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100 km dei Forti
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100 km dei Forti
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100 km dei Forti
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100 km dei Forti
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100 km dei Forti (ph Paolo Codeluppi)
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100 km dei Forti, in griglia
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100 km dei Forti
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Sulla strada per il passo Vezzena
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Sulla strada per il passo Vezzena
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Sulla strada per il passo Vezzena
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Panorami sugli altipiani
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Mtb sugli altipiani
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Mtb sugli altipiani
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Mtb sugli altipiani
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La strada del Menador
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Relax al lago
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Sul percorso attraverso il monte Rust
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Sul percorso attraverso il monte Rust
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Sul percorso attraverso il monte Rust (foto di Marco Gober)
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Sulla strada per il passo Vezzena
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Sulla strada per il passo Vezzena
Trentino

Altopiani Trentini - Alpe Cimbra

L'area dell'Alpe Cimbra, ovvero gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, è un ottimo ambiente per la mountain bike: un territorio verdeggiante fatto di foreste, terrazzamenti e versanti più scoscesi. Gli altipiani, data anche l'alta variabilità morfologica del terreno, offrono percorsi molto diversi e dai più vari gradi di difficoltà. E' presente anche una fitta rete di collegamenti ex-militari e tracciati forestali.
Con una segnaletica apposita il famoso itinerario 100 km dei Forti si sviluppa prevalentemente su sentieri e sterrati e contempla anche tre anelli più brevi.
Con la collaborazione di www.alpecimbrabike.it vediamo qualche percorso.


BICI DA CORSA: STRADA DEL MENADOR
Lungo percorso che dall'altopiano porta giù nell'Alta Valsugana, per poi tornare in quota percorrendo la storica Strada del Menador, nota agli storici come Kaiserjaegerweg (guerra 1914-1918). Si sviluppa a seguire sull'altopiano di Luserna, la patria dei Cimbri, prosegue sul alltopiano di Lavarone e rientra a Folgaria superando il valico del Sommo.
Difficoltà: Impegnativo
Durata: sette ore
Lunghezza: 61,6 Km
Altitudine massima: 1551 mslm
Dislivello in salita: 2004 m
Percorso ad Anello
Scarica la scheda del percorso cliccando qui oppure visita http://www.alpecimbrabike.it/it/itinerari-bici-da-corsa/folgaria-caldonazzo-kaiserjaegerweg-passo-vezzena-luserna-lavarone-folgaria-detail


MTB: 100 KM DEI FORTI
La 100 Km dei Forti è in primo luogo una competizione mtb, una prova d’alto agonismo, cento chilometri di salite e discese per strade forestali e sentieri tra i sette forti della Grande Guerra con oltre 3000 metri di dislivello. Ma è anche un percorso permanente ad anello da fare da maggio a ottobre. Certo, è pane per chi ha le gambe adatte ad affrontare un itinerario che è tra i più impegnativi – ma anche tra i più belli – del Trentino. Si tratta di chilometri e chilometri di emozioni, tra ampi panorami, scalate e repentine discese. Filo conduttore le Sentinelle dell’Imperatore – i 7 grandi forti della Prima Guerra Mondiale- che come guardiani attenti vigilano sul passaggio dei bikers. Ma se non siamo degli agonisti e amiamo i tour, anche con la e-bike,  la 100 km può essere suddivisa in due o tre tappe,  prendendosi il tempo necessario per scoprire gli angoli più selvaggi e nascosti dell’Alpe e fermandosi a dormire nei bike chalet in quota nei bike hotel: non preoccupatevi per il trasporto bagagli…ci pensano loro!
Difficoltà: molto impegnativo
Durata: 8 ore
Lunghezza: 104,6 km
Altitudine massima: 1666 mslm
Dislivello in salita: 3153 metri
Lunghezza per E-Bike: Lungo - necessità di ricarica
Scarica la scheda del percorso cliccando qui oppure visita http://www.alpecimbrabike.it/it/itinerari-mountain-bike/100-km-dei-forti-detail


