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Sulle strade dell'Assietta (scorri la gallery!)
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Colle delle Finestre
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Al Colle delle Finestre
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Panorama verso nord dal Colle delle Finestre
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Castello di Moncalieri
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Castello di Moncalieri
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Piemonte

Torino e provincia

CICLOSTRADA PINEROLO - STUPINIGI
La ciclostrada Stupinigi - Pinerolo è un percorso tranquillo ed agevole, di interesse artistico e naturalistico. E' interamente segnalato per opera della Provincia di Torino (tabelle metalliche bianche e blu).
Il percorso passa all'interno del Parco di Stupinigi su strade secondarie e in parte sterrate, sostanzialmente prive di traffico.
A livello artistico meritano una visita la Palazzina di Stupinigi e la zona vecchia di Pinerolo.
In totale il percorso misura trentadue chilometri, ma considerando la partenza dal centro di Torino si arriva ad un totale di quarantatrè chilometri.
Le distanze intermedie:
- Torino Centro km 0
- Stupinigi km 11 (km 0)
- Volvera km 17 (km 6)
- Piscina km 34 (km 23)
- Pinerolo km 43 (km 32)
In alternativa, è possibile partire dalla stazione FS di Nichelino e ridurre così il trasferimento al punto di partenza, Stupinigi.
Infine, una nota sul tragitto per giungere a Stupinigi dal centro di Torino. Si percorre il percorso ciclopedonale Po - Parco delle Vallere e, giunti al Parco delle Vallere, si pedala lungo il percorso Parco delle Vallere - Stupinigi.
Itinerario facile.
 

CICLOSTRADE DEL BASSO PINEROLESE
Il Basso Pinerolese offre notevoli soluzioni per il cicloturismo, proponendo una fitta rete di ciclostrade che, su viabilità protetta o percorsi secondari, collegano i vari paesi.
Oltre alla ciclostrada che conduce a Pinerolo da Torino, passando per il Parco di Stupinigi, giunti nella cittadina si possono scegliere diverse soluzioni (clicca per richiedere la mappa) e raggiungere così la Cappella della Madonna della Neve ed il castello a Buriasco (9.5 km da Pinerolo), il castello dei Conti Battaglia a Campiglione Fenile (22 km) ed altri paesi dove trovare suggestivi scorci naturalistici o visitare caratteristiche chiesette.
Itinerario facile.

Clicca e scopri altri percorsi per pedalare attorno a Pinerolo


CICLOSTRADA VAL DI SUSA
Una lunga ciclostrada, disegnata sfruttando tratti protetti e la viabilità secondaria, conduce da a Susa e poi a Novalesa, nel cuore della valle.
Numerosi gli spunti che impreziosiscono questa pedalata, a partire dal castello Reale di Rivoli, nel paese di partenza. Proseguendo verso monte si incontra l'Abbazia di Sant'Antonio a Ranverso, un complesso di grande interesse in quanto chiaro esempio dell'architettura medievale piemontese e dell'influenza gotica d'Oltralpe.
Oltre Ranverso si giunge ad Avigliana, prezioso borgo medievale arrampicato sulla collina e caratterizzato dalla presenza di due laghi.
Dal 1980 i laghi di Avigliana sono il simbolo di un'area protetta allo sbocco della val di Susa. Vari gli spunti di interesse. Le colline ad ovest del lago Piccolo sono percorse da numerosi ruscelli immissari del lago e ricoperte da boschi cedui di castagno, carpino e frassino. Tra questi boschi vivono esemplari di mammiferi come il capriolo, il tasso, la volpe e lo scoiattolo ed uccelli (picchi, fringuelli, ghiandaie, merli, cardellini e cince). La zona dei Mareschi è l'area umida più occidentale d'Italia, a nord del lago Grande. Nei pressi della zona palustre si trovano i monumentali resti della Nobel, la maggiore fabbrica al mondo di esplosivi degli anni '40. Un significativo esempio di architettura industriale.
Prima di arrivare a Susa si passa per San Michele (sulla vetta del monte Pirchiriano sorge la Sacra di San Michele, imponente costruzione risalente ad un periodo di poco antecedente l'anno Mille) ed il castello dei Marconcini a Bruzolo.
Giunti a Susa vale la pena tuffarsi nell'atmosfera della capitale della valle: la cittadina è sovrastata dal Castello, fiancheggiato da due torri di origine romana. Interessante anche l'antico Duomo, risalente al 1027. Presenti anche monumenti romani come l' arco di Augusto e gli archi dell'Acquedotto delle Terme Graziane.
La fine del percorso è Novalesa, situata nella laterale val Cenischia, custode di un'Abbazia risalente al 726 ma profondamente ristrutturata in epoca Barocca.
Itinerario facile.


