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Rifugio Vajolet (scorri la gallery!)
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Passo Pordoi
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Val di Fassa
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Passo Fedaia
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Marmolada da passo Fedaia
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Alcune immagini dei dintorni di Fuciade
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Praterie e Dolomiti: Fuciade!
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Pale di San Martino da Fuciade
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Ancora Fuciade!
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Passo Rolle
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La Maratona dles Dolomites lungo la salita a passo Sella
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Passo Pordoi
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Rifugio Re Alberto
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Catinaccio
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Gruppo Sella
Trentino

Val di Fassa

La val di Fassa è una verde vallata solcata dal torrente Avisio, lo stesso corso d'acqua che successivamente irrora campi e boschi della val di Fiemme e della val di Cembra.
Culturalmente autonoma, la val di Fassa non ha perso i suoi caratteri peculiari: il più evidente è l'utilizzo del ladino come lingua madre. L'insieme degli usi e costumi tradizionali è mantenuto vivo anche tramite leggi e regolamenti.
A livello naturalistico la val di Fassa è una delle più belle del Trentino e del mondo intero, stretta tra la Marmolada, il Sassolungo, il Sella ed il Catinaccio. Una vallata splendida dalla quale si dipartono piccole valli laterali altrettanto meravigliose e pronte per essere esplorate in mtb. Peccato per qualche pista ed impianto sciistico di troppo.
Pordoi, Sella, Fedaia, Costalunga ed il vicino Rolle sono invece obiettivi che entusiasmano gli amanti della bicicletta da corsa.
Per altri itinerari in mountain bike, www.fassa.com/IT/Attivita-e-sport-in-Val-di-Fassa--Mountain-bike/, www.valdifassa.it e http://tuttofassa.stepdev.org/bicicletta.htm (quest'ultimo anche per gli stradisti).

PISTA CICLABILE
Riportiamo da www.fassa.com 
"E’ l’itinerario più frequentato dai patiti della bici: la pista ciclabile delle Dolomiti attraversa le valli di Fassa e Fiemme, costeggiando il torrente Avisio, lungo un percorso di circa quarantotto chilometri con un dislivello totale di 650 m. Da Alba di Canazei si inforca la bicicletta in direzione sud, il paesaggio cambia a ritmo delle pedalate, si oltrepassano fitti boschi di larici ed abeti fino a Pozza dove la valle si allarga e magnifiche vedute catturano la vista. La discesa fino a Soraga va affrontata con calma, da un lato perché si incontrano numerose persone che passeggiano, dall’altro perché sarebbe un vero peccato non rallentare per ammirare l’architettura straordinaria delle Dolomiti, dalle mille forme frastagliate, che mutano colore con la luce tingendosi di rosso al tramonto. Superata Moena, lasciate alle spalle Sassolungo, Catinaccio e i Monzoni, si prosegue verso Predazzo ed infine Molina di Fiemme, dove termina la pista ciclabile. Una volta a destinazione è possibile rientrare alla località di partenza in bus (autobus di linea o con il servizio Bike Express Fassa Fiemme)." Itinerario facile, quasi interamente su asfalto.

PASSO VALLES
Una bella salita abbastanza eterogenea che porta verso il confine con il Veneto.
Da Predazzo, in val di Fiemme, si sale abbastanza comodamente fino a Paneveggio (abbastanza impegnativi soprattutto i primi cinque chilometri per salire a Bellamonte).
Dopo un lungo falsopiano si raggiunge in salita un bivio dove a destra si sale a passo Rolle, a sinistra si sale invece fino ai 2030 mslm del passo di Valles.
Quest'ultimo tratto risulta impegnativo dal momento che colma cinquecento metri di dislivello in sei chilometri, su pendenze talora ben oltre il 10%. Visibili gli imbocchi dei sentieri per cima Bocche e cima Juribrutto (in corrispondenza di malga Vallazza): mete interessanti per escursioni a piedi. A destra, invece, in località Pian dei Casoni si aprono le porte alla spettacolare val Venegia, percorribile in mountain bike.
La salita al passo è un itinerario completamente su strada, difficile.
L'altimetria del passo Valles, chilometro per chilometro su www.salite.ch, da Paneveggio. A Paneveggio si arriva lungo la strada del passo Rolle: altimetria sempre da www.salite.ch (bivio al km 14- ponte sul Travignolo)
La mappa Kompass riassume gli ultimi chilometri del percorso, dopo il bivio Valles/Rolle