MTB: CARBONARE - RUST - LAGO DI LAVARONE
Nei tempi andati il paese di Carbonare era indicato col termine di «Kankohligen», che significa «ai carbonai», cioè il luogo abitato dai boscaioli che producevano carbone di legna. È storia del passato. Da Carbonare partiamo per risalire il boscoso versante del monte Rust, avendo come meta la cima dell’altura. Lassù ci aspetta l’«Osservatorio», una struttura in muratura, priva di tetto, nelle cui pareti sono stati ricavati dei fori. Si tratta di un edificio della Grande Guerra. Nei fori stavano infissi dei proiettori elettrici che permettevano lo scambio di segnali ottici tra i forti e le stazioni di comando. Guardiamoci dentro. Non ci sono più i forti nel mirino ma il verde degli abeti, che si sono presi la scena! Riprendiamo ora la mtb e scendiamo dall’altura, usciti dal bosco ci aspetta una sorpresa… il bellissimo lago di Lavarone! Che ne dite di un tuffo in questo lago Bandiera Blu e Bike Friendly? Ai lidi vi aspetta un kit con asciugamano e vi potrete rilassare per poi ripartire carichi di energia
Difficoltà: Medio
Durata: 45 min
Lunghezza: 9,1 km
Altitudine massima: 1255 mslm
Dislivello in salita: 342 metri
Lunghezza per E-Bike: breve
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MTB: ZIMBARLANT TOUR
«Zimbarlant», il paese dei Cimbri. Basta questo a dirci che siamo a Luserna/Lusérn, dove il cuore dei Cimbri batte più forte! Godiamoci questa bella vacanza in bici, avventuriamoci per questo tour che in leggera e media discesa ci porta nei pressi del sentiero dei Giganti! Dopo di che, per fitti boschi, raggiungiamo il passo Vezzena. Spazi aperti, pascoli. Il Bar-Hotel Vezzena e Malga Millegrobbe ci permettono una sosta di ristoro, dopo di che riprendiamo la mtb e saliamo sul dosso del Basson. Per veloce e rapida strada panoramica rientriamo infine a Luserna. Siamo nel Zimbarlant!
Difficoltà: impegnativo
Durata: 1,40 ore
Lunghezza: 21,4 km
Altitudine massima: 1473 mslm
Dislivello in salita: 567 metri
Lunghezza per E-Bike: media
Scarica la scheda del percorso cliccando qui oppure visita  http://www.alpecimbrabike.it/it/itinerari-mountain-bike/zimbarlant-tour-detail


MTB: PERCORSO DEL PRINZEP
Difficoltà media, per mtb. La partenza avviene dal paese cimbro Luserna (1333 mslm), passando per piazza Marconi, piazza Battisti si segue la strada comunale che in leggera salita conduce verso est, abbandonando il centro abitato. Giunti sul dosso Oberlaiten si abbandona l'asfalto per portarsi sulla forestale di malga Campo. In leggero saliscendi si oltrepassa una deviazione a sinistra per la malga soprastante ed in leggera salita si percorre un ampio versante prativo. Si entra in un'area boschiva, si supera una griglia per le mucche e si sale una specie di dosso. La strada incomincia a scendere una lunga discesa lungo il versante destro della Val Torra che con un dislivello di 135 metri porta a toccare il Rio Valmorta ed a superare il bel ponticello, Ponte Rotto/Rosato, che lo attraversa (km 5,8 metri 1315).
Terminata la discesa si sale in direzione del passo Vezzena, lungo il versante sinistro della Val Torra.
Si esce in un bell'ambiente pascolivo. Superati gli edifici rurali di malga Bisele di Sotto ed ignorata una forestale sulla sinistra si prosegue verso Malga Busa Biseletto. Si attraversa un breve tratto su fondo lastricato ed in cima alla salita si giunge al bivio per malga Costesin (8.3 km - 1430 mslm).
Si svolta a sinistra e si prosegue su un tratto pianeggiante. In alto si scorge malga Bosson di Sopra e presto si sbuca su una strada asfaltata (km 9, 1460 mslm).
Si svolta a destra e si scende in comoda discesa sino a Passo Vezzena (km 10.3, 1410 mslm). Al passo si svolta a sinistra lungo la statale 349 per poi immettersi sulla strada che stacca a destra in direzione del Verle. Si percorre la leggera salita sino al bivio per la fortezza (1400 mslm, km 11). Si svolta a sinistra e si prende a scendere la strada sterrata per malga Palù. Si supera la malga e, aggirato il versante, si entra nel manto forestale. Al bivio successivo si svolta a destra e, su un tratto pianeggiante, si taglia la montagna sino ad una radura.
La strada scende passando accanto alla Casa Guardaboschi (13.7 km - 1370 mslm), si svolta a sinistra e dopo una modesta salita si riprende a scendere lungo un'ampia sterrata. Si continua sino a sbucare nella conca prativa di Monterovere in prossimità di un ponticello e di alcune villette turistiche. Si attraversa il Rio Bianco e dopo il ponte si svolta a destra seguendo la strada che prende a salire il versante. Velocemente si raggiunge il manto asfaltato della statale 349 della Val d'Assa. Si volta a destra e poi nuovamente a destra immettendosi sulla SP 133 di Monterovere. Si sale sino a Spiazzo Alto, dove la strada incomincia a scendere lungo il ripido versante. Si svolta a sinistra seguendo la forestale che si immerge nel versante boscoso. Si sale progressivamente fino a sbucare sulla comoda forestale per Slaghenaufi (18 km , 1335 mslm). Ci si immette svoltando a sinistra e si prende a salire per qualche decina di metri prima di incominciare a scendere verso la statale 349, che si incrocia nella zona del bivio per malga Laghetto (km 20,6 - metri 1220). Al bivio si svolta a destra e lungo la strada asfaltata si giunge ad un'ampia depressione prativa dove ha sede una pozza alpina, un importante biotopo (vi fioriscono le ninfee).
Sulla sinistra, in prossimità della casara della malga, si stacca un sentierino che in circa 300 metri porta ad un autentico monumento naturale, l'Avez del Prinzep, un abete bianco, il più grande d'Europa, che vanta due secoli di vita. Si riprende la forestale che porta a Masetti (24 km , 1160 mslm). Si segue la forestale che porta verso Luserna dove si arriva, dopo qualche salita, al km 26.7. Difficoltà medio alta. Per mountain bike.



