le salite che hanno scritto la storia del Tour e della Vuelta
Citando Wikipedia, i "Pirenei (in spagnolo Pirineos, francese Pyrénées, occitano Pirenèus, catalano Pirineus, aragonese Perinés, basco Pirinioak) sono una catena montuosa che forma il confine fra la Francia e la Spagna. Separano la penisola iberica dalla Francia e si estendono per circa 430 km dal Mar Cantabrico (golfo di Biscaglia) fino al Mar Mediterraneo (cap de Creus). La vetta più alta dei Pirenei è il Picco d'Aneto (3.404 m s.l.m.), situato sul versante spagnolo".
Gli amanti della bicicletta, tuttavia, identificano i Pirenei con alcune delle più celebri salite della storia del ciclismo. Su queste strade al confine tra Francia e Spagna - in particolare sui passi ed i valichi nel settore centrale dei Pirenei - gli atleti delle due ruote hanno scritto pagine indelebili e le loro azioni hanno deciso diverse edizioni del Tour.
Il più famoso ed ambìto di questi colli è senza dubbio sua Maestà, il col du Tourmalet, attraversato per ben settantacinque volte dal Tour de France (dato aggiornato al 2018) e valico stradale più alto dell'intera catena (2114 mslm). La costruzione della strada fu iniziata sotto Napoleone III.
Si può salire da Saint Marie de Campan (850 mslm) oppure da Luz Saint Saveur (711 mslm): la prima salita misura diciassette chilometri mentre la seconda ne misura diciannove. Si tratta di ascese con pendenze costanti, inserite in un bell'ambiente montano dove trovano spazio, in particolare sul versante orientale, anche stazioni turistiche invernali invero poco "discrete".
Con una mtb una volta raggiunto il valico si può affrontare un'ulteriore salita che, su fondo sterrato, porta verso le pendici del Pic du Midi de Bigorre (2877 mslm), sede di un osservatorio astronomico e raggiunto anche da una funivia in partenza da La Mongie.
Più basso è il vicino Col d'Aspin, 1489 mslm, colle che viene spesso abbinato al Tourmalet nelle tappe del Tour.
E' una sorta di "paggio" rispetto al colle "principe". Da Saint Marie de Campan la salita misura dodici chilometri: dopo un inizio più che digeribile (le pendenze medie sono sempre inferiori al 6%) la strada s'impenna nel finale, ma senza raggiungere livelli proibitivi.
Progressivo e più duro il versante di Arreau: si parte con alcuni chilometri al 5-6% per salire all'8% dal km 6 al km 11 prima di un chilometro pianeggiante in vista della vetta.
Più difficile il col d'Aubisque: la salita da Laruns, 519 mslm, sale per quasi diciassette chilometri fino ai 1709 metri di altitudine del valico. Se i primi sei chilometri sono abbordabili, i successivi undici sono sempre impegnativi: la pendenza media, chilometro per chilometro, non scende mai sotto il 7,5% ed anche la presenza di diversi tornanti non riesce ad alleggerire del tutto questa temibile ascesa.
Il versante orientale, Cirque du Litor, è ben più facile: si tratta infatti della prosecuzione, priva di particolari insidie, della salita al col du Soulor.
Il versante del Col du Solour che parte da Argeles Gazost propone una bucolica salita di quasi venti chilometri: si passa da un ampio fondovalle, punteggiato da paesini caratteristici, ad un bosco di latifoglie per finire poi con i più classici alpeggi d'alta quota. S'incontrano, lungo il percorso, bar e rifugi dedicati alla bicicletta.
Quanto alle pendenze si sale all'8% fino ad Arras en Lavedan. Oltre questo borgo pirenaico si procede in falsopiano per quasi dieci chilometri: dal km 12 al km 20 la strada torna a farsi severa con pendenze medie, misurate chilometro su chilometro, attorno al 8%. Il colle misura 1474 metri sul livello del mare, mille metri più di Argeles Gazost.
L'ultima grande ascesa è sicuramente l'Hautacam (1635 mslm), diciassette chilometri di notevole impegno, sempre in partenza da Argeles Gazost.
Esaurite le principali ascese non ci si può dimenticare che i Pirenei sono montagne splendide che offrono notevoli motivi di interesse, ciclistico ma anche escursionistico.
Nel settore centrale dei Pirenei non si può perdere una visita al Cirque du Gavarnie, al Cirque du Troumouse ed ai boschi tra Cauterets ed il pont d'Espagne.
Il Cirque du Gavarnie è uno spettacolare anfiteatro di origine glaciale nella catena del Mont Perdu. Il piccolo centro abitato, sede di diverse attività turistiche, segna la fine della strada asfaltata: oltre, si prosegue su pista sterrata e sentiero fino ai piedi delle imponenti pareti rocciose. Una cascata impreziosisce questo quadro montano, inserito dall'Unesco nel novero dei siti "Patrimonio Mondiale dell'Umanità".
Il Cirque du Troumouse, 2100 mslm, è un altro spettacolare anfiteatro roccioso, meno celebre del precedente ma non meno affascinante. Anzi. I verdeggianti prati, solcati dal fragore delle acque di un torrente, si raggiungono con una bella salita di quasi venticinque chilometri. Da Luz Saint Saveur (710 mslm) si sale senza problemi per una dozzina di chilometri prima di affrontare la seconda parte del percorso, più vivace anche se i tratti più impegnativi si alternano a momenti in cui rifiatare.
Da www.salite.ch le principali altimetri pirenaiche:
- Col du Tourmalet, da Saint Marie de Campan
- Col du Tourmalet, da Luz Saint Saveur
- Col d'Aspin, da Saint Marie de Campan
- Col d'Aspin, da Arreau
- Col du Soulor, da Argeles Gazost
- Hautacam, da Argeles Gazost
- Col d'Aubisque, da Laruns
- Cirque du Troumouse, da Luz Saint Saveur
- Pont d'Espagne, da Cauterets