CICLOSTRADA STUPINIGI - VALLERE
A sei chilometri dal centro di Torino, lungo il corso del fiume Po, si trova il parco delle Valllere, a 222 mslm.
Dal Parco parte una ciclostrada che conduce al parco Lisa ed al parco del Boschetto di Nichelino (km 3.6) ed infine giunge al Parco Regionale di Stupinigi, dopo circa sette chilometri di pedalate.
Nei pressi del percorso sono due gli elementi di interesse.
Il primo è la Palazzina da Caccia di Stupinigi, uno dei capolavori del settecento europeo, costruita da Filippo Juvara: si tratta di una costruzione estremamente affascinante sia nella sua archittettura esterna che nelle decorazioni e nei dipinti che impreziosiscono il suo interno.
A poche centinaia di metri dal punto di partenza si trova invece il castello di Moncalieri, una severa costruzione di antica origine.
Nasce su un'antica casa-forte medievale ed è citato già nell'XI secolo. Ovviamente la costruzione subì modifiche durante il corso dei secoli e, dopo la cessione al Demanio (1919), perse una buona parte degli arredi che ne caratterizzarono la lunga storia.
Itinerario facile.


CICLOSTRADA DELLA DORA BALTEA
La ciclostrada è costituita da strade provinciali chiuse al traffico o caratterizzate da scarsi flussi veicolari. La Provincia di Torino ha installato lungo queste strade una segnaletica riservata ai ciclisti. Si tratta di percorsi di pianura che sfiorano punti di interesse ambientale, come il lago di Candia e l'area alla confluenza tra la Dora ed il Po, o culturale, come Chivasso, il castello di Mazzè ed Ivrea. Quarantacinque chilometri è la misura dello sviluppo dell'itinerario principale che da Chivasso porta, attraverso Mazzè, sino ad Ivrea. Esiste anche un itinerario secondario, da Mazzè a Borgo Revel (comune di Verolengo), lungo venti chilometri. Solo dieci chilometri del percorso sono sterrato: nel Parco Naturale Provinciale del lago di Candia e nel tratto tra il ponte sulla Chiusella e San Bernardo di Ivrea.
A Chivasso si accede alla ciclostrada sul lato nord della stazione FS (dopo il sovrappasso pedonale) ed anche ad Ivrea l'accesso alla ciclostrada è nei pressi della stazione, nella zona dello stadio della canoa. La segnaletica è composta da segnali a fondo blu (bianco in città o marrone qualora si indichino destinazioni di mete di interesse turistico) dove viene indicata la destinazione, unitamente ad un simbolo di una bici. Altri segnali più piccoli indicano la direzione (freccia + bici).
Itinerario facile.


VALLE DI CERESOLE REALE
Un bellissimo itinerario che da Ceresole Reale (1620 mslm), e dal suo vivace lungo lago, risale per 16 chilometri fino ai 2600 mslm del col di Nivolet (i dati numerici dell'altimetria su www.salite.ch).
Nei pressi del Colle, sono situati due rifugi: Chivasso e Savoia, entrambi oltrepassato il confine con la Valle d'Aosta.
Ottimo il panorama (anche due laghetti: Agnel e Serrù) lungo il percorso ed affascinante l'ambiente in cui si pedala: appena usciti dal paese di partenza infatti si entra nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Peraltro la strada è chiusa al traffico, si pedala dunque in sicurezza ed a pieni polmoni.
Se si parte dal paese di Courgnè la ascesa si fa davvero lunghissima: sessanta chilometri e 2200 metri di dislivello, pendenza media del 3,5% (annacquata dai numerosi chilometri privi di asperità) ma salita costante e tagliagambe.
Strada asfaltata, ideale in bicicletta da corsa!
Clicca per una cartina della salita da Ceresole Reale, tratta da www.openstreetmap.org e da questo link scarica la mappa GPS, su cartografia www.openstreetmap.org e ricavata su http://www.mapslow.eu/it, con Licenza Creative Commons.