MTB: FORTE DI CIMA VEZZENA
Dalla piazza di Luserna (1333 mslm) si prende l'ampia strada di collegamento con il passo Vezzena.
Si lascia il paese in leggera salita superando il dosso prativo che lo delimita ad ovest. Percorso circa un chilometro si segue una forestale (1380 mslm - Frattele) che stacca sulla sinistra e si inoltra nel fitto bosco del Tannwald (bosco di abeti). Si attraversa il versante boscoso fino ad un incrocio. Si volta a sinistra e si scende verso malga Laghetto. Si incrociano le omonime pista e seggiovia e quindi la provinciale Monterovere Luserna. La si attraversa e si riprende qualche metro oltre la forestale che scende verso una depressione naturale.
Si sbuca sulla comunale asfaltata che porta a frazione Masetti. Ci si immette svoltando a destra e, su tratto pianeggiante, si passa davanti ad un complesso residenziale (km 6.1 - 1195 mslm). Poco distante, nei pressi di una malga, stacca un sentierino che porta all'Avez del Prinzep, l'abete bianco più grande d'Europa .
Si torna indietro e, a ritroso, si riprende la strada forestale fino alla provinciale Monterovere-Luserna. Raggiuntale si svolta a sinistra su fondo asfaltato. Si giunge a Monterovere (8.3 km - 1248 mslm) e si passa davanti all'albergo per poi immettersi sulla SS349 della Val d'Assa che sale verso passo Vezzena. Percorso un breve tratto pianeggiante si giunge alla deviazione per il Menador dove si volta a destra (indicazioni Sentiero della Pace - e5) immettendosi sulla forestale della Seghetta. Si scende in una depressione valliva, si evitano verie deviazioni e si oltrepassa un ponticello di legno.
Appena oltre, si trova un bivio dove si seguono le indicazioni per Passo Vezzena.. La salita è lunga e divertente. Al km 10.5 (metri 1390) si incontra lo Spiazzo della Volpe: si prosegue oltre su un buon fondo sterrato e si giunge ad un bivio. E' il momento di abbandonare il sentiero E5 per prendere la forestale di sinistra, in buona salita.
La salita dopo qualche tornante lascia il passo ad una serie di cambi di pendenza sino ad un bivio dove voltare a sinistra e riprendere a salire in direzione della conca prativa di Busa Verle, sulla strada asfaltata che porta a Malga Marcai.
(possibile e consigliata una deviazione al Forte di Busa Verle)
Su asfalto si sale il versante sud di Pizzo Vezzena: dopo una bella pedalata si raggiunge uno stretto tornante in salita dove si volta a sinistra verso Cima Vezzena. Il fondo è ora accidentato e la salita impegnativa, attenzione al finale quando si costeggia un precipizio.
Si torna indietro e ci si reimmette sulla strada asfaltata di Marcai di Sopra. Si riprende a pedalare in salita svoltando a sinistra. Dopo un breve tratto si arriva sulla sommità dell'altura della malga (km 18.6 1655 mslm).
Si prosegue, si supera un cippo militare e la strada prosegue pianeggiante per un lungo tratto. All'incirca al chilometri ventidue si devia per Malga Camperolo e la strada si fa sterrata. Il fondo sassoso ed in leggera salita aggira il Dosso Spigolo dei Fondi e porta in discesa alla deviazione per Malga di Porta Manazzo (km 24.5, 1777 mslm).
Si scende nell'ampia conca prativa di Val Formica e si prende a scendere lungo gli otto chilometri di discesa che conducono in Val d'Assa (dislivello 607 metri). Raggiunta la statale 349 (32.3 km - metri 1170) si svolta a sinistra raggiungendo il Ghertele. La valle è stretta ed i versanti boscosi. Giunti al Ghertele si volta a destra attraversando un ponte e ci si prepara ad una dura salita: una serie di tornanti scala il Verena, fino a malga Mandrielle (1597 mslm, km 41).
Si sbuca su un dosso prativo, la malga sta di sotto sulla destra. Si scende verso la casara e si incontra un nuovo crocicchio: si svolta a destra e si prende a seguire in leggera salita la sterrata che si allontana verso ovest. Si supera un dosso poi la strada prende a scendere e presto si fa asfaltata. Si continua a scendere per qualche tornante finchè poi la strada si fa nuovamente sterrata all'imbocco dell'ampia vallata prativa di malga e rifugio Camporosà (1440 mslm, km 44.3).
Dinnanzi si trova un bivio: si prosegue a destra e, superata una piccola area prativa ed una breve salita su fondo accidentato si raggiunge malga Costesin. Si pedala oltre ed in leggera discesa si arriva alla testata dell'ampia valle pascoliva di Busa Biseletto: al bivio (km 47.5, 1430 mslm) si gira a sinistra e si prende a scendere la valle. Si supera su fondo ghiaioso malga Bisele di sopra e successivamente si oltrepassa anche Bisele di sotto scendendo rapidamente sino a Ponte Rotto/Rosato (km 50.1, 1315 mslm).
Si inizia una salita su buon fondo sterrato che riporta a Luserna, dove si rientra al cinquantacinquesimo chilometro.
Difficoltà medio alta. Per mountain bike.



