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Itinerario colle e rifugio Basile, foto di Giorgio Pellice (scorri la gallery!)
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Itinerario colle e rifugio Basile, foto di Giorgio Pellice
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Itinerario colle e rifugio Basile, foto di Giorgio Pellice
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Itinerario Gardetta, foto di Giorgio Pellice
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Itinerario Gardetta, foto di Giorgio Pellice
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Itinerario Sea di Torre, foto di Giorgio Pellice
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Itinerario Sea di Torre, foto di Giorgio Pellice
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Itinerario Sea di Torre, foto di Giorgio Pellice
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Itinerario Sea di Torre, foto di Giorgio Pellice
Piemonte

Val Pellice

La val Pellice è una valle alpina della Città Metropolitana di Torino, posta a sud della val Chisone e a nord della Valle Po: ad ovest vi è il confine con la Regione PACA (Francia), ad est si stende la Pianura Padana. Prende il nome dal Pellice, torrente che la bagna. Anticamente veniva chiamata Valle di Luserna.

A cura di Giorgio Basile, responsabile del sito www.valpelliceoutdoor.it, tre itinerari per mountain bike ognuno con estensioni e varianti.


COLLE E RIFUGIO BARANT
Un panoramico colle tra la valle dei Carbonieri e la Conca del Pra, che permette di realizzare uno degli anelli più spettacolari della valle, toccando i tre rifugi Barbara, Barant e Jervis. Si tratta di un percorso di grado di difficoltà da moderato ad impegnativo / MC (con possibilità di single track OC), interamente ciclabile. La quota massima raggiunta è 2425 mslm.
Può essere intrapreso partendo da Villanova (parcheggio Villanova Basso), a 1230 mslm. In tal caso offre un dislivello positivo di milleduecento metri ed uno sviluppo di 15+15 km. Il fondo è al 100% sterrato.
Seguire la strada sterrata che inizia a salire con diversi tornanti. Si passa un ponte sulla cascata del rio Cambalera e poi un guado sul rio Crosenna, arrivando poi alle case di Mirabucas ed alla splendida Cascata del Pis, circa a metà percorso tra la partenza e la Conca del Prà.
Si continua sempre su sterrata che con altri tornanti e strappi arriva pian piano alla Conca del Pra.
Entrati in conca ed attraversato il ponte sul Pellice, poco dopo a sinistra inizia la salita, sempre su strada sterrata, che con ampi tornanti conduce al  al giardino botanico Bruno Peyronel, al colle Barant ed al rifugio.
Minore il dislivello se si parte dal rifugio Barbara, a 1750 mslm. Il dislivello in tal caso è di circa settecento metri e lo sviluppo di 6+6 km. Sempre 100% sterrato.
Al parcheggio sottostante al rifugio Barbara si lascia la macchina (deviazione per il rifugio a sinistra, il parcheggio e la strada sterrata per il Barant a destra). Da qui prosegue per la strada sterrata fino al Pian delle Marmotte, evitando la deviazione a destra per l’Alpe la Roussa, e poi con una serie di tornanti si raggiunge il colle Barant ed il rifugio.
Per la discesa seguire la stessa strada o dei single-track che tagliano i tornanti fin a Pian delle Marmotte.
Si può infine partire da Bobbio Pellice e disegnare un anello che sfiora tre rifugi. Si parte quindi da 750 mslm e sia il dislivello (1675 metri) sia lo sviluppo (30+30 km) crescono. Questa variante prevede un 30% di fondo asfaltato. Meglio evitarlo nelle domeniche estive in cui risulta davvero frequentato, anche da escursionisti a piedi e veicoli a motore autorizzati.
L’anello completo può essere fatto in entrambi i sensi, ma per avere più sterrato in discesa suggeriamo la salita dal Barbara che descriviamo qua sotto. Dalla piazza di Bobbio Pellice dirigersi verso il Pellice, ed attraversato il ponte seguire a sinistra lungo il torrente fino alla deviazione per il rifugio Barbara.
Da qua la direzione da seguire è unica per raggiungere il rifugio, seguendo la strada asfaltata (ma non benissimo) che con diversi tornanti e soprattutto ripide rampe fino al 22% la rende una delle più dure del Piemonte (10 km, +1000 metri).
Arrivati al colle scendere a ritroso il percorso sopra descritto arrivando alla Conca del Pra, al rifugio Jervis e poi a Villanova.
Da qua su asfalto si rientra a Bobbio Pellice.
Una possibile discesa è il single track dell'Autagna.
Al Colletto Barant (poco dopo il colle arrivando dal rifugio Barbara) è possibile prendere il bellissimo sentiero dell’Autagna, una volta mulattiera militare ed oggi ben restaurato, che regala agli amanti del single track una bella ed impegnativa discesa tra su tornanti stretti tra boschi incantati di larici e faggi. Si passa per la Gugliassa, il punto panoramico del Castellus ed infine si arriva al ponte Biava, dove si scende poi su strada asfaltata a Bobbio Pellice.
Per ulteriori informazioni, dettagli e traccia GPS: https://valpelliceoutdoor.it/attivita/mountain-bike/bobbio/colle-e-rifugio-barant