PASSO SAN PELLEGRINO
Da Moena si percorre tutta la valle San Pellegrino, fino all'omonimo passo, lungo la SS346.
Il passo collega la val di Fassa all'Agordino e si trova ad un'altitudine di 1930 mslm.
Questo versante non è duro come quello che risale da Canale d'Agordo: minore la pendenza media, più leggeri i picchi massimi.
Dalle zone centrali di Moena si procede verso est lungo la strada, stretta inizialmente tra l'Alpe Lusia e la Punta Vallaccia, che non si abbandonerà fino alla meta: i chilometri sono 11.5 ed il dislivello è di 735 metri. Pendenze del 14% nel tratto centrale: difficile.
L'altimetria del passo San Pellegrino, chilometro per chilometro su www.salite.ch



PASSO COSTALUNGA
Salita di difficoltà media, su strada. Un buon tratto in falsopiano porta da Moena a Vigo di Fassa (5 km, 1300 mslm) dove incomincia la vera salita al passo Costalunga.
La strada è abbastanza vivace nel suo tratto iniziale. L'intero passo propone una pendenza media del 5%.
Il dato è però frutto di una aspra prima parte (fino al km 5.5 da Vigo) in cui si concentra tutta la salita e di una davvero agevole seconda metà in cui il dislivello superato è minimo.
In tutto poco meno di dieci chilometri e quattrocento metri di dislivello da Vigo.
L'altimetria del passo Costalunga, chilometro per chilometro su www.salite.ch



PASSO COSTALUNGA, in mtb
Da Moena (1164 mslm) si prende la stradina asfaltata che porta a malga Roncac, prima della quale il fondo si fa sterrato. Alla malga, km 1.6 1294 mslm, la strada forestale diventa più pedalabile ed attraversa un ponte sul Rio Costalunga ed uno sul Rio Peniola. Per giungere a questo secondo ponte si devia a destra ed oltrepassato il detto ponte si ritorna sul segnavia 519 che si segue fino a raggiungere l'ampia forestale che arriva a 200 metri dal passo. Qui ci si reimmette sulla statale.
Trascurando ora le varie possibilità escursionistiche (anche in mtb) che offre questa zona al cospetto del Catinaccio si incomincia a scendere. La statale si segue per quattro chilometri finchè, in prossimità di un'ampia curva, stacca il sentiero 520 (indicato su una pianta) Il 520 si abbandona al primo bivio per il 571 che riporta al 519, già percorso in salita, lungo il quale si scende a Moena.



PASSO ROLLE
Il versante che sale da Predazzo (1060 mslm), val di Fiemme, è senz'altro molto pedalabile tanto che la pendenza media chilometro per chilometro non supera mai il 7%. I mille metri di dislivello, infatti, sono superati in più di venti chilometri e la strada offre moltissime pause per recuperare le energie (soprattutto il lungo falsopiano tra Bellamonte e Paneveggio) o spingere rapporti duri per fare un buon tempo.
Da non sottovalutare il tratto finale che va dai 1500 metri di Paneveggio ai 1950 del valico in 6.5 km.
Attenzione dunque a dosare bene le forze per superare al meglio i primi sei chilometri (dislivello 300 metri, fino a Bellamonte) e gli ultimi sei (dislivello 400 metri).
L'altimetria del passo, chilometro per chilometro su www.salite.ch