MTB: MONTE FINONCHIO
La salita al monte Finonchio ed all'omonimo rifugio nelle parole di https://www.alpecimbrabike.it/
Non è una scalata particolarmente impegnativa, però non è da sottovalutare, ci vogliono buone gambe! Arrivati in cima la fatica è compensata dall'ampiezza dei panorami, dalla bellezza del luogo. E non può mancare una sosta al rifugio!
Il rifugio della SAT sta là, in alto, in cima alla montagna. Da lassù lo sguardo si perde all’orizzonte, tra le cime, dal massiccio del Pasubio alle Dolomiti di Brenta, poi ancora più in là, oltre i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella, oltre i monti che si affacciano sul lago di Garda, che spettacolo! Ci arriviamo con una scalata di medio impegno, per comoda strada sterrata. Ora qui si respira la pace, la gobba prativa del monte ci regala ampi spazi, l’aria frizzante che spira dalle valli, rinfrescata dalle nevi in quota. Ma non possiamo andarcene senza aver fatto una sosta al rifugio. Una fetta di torta alla ricotta, uno strudel, i frutti di bosco con la panna… vi dicono niente? Sono i sapori prelibati del Trentino!
Dalla piazza di Serrada seguiamo, sulla destra, le indicazioni per il monte Finonchio e il Rifugio F.lli Filzi. Il percorso, su comoda strada sterrata, si avvia morbidamente e si fa via via sempre più impegnativo fino a portarci alla sommità dell'altura. Si rientra per la stessa strada.
In totale solo 4.4 km ma con 350 metri di dislivello!
Ulteriori dettagli, cliccando qui: Alpe Cimbra Bike!