LA GARDETTA
Sul versante soleggiato della valle, una salita sostenuta su strada sterrata tra bei boschi di castagno e faggio che porta ad un pascolo panoramico sulle principali vette della zona. Difficoltà moderata, partenza da Villar a 665 mslm. Il dislivello è di circa seicento metri, la quota massima è 1264 mslm. Itinerario breve: 10 km per le due direzioni di salita e discesa.
Sterrato all'80%.
Da Villar Pellice si scende lungo la strada principale verso Torre Pellice, per imboccare poi una strada che sale a sinistra con indicazioni per la borgata Ciarmis. Arrivati alla borgata attraversarla ed al bivio nella parte alta prendere la strada sterrata che costeggia il torrente e poi inizia a salire nel bosco con una serie di tornanti a tratti ben ripidi.
Seguendo sempre la traccia principale si arriva alle case della borgata Charbonil e proseguendo ancora oltre si arriva a Serre.
Continuando su altri tornanti nei bei boschi si arriva infine ai pascoli della Gardetta.
Discesa per lo stesso percorso, volendo con alcuni tagli sui sentieri che attraversano la strada in diversi punti.
Ulteriori dettagli, info e tracce GPS: https://valpelliceoutdoor.it/attivita/mountain-bike/villar/gardetta

SEA DI TORRE
Classica pedalata di difficoltà facile-moderata, quasi tutta su asfalto salvo si opti per alcune discese più avventurose. 
Quota di partenza a 550 mslm, quota massima a 1255 mslm. Dislivello 700 metri, sviluppo 14 km, tutti ciclabili.
Dai parcheggi vicino ai giardini pubblici di piazza Muston proseguire su viale Mazzini e poi destra in via Mario Falchi, che salendo diventa via del Forte. Costeggiando le vecchie mura del forte si arriva fino ad un incrocio con fontana (via Ravadera) dove si prosegue in salita su via Rossenghi.
Tralasciando le deviazioni si sale fino ad una svolta a sinistra con indicazioni per la Sea di Torre, poco oltre la borgata Muris. Da qua si continua, sempre evitando le deviazioni minori, lungo la strada che, attraversate le borgate Chiorivet e Cianramà e con diversi tornanti, sale fino alla Sea di Torre, dove si trova pilone dell’ex funivia.
Ad una salita unica si contrappongono più varianti di discesa. La prima, ovviamente, è ripercorrere a ritroso la via di salita.
Inverso Rossenghi: ritornando un poco indietro si prende un bivio sulla sinistra di un tornante nei pressi di Sartounet, dove inizia una bella discesa su sterrato verso la valle di Angrogna, che poi con un taglio nel bosco arriva alla borgata Rossenghi. Da qua si scende su asfalto fino a Torre Pellice riprendendo dopo poco la strada di salita.
Rifugio Barfè e Serre Malan: dalle paline dei sentieri vicino all’ex funivia prendere lo sterrato in direzione del rifugio Barfè. Con una breve salita e alcuni traversi si arriva a Prato Stella, dove ci si inoltra nel bosco che con alcuni tornanti in discesa porta ad un bivio appena sopra il Rifugio Barfè, dove ci sono due possibilità:
- procedere verso destra per la Borgata Serre Malan, continuando sulla ripida sterrata fino a raggiungere il Ponte Chiot d'Aiga sul torrente Angrogna
- scendere fino al rifugio, dove proseguendo con diversi tornanti in discesa su strada sterrata si arriva al ponte Barfè sul torrente Angrogna.
Da entrambi i ponti si prende la strada asfaltata di fondovalle che in leggera discesa riporta a Torre Pellice.
Un'ultima variante è il tecnico sentiero "via dei ladri". Dalle paline dei sentieri vicino all’ex funivia prendere in direzione del Vandalino e poi seguire le indicazioni per Torre Pellice, iniziando così a scendere un sentiero che oltrepassate le case della Sea scende nel bosco fino ad un bivio nei pressi dalla borgata Cougn.Al bivio ci sono due possibilità:
- andare a sinistra per Cougn e scendere sempre su sentiero fino a Chiavolla, attraversando una strada sterrata da ignorare (se non per ulteriore variante), dove su sterrata si arriva alla strada che porta alla borgata Tagliaretto. Da qua scendere a sinistra su via Servera.
- andare a destra e, dopo aver superato il torrente Biglione, si segue il sentiero che in traverso porta alle panoramiche case della Ruà Superiore. Si scende su sentiero, o su strada sterrata più a destra, per la Rua Inferiore e poi con un’ultima, ma non brevissima,  discesa abbastanza ripida si arriva a via Servera. Da via Servera proseguire in discesa su asfalto fino al tempio valdese dei Coppieri, dopo il quale seguendo via Castelluzzo, via Bert e via Beckwith si rientra in centro a Torre Pellice.
Ulteriori informazioni, fotografie e tracce gps su https://valpelliceoutdoor.it/attivita/mountain-bike/torre-pellice/sea-di-torre

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