PASSO FEDAIA
E' Canazei l'attacco di questa impegnativa salita al cospetto della regina delle Dolomiti, la Marmolada.
In realtà Canazei è base di tre salite molto amate dagli scalatori: passo Sella, passo Pordoi ed appunto passo Fedaia .
La salita a quest'ultimo passo si segnala per le pendenze mai proibitive: è sostanzialmente poco tortuosa ad eccezione del tratto centrale che propone una manciata di tornanti, dopo i quali bisogna oltrepassare due gallerie, comunque luminose.
Si scollina tra la Marmolada e il Sasso di Mezzodì dopo aver costeggiato il lago Fedaia.
In totale 11 km e 550 metri di dislivello.
Più severo è il versante veneto che sale attraverso Malga Ciapela con pendenze spesso molto erte (oltre il 15%). Suggestivo il passaggio attraverso i serrai di Sottoguda, che rappresenta una variante alla strada principale. Difficili entrambe le salite. I luoghi sono segnati dalla terribile tempesta Vaia, che ha infuriato nell'autunno del 2018.
L'altimetria del passo Fedaia, chilometro per chilometro su www.salite.ch. Dallo stesso sito, l'altimetria del versante veneto, da Caprile.



PASSO PORDOI
E' uno dei passi "mitici" delle Alpi, un valico molto celebrato e frequentato dagli appassionati di ogni livello.
Raggiunta Canazei si prosegue in direzione nord per quasi sei chilometri fino al bivio Sella/Pordoi: qui si gira a destra e si percorrono sette chilometri con parecchi tornanti - soprattutto nel tratto finale - e senza particolari pendenze. Al contrario sono unici ed incantevoli i panorami che aiutano a sopportare meglio la fatica. Il gruppo Sella incombe sulla strada percorsa, mentre in lontananza si apre la visuale sul Catinaccio e, a dominio del passo Sella, le celebri vette del Sassopiatto e del Sassolungo.
La strada incrocia e costeggia a tratti la pista da sci e copre i 570 metri di dislivello in 12 km.
Difficile, su strada.
L'altimetria del passo Pordoi, chilometro per chilometro su www.salite.ch. Dallo stesso sito, l'altimetria del versante veneto, da Arabba.



PASSO SELLA
E' a Canazei che la strada s'impenna in direzione dei passi Pordoi e Sella: dal paese fassano si sale lungo la SS242 verso nord al cospetto del gruppo Sella.
Dopo sei km un bivio propone una deviazione: a destra si va verso il passo Pordoi mentre a sinistra ci si dirige verso il passo Sella, il più impegnativo tra i due.
La strada è molto tortuosa sin dall'inizio e colma il dislivello di 750 metri in circa 11.5 km (da Canazei): tratti con pendenze intorno al 10% si incontrano in particolare nel finale. Un tratto pianeggiante - con addirittura una breve discesa - si trova poco dopo il bivio Sella/Pordoi. Al valico si scollina sotto le verticali pareti del Sella ma soprattutto al cospetto del Sassopiatto e del Sassolungo, che qui appaiono nella loro maestosità.
Le stesse vette dominano i verdi pendii che digradano verso la val Gardena mentre l'orizzonte è chiuso a nord dalle Odle e dal Puez.
L'altimetria del passo Sella, chilometro per chilometro su www.salite.ch. Dallo stesso sito, l'altimetria del versante gardenese, da Pian de Gralba.



La Maratona dles Dolomites è l'evento più importante per chi ama pedalare e si svolge, ogni anno dal 1987, proprio su queste strade, affrontando il passo Pordoi ed il passo Sella: il versante fassano del Pordoi si affronta in discesa, in salita quello del Sella. Altimetrie e planimetria della Maratona dles Dolomites!
- I tre percorsi su mappa
- Altimetria del Sella Ronda
- Altimetria del percorso medio
- Altimetria del percorso Maratona