ALLA SCOPERTA DEGLI ALTIPIANI
Percorso lungo e panoramico, un itinerario storico-culturale che attraversa le più profonde testimonianze della Grande Guerra, combattuta anche sull'Altopiano. Tecnicamente l'itinerario è impegnativo.
Partendo da Lavarone Chiesa ci si dirige verso ovest lungo la statale 349 che si percorre per quattrocento metri.. Giunti in prossimità dell'albergo monte Rust si sivolta a sinistra immettendosi sulla sterrata (indicazioni Sat, Sentiero della Pace) che sale verso il Monte Rust.
L'avvio è dolce ma nel prosieguo si fa più impegnativo. Si pedala su un fondo solido, a tratti sassoso, e su modesti affioramenti di bancate di roccia. Seguendo la strada principale e attraversando in due punti la pista di discesa Prombis si taglia il boscoso versante dell'altura giungendo ad un rilievo roccioso alla cui base si aprono due caverne (rifugi del presidio). Si aggira il rilievo e si sale all'osservatorio (km 2.2 - 1283 mslm). Al suo interno si notano grossi fori che ospitavano i riflettori segnaletici puntati sui forti degli altipiani e sulle postazioni strategiche di settore. L'osservatorio, collegato al comando di Virti, fungeva da collegamento ottico.
Si scende dal rilievo e, in prossimità delle caverne, ci si immette di lato lungo la pista Prombis. La si percorre sino in fondo, nel punto in cui incrocia la strada di risalita. Si svolta dunque a sinistra lungo un sentiero che scende nel bosco (indicazioni per Carbonare).
Si sbuca su un'altra pista ed in discreta discesa si arriva a località Elbele. Ci si immette in questo punto sulla statale 349 in prossimità di un ristorante (km 3,6 - 1085 mslm). Si svolta a destra, seguendo la statale sino a Virti, paesino che si attraversa seguendo una stradina che passa sotto un bel portico. Si sbuca in una conca prativa e ci si immette in una valle piuttosto stretta lungo la quale si prosegue ignorando le varie deviazioni.
Ad un certo punto sulla destra stacca un sentiero ripido che taglia il bosco e che in breve porta sino all'accesso della profonda forra naturale che ospita l'ex-comando austro-ungarico (km 5 - 1115 mslm). Lasciata la forra si segue la comoda carrareccia che sale alla destra (Sentiero della Pace).
In breve si raggiunge la statale 349, ai confini con il comune di Folgaria. Si svolta a sinistra, si supera una curva e si svolta poi a destra lungo un'altra, breve stradina boschiva. Sbucati in salita ancora sulla statale si supera il tornante e si prende la strada "del Tomazol", forestale che si stacca sul lato sinistro (km 5.7 - 1165 mslm).
La si percorre in gradevole ambiente prativo per circa duecento metri quando giunti ad un crocicchio ed ad una stanga forestale si svolta a destra immettendoci lungo un sentiero (indicazione Sentiero della Pace) che sale il dosso dietro al quale si trova il borgo di Lanzino.
Si giunge ad un nuovo crocicchio e si prosegue diritto lungo il sentiero della Pace, si passa a monte di alcune residenze e si sbuca sulla comunale di Stengheli.
Saliti al centro abitato (km 6.8) si seguono le indicazioni per il cimitero militare di Slaghenaufi. Si prende a salire un versante boscato, si giunge ad una deviazione dove si segue a destra il segnavia del Sentiero della Pace e, superato un dosso, si scende in una valletta.
In vista i tetti della frazione di Bertoldi, si pedala sino ad un incrocio continuando a percorrere il Sentiero della Pace. Si taglia in leggera salita il versante boscato e si pedala in saliscendi su un fondo sassoso e roccioso fino a sbucare davanti ad un edificio diroccato. E' la "casara" (1285 mslm km 8.5).
Ci si passa davanti e si abbandona il Sentiero della Pace. Si svolta infatti a destra pedalando a margine di un ex-pascolo in via di forestazione. Dopo un breve tratto pianeggiante si riprende a salire sbucando su un'ampia strada sterrata. La si percorre per duecento metri e ci si immette su un ripido sentiero che si stacca sulla destra e che porta su un dosso prativo (ancora segnaletica del Sentiero della Pace) dove sorge il cimitero austroungarico di Slaghenaufi. (km 9.8 metri 1275)
Si gira a destra pedalando sui prati, il cimitero è vicinissimo, su un dosso che domina la frazione omonima.
Si riprende il percorso rifacendo il tratto prativo che separa dalla forestale. Ci si immette sulla larga strada in terra battuta e, superata una curva in salita, si giunge ad un crocicchio. Si prosegue diritto e si viaggia in direzione Monte Tablat-Monterovere. Dopo un falsopiano si prende a scendere per un bel tratto, leggera salita e poi, in prossimità di una curva dove la strada riprenderebbe a scendere, si volta a destra immettendosi in un viottolo che si addentra nel bosco.
Si taglia parte del versante che degrada verso il Rio Torto (loc. Antal). Il sentiero diventa presto una carrareccia fino al punto in cui incrocia la statale 349 che scende verso Monterovere. Ci si immette girando a destra e si percorre in leggera salita fino a Passo Cost. Arrivati al passo (1290 mslm, km 13.7) si svolta a sinistra lungo una sterrata che taglia il bosco (segnaletica Sentiero della Pace) e scende nella boscaglia.
Ci si immerge in un gradevole versante boscato scendendo verso forte Belvedere. Si giunge nella radura detta dei camini e si continua a scendere sino a Forte Belvedere. Attenzione ad un sentiero che ad un certo punto stacca sulla sinistra della carrareccia e conduce ad un piazzale della fortezza (piazzale orientale, 1160 mslm km 15.8).
Lasciato il forte, che a dire il vero merita una attenta sosta, si pedala lungo la strada di accesso che taglia Dosso Gschwent (toponimo cimbro) e nel punto in cui si immerge nel bosco la si abbandona scendendo lungo la carrareccia che si presenta sulla sinistra.
Rapidamente si giunge ad Oseli (km 16.5 - 1110 mslm), si attraversa la frazione e ci si dirige verso l'altra frazione, Masi di Sotto. Si attraversa il borgo, si imbocca a destra una sterrata che sul limitare dell'abitato sale il versante in direzione di frazione Rocchetti. Si supera un profondo avallamento e si percorre la strada comunale. Giunti alla frazione (19.1 km - 1125 mslm) si svolta a sinistra e percorsi pochi metri si segue un'altra sterrata che si stacca sulla destra entrando in una valletta prativa. Si tagliano i pascoli, si raggiunge località Casa Tobia, si attraversa la statale per Longhi e, passando di fianco all'officina Lunelli, si scende in una profonda depressione prativa. La si risale fino a sbucare in buona salita sulla statale, ad est di Chiesa. Mancano poche pedalate per rientrare al punto di partenza, km 21. (dislivello 428 metri, km 21).
Difficoltà medio alta. Per mountain bike.



