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Al passo Vivione, tra fioriture di tarassaco (scorri la gallery!)
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Al passo Vivione
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Al passo Vivione
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Al passo Vivione
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Croce di Salven, Pizzo Camino tra l'inverno e la primavera
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Ultima neve dalla Croce di Salven
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Il versante scalvino della Croce di Salven
Lombardia

Valseriana e val di Scalve

Le Alpi Bergamasche (dalle colline attorno a Bergamo fino al cuore Orobie, ai confini con la Valtellina, dove si superano anche i 3000 metri di quota) sono molto frequentate - in particolare dai lombardi - proprio perchè facilmente raggiungibili dai centri urbani della Pianura Padana: si possono dividere le vallate bergamasche associandole ai due principali fiumi della provincia, il Serio ed il Brembo. Il Serio è il più orientale dei due, sgorga dalle pendici del monte Torena e dopo centoventiquattro chilometri tra le province di Bergamo e Cremona confluisce nell'Adda. A est della Valseriana s'incontra la val di Scalve mentre numerose sono le piccole vallate laterali che confluiscono nel solco principale, senza dimenticare Clusone ed il vasto altopiano della Presolana.
Le principali località sono centri turistici non solo estivi, ma anche invernali (come ad esempio Valbondione, Schilpario o Castione della Presolana). La montagna bergamasca accoglie località di grande interesse: cime dal vago richiamo dolomitico (prima su tutte la Presolana), cascate fragorose (da provare, almeno una volta, l'emozione della cascata del Serio nei cinque giorni di apertura annuali) e boschi silenziosi dove addentrarsi in sella alla propria bicicletta. 
Senza dimenticare la ciclabile di fondovalle, facile ed adatta a tutti.

Segnaliamo inoltre http://www.valleserianabike.it/ ed il sito dello Stezzano Bike Team, Stezzanobiker.Altervista.org
 

CICLABILE DELLA VAL CAVALLINA
E' la prima ciclabile realizzata, storicamente, nella Bergamasca. Parte da Carobbio degli Angeli e termina a Monasterolo del Castello, sulle sponde del piccolo e suggestivo lago di Endine. Sono quattordici chilometri di percorso attraverso boschi, colline, belle cittadine e con lunghi tratti accanto al fiume Cherio.
La val Cavallina, situata a est di Bergamo, è una piccola valle che racchiude tante gemme sia naturalistiche che artistiche.
Il percorso ha inizio a Trescore Balneario, a circa quindici chilometri da Bergamo, cittadina rinomata per le sue terme curative e per alcuni affreschi di Lorenzo Lotto custoditi a Villa Suardi, e termina a Endine Gaiano, comune posto sul caratteristico Lago di Endine.
Attraversa la valle il fiume Cherio che nasce dal lago di Endine e che accompagna nel percorso lungo la ciclabile della val Cavallina.
In alcune aree della ciclabile, la strada è ben segnalata attraverso la segnaletica: cartelli e sulla pavimentazione (qui vedi la rana, simbolo della Val Cavallina, che cavalca una bike); in altre zone invece un po’ meno.
Se si desidera percorrere la ciclabile con i bambini, si consigliano due tracciati particolarmente protetti e brevi, tutti su sede propria o su sterrate agricole. Il primo tratto, da Gorlago a Trescore, si snoda nel bosco e tra le serre; il secondo, dalla rotonda di Entratico fino a Borgo di Terzo, la ciclovia corre su sede propria a fianco del fiume Cherio.
I dati del percorso:
Partenza: Carobbio degli Angeli, via Mussani
Arrivo: Monasterolo del castello, parco di Via Monte Grappa
Tempo percorrenza: 1h30'
Lunghezza: 14 km
Su sede propria:  50 %
Fondo: asfalto: 50 %, cemento: 20 %, sterrato: 30 %.
Dislivello totale: 140 mt
Altitudine minima: 241 mslm
Altitudine massima: 353 mslm
Bici consigliata: bici da strada con copertoncino, MTB, gravel e qualsiasi bici da passeggio adatta a percorrere strade e facili sterrate.
Percorribilità: tutto l’anno
Adatto a: adulti con un minimo di allenamento ed amanti del ciclo-escursionismo turistico. Sconsigliata a famiglie con bambini a causa dei diversi tratti su strada.
Clicca per aprire un dettaglio a cura di www.visitbergamo.net


