche vallagarine ed una stube con sala TV e relax.
http://www.colleamenobeb.it/
Colle Ameno
Room & Breakfast
Via Colle Ameno, 6 - Borgo Sacco - Rovereto
telefono 0464-480711 e-mail info@colleamenobeb.it
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