LUSERNA
Dal parcheggio attiguo a piazza Marconi (1333 mslm) questo itinerario taglia l'abitato di Luserna e punta verso Est in progressiva salita verso Forte Lusern (km 3.3, 1515 mslm).
Si scende nella conca prativa di malga Millegrobbe (km 5.1, 1420 mslm) e dopo aver raggiunto la sella di Monterovere ci si immette nella forestale che sale il versante Ovest di dosso Verle.
Raggiunto passo Vezzena (km 13.5, salita mai dura) si segue per un tratto la strada asfaltata per Luserna, si devia per Busa di Biseletto: da lì si scende per Ponte Rosato (1312 mslm, km 20) prima di concludere in saliscendi il rientro (km 26.5). Difficoltà media, per mtb.



NEL DETTAGLIO: LA CENTO CHILOMETRI DEI FORTI
fino al valico di Valbona
L'itinerario prende avvio dall'area parcheggio di Passo del Sommo (1336 mslm) immettendosi sulla comoda strada ex militare che sale la boscosa dorsale del Sommo.
Raggiunti Rifugio Stella d'Italia ed il soprastante Forte Sommo Alto (1579 mslm, km 4.3) si prosegue in direzione di Passo Coe.
Raggiunto il Passo (7.2, 1614 mslm) e si percorre la provinciale fino ai resti della ex base Nato (8.6 km , 1540 mslm), quindi si immette nella strada forestale dei Campiluzzi e scende l'omonima valle.
Vengono toccati nell'ordine: malga Campoluzzo superiore (10.1 km, 1482 mslm), malga Campoluzzo di mezzo (11.45, 1401 mslm), malga Campoluzzo inferiore (km 12.8, 1348 mslm) e malga Azzarom.
Si prosegue lungo l'ex-strada militare che taglia il versante sud-sud-est di Monte Toraro e sfiora il Cappello del Vescovo.
Dopo una galleria (1275 mslm, km 15) ed una serie di tornanti si raggiunge la Strada Provinciale e quindi il Rifugio Rumor (21.8 km, 1694 mslm) che anticipa il sovrastante valico di Valbona (23.5 km, 1782 mslm).
fino al cimitero militare di Slagenhauf
In corrispondenza della forcella di Valbona si stacca la strada sterrata che porta ai ruderi del Forte Italiano di Campomolon (1778 mslm, km 24). In prossimità del forte il percorso devia verso Nord e scende per qualche decina di metri.
Seguendo il crinale della montagna si raggiunge in saliscendi la suggestiva val della Lanze: il sentiero diventa una stradina sterrata che a mano a mano si allarga e sbuca sulla provinciale dei Fiorentini (metir 1472, km 28.6).
Si percorre questa strada sino a malga Seconde Poste (km 31, 1437 mslm) della quale si attraversano i pascoli.
Ci si infila ora per il ripido sentiero che digrada verso le ex malghe Grimmen (1338 mslm) e Clama (1264 mslm) e, percorsa per un tratto la comoda forestale che taglia il medio versante nord est di Dosso Cherle, si approda all'area di sosta di San Fermo.
Si attraverso poco oltre il torrente Astico e si raggiunge in salita il caratteristico abitato di Tezzeli (km 38.4, 1244 mslm). Da lì si procede verso San Sebastiano (1270 mslm, km 40). Dal limite est della stessa si punta a valle passando per località Morganti. Si sbuca sulla SS 349 della Fricca all'altezza della frazione Carbonare (km 41.5, 1080 mslm).
Dal centro dell'abitato il percorso taglia il versante Sud nell'ampia depressione prativa dell'Elbele, si incrocia la stradina asfaltata del depuratore, ci si immette sulla statale ed in modesta salita si raggiungono gli impianti di risaltia del Monte Rust.
A questo punto una strada sterrata che taglia i pascoli di Malga Elbele sfiora la malga e entra nel bosco fino ai pressi della località Virti.
Non si raggiunge la frazione ma si punta verso nord-est per collegarsi ad una ex strada militare che, presa a destra, porta velocemente ad un ex comando austroungarico (km 45, 1135 mslm), interamente scavato nella roccia.
Il tracciato punta ora verso l'altopiano di Lavarone immettendosi su sentieri e stradini che portano alle frazioni Stengheli (km 47, 1200 mslm) e Bertoldi: si sale verso sinistra, in direzione delle vecchie case di Bertoldi e di un bosco dei faggi, e si arriva alla frazione Slaghenaufi (km 48.7, 1245 mslm): poco più in alto l'omonimo cimitero militare.