CICLABILE DEI LAGHI BERGAMASCHI
Un tracciato di quasi 40 km che, da Bergamo, attraversa le colline e i vigneti della val Calepio e raggiunge Sarnico, cittadina adagiata sul Lago d’Iseo. Qui i più allenati possono decidere di fare il periplo del lago (67 km) oppure prendere il traghetto e scoprire Montisola – l’isola lacustre più grande d’Europa – sempre sulla tua due ruote.
La ciclovia è quasi totalmente su asfalto, solo alcuni tratti si trovano su strade bianche. Per alcune centinaia di metri il tracciato proposto passa per la statale 42 e la strada provinciale 91: strade che le auto percorrono per raggiungere il Lago d’Iseo. A parte queste poche centinaia di metri, la ciclovia è su strade secondarie in zone residenziali e industriali e su sterrate per campi, in mezzo alla natura. Si attraverseranno così i luoghi di viticoltura della Valcalepio, territorio in cui si produce l’omonimo vino – sia rosso che bianco – DOC, fino a raggiungere il lago di Iseo.
Durante il percorso, non ci sono salite impegnative ad eccezione di una, in zona Castelli Calepio, dove la ciclovia scende verso l’alveo del fiume Oglio per poi risalire.
Partiti dalla stazione di Bergamo, dopo un breve tratto in città, si prosegue verso la vicina cittadina di Seriate, dove si alternano tratti su strada e altri di ciclabile.
Nell’area tra Bagnatica e Castelli Calepio, invece, oltre ad alcuni passaggi su strada, si hanno anche passaggi su sterrata nei prati per giungere sulla ciclovia dell’Oglio dove si costeggia il fiume per alcuni chilometri e giungere al termine dell’itinerario, a Sarnico.
Giunti a Sarnico, per i più allenati suggeriamo due opzioni:
1) fare il periplo del lago d’Iseo (circa 67 km), osservando quanto cambia il paesaggio dal basso lago, più dolce e con cittadine vivaci e animate, all’alto lago, verso le Prealpi Orobie, quindi più verde, silenzioso e con più passaggi immersi nella natura.
2) Da Sarnico andare in bici fino a Sulzano (sono circa sedici chilometri), cittadina sul lago nella provincia di Brescia, portare la bici sul traghetto per sbarcare a Monte Isola e fare il giro di questa meravigliosa isola lacustre, la più grande d'Italia.
I dati del percorso:
Partenza: Bergamo stazione, Piazzale Marconi
Arrivo: Sarnico, piazza XX Settembre
Tempo percorrenza: 3 ore 
Lunghezza: 38 km
Sede: ciclabile 15%, strade agricole 15%, strada a basso traffico 50%, strada a medio-alto traffico 20%
Fondo: asfalto: 80 %, sterrato: 20%.
Dislivello totale: 350 metri
Altitudine minima: 164 mslm
Altitudine massima: 265 mslm
Percorribilità: tutto l’anno
Adatto a: adulti con un minimo di allenamento ed amanti del ciclo-escursionismo turistico.
Clicca per aprire un dettaglio a cura di www.visitbergamo.net: la prima parte e qui per la seconda.


CICLABILE DELLA VAL SERIANA
È la ciclabile più lunga di Bergamo: ben 60 km immersi nella natura. Il tuo compagno di viaggio? Il fiume Serio. Con partenza da Bergamo e arrivo a Valbondione, si va alla scoperta della valle Seriana. Dolcemente si sale in quota e, attraversando parchi e boschi, si aprono fantastiche vedute sulle Prealpi Orobie.
Il tracciato è ben segnalato e diversi tratti, soprattutto della bassa valle, sono illuminati ed attrezzati. Lungo la via si trovano diversi punti di ristoro, parchi, fontane e cartelli informativi sulla flora e fauna dell’area, oltre che ovviamente chilometri e chilometri immersi nella natura e nella storia tra le montagne orobiche, un’opportunità unica per rilassarsi, fare attività sportiva e godersi il panorama.
La ciclabile nel primo tratto attraversa parte del centro cittadino, perciò la pedalata viene saltuariamente interrotta da attraversamenti pedonali con semaforo a chiamata. Da Ranica, invece, il percorso diviene più dolce e piacevole: quasi sempre su sede propria, è adatta anche alle famiglie.
Il tratto più impegnativo, su sede propria per il 60%, è quello che da Clusone arriva alla fine della ciclabile a Valbondione ma è anche quello che regala panorami montuosi meravigliosi.
La ciclabile della Valseriana è adatta a tutti i tipi di bici, mountain bike e bici da strada purché equipaggiate con copertoncino e cambio: è infatti in buona parte su fondo sterrato. Risulta ideale, quindi, una gravel.
Da Bergamo ad Albino corre parallela e a breve distanza la tramvia della Val Seriana, utile per chi volesse accorciare la pedalata e rientrare in tram. Qui è possibile caricare fino ad un massimo di 4 bici per fermata.
Per chi desidera percorrere la ciclabile in famiglia, si raccomandano soprattutto due tratti: tra Ranica e Cene e tra Colzate e Clusone, entrambi protetti e 100% su sede propria
I dati del percorso:
Partenza: Bergamo stazione, piazzale Marconi
Arrivo: Valbondione, via Mes
Tempo percorrenza: 5 ore 
Lunghezza: 57 km
Su sede propria: Bergamo-Ranica 70%; Ranica–Clusone 95%; Clusone-Valbondione: 53%,
Fondo: asfalto: 70 %, sterrato: 30%.
Dislivello totale: 850 mt
Altitudine minima: 249 mslm
Altitudine massima: 874 mslm
Percorribilità: tutto l’anno
Adatto a: adulti con bambini soprattutto i tratti tra Ranica e Cene e tra Colzate e Clusone. L'intera percorrenza richiede allenamento: sono 60 + 60 km!
Clicca per aprire un dettaglio a cura di www.visitbergamo.net