VAL DI SUSA E VAL CHISONE
Un bell'itinerario, abbastanza lungo, e molto impegnativo, che prende le mosse da Fenestrelle (1100 mslm) e raggiunge le altissime quote di Assietta (colle e testa, 2470 mslm e 2550 mslm), col Blegier (2380 mslm), il monte Genevris (2525 mslm) ed il Basset (2424 mslm). Da fare in mountain bike: nonostante i lunghi tratti asfaltati (tra cui l'intera salita al colle delle Finestre) è impossibile percorrere la strada dell'Assietta senza una bici adatta!
Tutti questi colli vengono infilati pedalando in quota per svariati chilometri tra verdi declivi ed antichi alpeggi: i saliscendi sono severi e l'altitudine rende probabile la presenza di sferzanti venti contrari che renderanno impegnativa anche la più morbida salita.
Partendo da Fenestrelle si sale per oltre quindici chilometri fino al pian dell'Alpe, a meno di tre chilometri dal colle delle Finestre che può eventualmente essere raggiunto dai "cacciatori di passi".
Questa salita è impegnativa: si sale ad oltre il 9% per quasi dieci chilometri, su asfalto. Segue un lungo settore sterrato in sostanziale pianura che conduce alla base del forte di Serre Marie: qui un nuovo strappo, asfaltato, seguito da un nuovo facile tratto sterrato fino, appunto al passo. (dettaglio).
Qui inizia la strada provinciale dell'Assietta che, interminabile, si snoda per trentasei difficili chilometri. I primi sono in salita: salvo qualche tratto di respiro si prende quota fino al colle dell'Assietta. E oltre, fino alla testa dell'Assietta. Dopo questi primi dieci chilometri si trova un po' di respiro tra qualche discesa e tratti in saliscendi. Senza faticare troppo, fatta salva la presenza di vento contrario, si raggiunge il col Blegier: la strada, in cresta, offre panorami sulla val di Susa e la val Chisone: nelle giornate più limpide si osservano, verso ovest, i ghiacciai confinali.
Raggiunto il col Blegier si sale con severità fino al monte Genevris: la ricompensa è una veloce discesa che abbassa di quota e cala nel pieno del Gran Bosco di Salbertrand, un trionfo di larici ed abeti.
L'ultima fatica, limitata, è la risalita al col Basset, in un contesto purtroppo segnato dall'impiantistica: è ora di una picchiata di sei chilometri verso il Sestriere, 2035 mslm, dove ci si innesta sulla SR23 e si torna in veloce discesa fino a Fenestrelle.
Il chilometro segnerà settantotto chilometri percorsi per un totale di poco più di duemila metri di dislivello.
L'itinerario è di grande gratificazione tecnica (lo sterrato non è mai banale), panoramica e atletica. Non va sottovalutato e richiede una buona dotazione di acqua e zuccheri: praticamente assenti i punti di ristoro lungo lo sterrato. Clicca per una mappa d'insieme, tratta da www.openstreetmap.org e da questo link scarica la mappa GPS, su cartografia www.openstreetmap.org e ricavata su http://www.mapslow.eu/it, con Licenza Creative Commons.
Diverse curiosità possono essere approfondite sul sito www.stradadellassietta.it: in particolare si possono verificare i giorni di chiusura al traffico motorizzato, un vero toccasana per chi pedala!!


Grazie a www.salite.ch, le altimetrie di alcuni grandi colli e valichi alpini.
Basilica di Superga, da Sassi
Basilica di Superga, da Baldissero
Colle del Lys, da Villar Dora
Colle del Lys, da Armese
Colle del Moncenisio, da Susa
Colle del Nivolet, da Locana
Sestriere, da Cesana
Sestriere, da Oulx
Colle delle Finestre, da Susa
Colle delle Finestre, da Depot


In collaborazione con
Provincia di Torino - www.provincia.torino.it

per richiedere informazioni  urp@provincia.torino.it


Scopri tutto il Piemonte su www.cicloweb.net:
- pedalate in Piemonte, dalle valli cuneesi all'Ossola, passando per le montagne torinesi,
- passeggiate dalle Alpi Marittime alla val Formazza, passando per il Monviso ed il Monte Rosa,
- le guide di www.cicloweb.net alle località piemontesi

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