sull'altopiano di Vezzena - Luserna
Superato il cimitero militare si segue la comoda forestale che approda in località Spiazzo Alto, vicino alla strada del Menador (un tempo noto come Kaiserjagerweg). Dopo un breve tratto di statale il percorso si immerge nell'area boschiva della Seghetta (km 52.2, 1225 mslm) puntando alla lunga forestale che, oltrepassata località Casa del Guardiaboschi (km 54, 1366 mslm), segue il versante occidentale di dosso Verle per raggiungere da ovest il passo Vezzena (km 57.3, 1414 mslm).
Per circa un chilometro si segue la strada asfaltata per Luserna dopodichè in corrispondenza di una secca svolta a destra si imbocca un'ampia sterrata (km 58.5, 1465 mslm) che taglia i pascoli verso est.
Infilata la strada che scende l'ampia conca valliva di Busa di Biseletto, l'itinerario si abbassa gradualmente tocca il bivio per malga Bisele di sopra, oltrepassa malga Bisele di sotto, ponte Rosato (km 62, 1312 mslm) e risale il ripido versante opposto della alta Val Morta.
Si punta verso malga Campo per raggiungere Forte Lusern (68.1 km, 1515 mslm). Dal Forte il percorso dirige verso nordovest scendendo verso la bella conca prativa di Millegrobbe e si immette a destra sulla strada asfaltata che collega Luserna a passo Vezzena. La si percorre per circa mezzo chilometro e la si abbandona (km 71.6, 1436 mslm).
Si scende lungo una forestale che, in un ambiente boschivo, guadagna il ripido versante occidentale di monte Cucco. Si taglia la provinciale di Monterovere - Luserna ed approda in località Malga Laghetto (1195 mslm, km 75.2).
Tre quarti del percorso sono già stati percorsi e si respira già l'atmosfera dell'arrivo, ma i venticinque chilometri residui sono tutt'altro che banali.
a Folgaria, passando per Lavarone
Raggiunta la statale 349 poco a monte della depressione prativa il percorso si immette subito sulla forestale che solca il versante orientale di monte Tablat ed attraversa la boscosa valle dell'Antal.
Si incrocia nuovamente la SS 349 che si percorre per circa cinquanta metri, fin quasi a Passo Cost. Si infila invece la stradina boschiva che scende ripida sul versante del Cost, attraverso Camini, fino a Forte Belvedere (metri 1180, km 81).
Si riprende verso nord percorrendo al contrario la strada di accesso al forte che si segue per un buon tratto: la si abbandona per dirigersi verso la strada comunale a raggiungere la località Oseli e da quì si percorre la bella strada delle laste sino a località Masi di Sotto (km 82, 82.5 mslm).
Da Masi di sotto si prende il sentiero che stacca ad ovest della frazione e che taglia il versante meridionale del monte Rust. Si costeggia il lago Lavarone, si transita per Pra di sopra e si raggiunge da est l'abitato di Carbonare (89 km, 1074 mslm).
Da Carbonare si scende al torrente Astico, si oltrepassa il ponte de la Sper, si affronta il versante ed in buona salita si raggiunge l'area pascoliva dell'ex malga Clama (ruderi, km 92.2 1270 mslm). In breve si incrocia il percorso dell'andata e poi, dopo un tratto ripido, si raggiungono i pascoli di malga Prima Posta (93.8 km, 1425 mslm).
Da qui ci si porta a Forte Cherle (94 km, 1444 mslm) e dal forte si scende verso la valletta sottostante, passando attraverso la Scala dell'Imperatore ed i resti di un ospedale militare, per poi risalire gradualmente verso la boscosa Val Fredda fino al bivio dell'Incassero (km 98.94, 1528 mslm).
Si scende il pendio boscoso e si segue la forestale per Pioverna congiungendosi con la provinciale dei Fiorentini in località Zambel (100.9 km, 1334 mslm).
Si oltrepassa il torrente Astico, si infila la forestale dell'Ortesino e si sale verso il Dosso della Mora (104 km, 1430 mslm). Passato maso Spitzi si rientra a passo Sommo, 1336 mslm e km 106.52.