PASSO DELLE CUNE - LUSIA
Questo itinerario ripercorre un tratto del percorso della Rampilonga, la celebre gara di mtb che nei primi anni Duemila accoglieva migliaia di biker da tutta Europa.
In particolare ne ricalca la prima, terribile, salita.
Il primo tratto si percorre sulla strada statale del San Pellegrino fino a svoltare per la forestale del passo Lusia: strada ripida e sterrata (famosa tra gli appassionati, non solo per la Rampilonga) la si segue giungendo alla stazione intermedia della telecabina del Lusia, quindi a malga Pozza e infine al passo delle Cune (11 km da Moena). Qui, a 2272 metri sul livello del mare, si gode di una vista unica sulle Pale di San Martino ed il Catinaccio.
Si può scendere per il percorso dell'andata oppure disegnare un itinerario circolare scendendo verso Bellamonte e Predazzo e rientrando poi a Moena lungo la ciclabile dell'Avisio, tra val di Fiemme e val di Fassa.



TORRI DEL VAJOLET
Itinerario breve e terribile, ma un panorama eccezionale: la strada, infatti, sale dominata dallo straordinario gruppo delle Torri del Vajolet fino al rifugio Gardeccia. Lungo la discesa, invece, i panorami si aprono sulla val di Fassa, la Marmolada e il Sass Pordoi.
Nel rispetto delle eventuali prescrizioni viabilistiche locali, chi ha la stoffa del grimpeur può salire fino al rifugio Preuss, a 2245 mslm, su un ostico sterrato fatto di sassi e graniglia.
La località di partenza ideale è la rotonda per Muncion e Gardeccia, un chilometro circa dopo l'abitato di Pera di Fassa (subito dopo un camping). Si parte così a 1350 metri di altitudine e quota 1950 mslm si raggiunge in soli sei chilometri. Attenzione però: la pendenza media è notevole (10%), ma per nulla costante in quanto la strada raggiunge picchi che si avvicinano al 20% ed attorno a Muncion si distendono alcuni tratti meno impegnativi che "annacquano" il dato medio sulle pendenze.
L'itinerario, sterrato fino a pochi mesi fa, è stato asfaltato per ospitare una delle tappe del Giro d'Italia 2011.
L'altimetria della salita, chilometro per chilometro su www.salite.ch



RAMPILONGA
Percorso della celebre gara organizzata per tanti anni sui monti di Moena e della val di Fassa.
Il primo strappo è la salita, durissima, che porta al passo delle Cune, 2272 mslm km 8.9 dove si giunge su sterrato.
Si scende sulla pista da sci fino al rifugio Lusia e poi, a sinistra, al Rezila (km 12, 1760 mslm) dove si fa una secca inversione ad U sulla destra per salire su leggere pendenze a malga Covere (km 15, 1880 mslm) dove parte una seconda discesa che arriva al fondovalle della valle San Pellegrino.
Ci si trova a valle del Ponte dei Ronchi (km 19.7, 1420 mslm) quando si interseca la statale del passo. Si attraversa tale ponte oltre il quale si procede a sinistra fino ad un albergo che si supera proseguendo su asfalto sino alla frazione Someda (km 21, 1280 mslm).
Si supera la chiesetta, si gira a destra e si imbocca il viottolo, presto sterrato, che conduce a Soraga alta.
All'incrocio con la strada principale si gira a sinistra e subito dopo a destra seguendo via Garghele fino alla fine quando tra due case si imbocca un sentiero che porta dietro un hotel oltre il quale si pedala lungo la ciclabile sino al ponte sul torrente Avisio, lo si attraversa e si rientra a Soraga. In paese si attraversa la statale 48 e si prende immediatamente via Barbide fino ad una chiesetta. Si oltrepassa il ponte sul torrente Barbide e si prosegue in salita fino ad un sentiero (Palua-Soraga) che si segue ancora in salita sino ad una sbarra oltre la quale, a sinistra, si fa ritorno a Soraga.
A Soraga, una comoda sterrata porta alle porte di Moena. Nel paese ci si dirige verso malga Roncac lungo il segnavia 519: raggiunta la malga, la salita si addolcisce e si giunge ad un bivio (km 32.2, 1430 mslm)  in cui si prende a sinistra ed in discesa verso malga Panna (km 33.5, 1360 mslm).
Mancano ormai meno di otto chilometri ma due strappi impegnativi rendono faticose le ultime pedalate: dalla Panna si continua su sterrato fino alla Peniola da dove si diparte un sentiero, poco prima della chiesa, che sale nel bosco. All'incrocio con la traccia 519 si gira a sinistra e si sale, prima ripidamente poi meno, fino ad una piazzolla (km 37, 1610 mslm) dove incomincia la discesa (1.5 km su sentiero) che riporta a Moena.