GIRO DELL'ORTESINO
Itinerario breve, facile ed adatto a tutti gli amanti della natura. Sono infatti otto i chilometri da percorrere a fronte di un dislivello di soli 95 metri.
Dal passo Sommo, 1341 mslm, ci si immette sulla ex strada militare passo Sommo-Sommo Alto (1910-1915 sono gli anni della sua costruzione, in piena I Guerra Mondiale). Il fondo stradale è sterrato, compatto, a tratti sassoso con frequente affioramento della massicciata esterna. Si pedala su un tratto pianeggiante, si oltrepassano due piste da sci, un impianto di risalita e ci si immerge nel manto forestale di Dosso Sommo.
A circa quattrocento metri dalla partenza la strada inizia a salire leggermente alternando curve e controcurve. Il versante è piuttosto ripido, coperto da larici, abeti ed abeti rossi. Si prosegue in dolce salita, intersecando ogni tanto la massicciata stradale.
Ad un chilometro dalla partenza si è in una radura e ci si trova di fronte ad una deviazione in curva a sinistra e, sulla destra, i ruderi di una casa in pietra, ex-casermetta di controllo del forte.
Si prosegue diritto sfiorando l'edificio immergendosi nuovamente nella boscaglia.
Si percorrono un centinaio di metri in leggera salita, si nota una deviazione, prosecuzione di un sentiero che giunge dal versante sottostante (Maso Splitz). Si abbandona la strada principale per seguire appunto tale deviazione (km 1,9 - 1425 mslm). Il fondo è solido e compatto. Il primo tratto (100 metri) è piuttosto ripido ma giunti alla sommità di un dossetto e dopo un breve tratto pianeggiante si prende a scendere. Il fondo diventa erboso, morbido e la pendenza si alterna a tratti pianeggianti.
Si evitano le piccole deviazioni laterali per giungere ad una stanga, la si oltrepassa e si continua a scendere sino al punto in cui si esce dal manto forestale.
Il paesaggio si apre su un'ampia conca prativa e l'itinerario incrocia anche il celebre Sentiero della Pace che scende da destra. Si costeggia il bordo della discarica di materiali inerti, si percorre un breve tratto di salita e si tocca la strada di accesso alla discarica. Ci si trova a cinquanta metri dallo stallone seicentesco dell'Ortesino. Ricovero estivo per il bestiame al pascolo in passato è ora inserito nel circuito del Museo Etnografico del Maso Splitz.
Ignorando l'ampia strada di servizio della discarica si prende la stradina che prosegue con modesto rilievo. Si sbuca sui prati di malga Ortesino pedalando su fondo stradale solido ed a tratti erboso.
Si sfiora la stradina che porta sull'altura sovrastante e proseguendo verso est si raggiunge (km 3,2 1400 mslm) il dosso boscato dell'Ortesino. La strada prosegue diritto verso la cava, si svolta però a sinistra immettendosi sulla larga e compatta carrareccia che scende fino alla strada principale. Il percorso è una vivace discesa, nei pressi del torrente Astico, fino a raggiungere la provinciale 142 in località Zambel (km 4,8 1335 mslm). Ci si immette sulla provinciale e si continua a pedalare su asfalto ed in pianura. Lungo questo itinerario di rientro si passa per una depressione dove ha sede la pesca sportiva, si sfiora il maso cimbro di Perpruneri (dal tedesco Barenbrunnen, sorgente degli orsi) e si rientra al valico.
Chi non teme la salita ed è pronto ad affrontare itinerari (leggermente) più impegnativi può partire e rientrare da Folgaria, 1136 mslm, distante qualche chilometro dal passo. Solo per mountain bike!



Guida all'Alpe Cimbra, agli altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna: www.cicloweb.net/guide/g-trentino/nsaltipiani.htm



La cartografia è fornita da Kompass
Carta: K75 - Trento Levico Lavarone
K101 - Rovereto Monte Pasubio
www.kompass-italia.com

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