VALLE SAN NICOLO'
La valle di San Nicolò si insinua nel cuore dei monti che culminano con gli oltre tremilatrecento metri della Marmolada. A dominare la scena è sempre il profilo piramidale del Col Ombert, inconfondibile.
Questa valle risale da Pozza di Fassa fino ad un gruppo di malghe all'ombra del Sasso di Rocca e il Sass da Lastei. Pendenze molto impegnative (anche 17%) intorno al quinto chilometro.
Variante: giunti a malga Crocifisso si può svoltare a destra e salire fino al rifugio al Monzoni, su pendenze ancor più impegnative, da bici in spalla! Salita difficile, asfalto dissestato e sterrato.



COSTABERGOUSA
Itinerario di difficoltà medioalta, per mountain bike.
Da Soraga si prende il sentiero 620 in direzione Tamion: presto le pendenze divenngono impossibili e bisogna spingere un po' la bici. In meno di due chilometri si sale dai 1200 mslm del paese ai 1538 mslm di località Tamion dove si incontrano anche due fontanelle dove ricaricare le borracce.
La salita continua: oltre l'abitato a sinistra si continua sul sentiero 620 ora più comodo.
Nei pressi di una radura e di un deposito legname si prende il sentiero 520 che si abbandona presto per il 571 che in leggera discesa incrocia il 519 (km 9, 1590 mslm): si gira a sinistra e si scende sino al ponticello sul Rio Penola. Lo si oltrepassa e, dopo aver superato il materiale franoso che obbliga a scendere dalla bici, ci si rimette a pedalare su una discesa moderata che si fa più ripida dopo il bivio per malga Penna e sino al Rio Costalunga. Superatolo si gira a destra e si raggiunge malga Roncac, ormai l'altitudine è prossima a quella del fondovalle e solo tre chilometri separano dal rientro a Soraga (km 16).



ATTORNO A PASSO SAN PELLEGRINO
Dal passo San Pellegrino (1918 mslm) in direzione di Falcade si incontra sulla sinistra una deviazione che conduce prima su asfalto poi su sterrato ad un albergo ed al rifugio Fuciade (km 3.5, 1972 mslm): la salita è dolce con lievi cambi di pendenza.
Tornati indietro, dopo aver pedalato per soli trecento metri si imbocca in discesa sulla sinistra una piccola strada che in meno di un chilometro riporta su asfalto.
Sempre in discesa, in prossimità del rifugio Flora Alpina, si prende a destra (asfalto) fino a giungere a malga Boer (km 5.5, 1800 mslm) ed a località Zingari (1750 mslm, km 6.3) da cui si torna al passo lungo la strada statale (2.5 km di salita).
Per mountain bike, media difficoltà.



La val di Fassa nelle pagine di www.cicloweb.net
- trekking e passeggiate in val di Fassa,
- guida alla val di Fassa
E per quando c'è la neve, da www.ciaspole.net:
- ciaspolata in val Duron,
- ciaspolata al rifugio Roda di Vael,
- ciaspolata in val San Nicolò,
- ciaspolata in val Monzoni,
- ciaspolata al rifugio Fuciade ed alla Forca Rossa,
- ciaspolata in val di Vajolet



La cartografia è fornita da Kompass
Carta K75 Gruppo Sella
Carta K76 Pale di San Martino
www.kompass-italia.com

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