SELVINO
Interessante salita ai margini della val Seriana. La vegetazione che circonda il ciclista è rada, non per l'altitudine, modesta, ma per il clima, caldo e secco della zona. Da Nembro si incomincia a salire ed in soli undici chilometri (ed una ventina di tornanti!) si porta a termine l'ascesa ai 960 metri di Selvino. La salita misura undici chilometri ed il dislivello complessivo è di 650 metri: dai 310 mslm di Nembro ai 960 mslm di Selvino, si sale con pendenza regolare. Giunti alla meta ci si trova in un bel paesino, proprio sul crinale tra le valli Brembana e Seriana. Le pendenze non sono mai eccessive (media del 6%, senza "muri") ma la salita è comunque una bella escursione da inserire in un qualche tracciato circolare magari insieme al colle di Zambia, la Forcella o il passo della Crocetta.
Sul sito www.salite.ch, l'altimetria della salita a Selvino.
Alla vetta si sale anche da Algua altimetria.



RIFUGIO MONTE FARNO
Sette chilometri e settecento metri di dislivello per questa salita in bassa val Seriana, verso il Pizzo Formico ed affacciati sull'Alben.
Si parte da Gandino e si pedala su pendenze severissime tranne per un tratto centrale che offre la possibilità di tirare il fiato.
L'arrivo è a quota 1250 mslm. Chi sale in mountain bike, superato il tratto asfaltato può proseguire fino alla conca della Montagnina (dove si trovano le piste da fondo invernali) e raggiungere il rifugio Parafulmine.
Evidenziati in arancione nella mappa: il punto di partenza, il rifugio Monte Farno ed il rifugio Parafulmine.



PASSI OROBICI
Chi ha "fame" di passi trova pane per i suoi denti nella montagna bergamasca. In particolare, si suggerisce la possibilità di disegnare due anelli molto ambiziosi e l'ulteriore chance di concatenare questi due anelli in un "otto" davvero impegnativo.
Ponendo la propria base a Rogno, in val Camonica, ci si riscalda per sedici chilometri fino a Malegno (attenzione a non finire sulla superstrada, seguire sempre la vecchia provinciale). A partire da questo paese, frazione di Cividate Camuno (nota per le sue iscrizioni rupestri) si affrontano le docili rampe della Croce di Salven, un valico che impegna moderatamente ma concede anche diversi tratti di respiro. Misura quindici chilometri per un dislivello di circa 800 metri.
In discesa verso la val di Scalve (attenzione: il versante bergamasco è ben più angusto di quello bresciano e la strada è parecchio dissestata anche se in parte riasfaltata nel corso del 2019) si può optare per:
- pronta risalita verso il passo della Presolana che propone pendenze di tutto rispetto con punte oltre il 15%. La salita dura otto chilometri e supera un dislivello di 550 metri. Dal passo si prosegue in discesa verso Clusone e poi in falsopiano verso il lago d'Iseo. Picchiata su Lovere, passerella sulle rive del Sebino e rientro a Rogno (totale: 84 km e circa 1400 metri di dislivello).
- un'alternativa, lunghissima, da Dezzo di Scalve è lanciarsi alla conquista del passo Vivione: mille metri abbondanti di dislivello e poco più di ventuno chilometri per questa ascesa.
Durissimi i primi tre chilometri poi un tratto di relax passando tra i paesi dell'alta val di Scalve (Schilpario e Vilminore) e poi di nuovo dura salita, su una sede stradale davvero ridotta. Stretta è anche la discesa in val Camonica (20 km) fino alle porte di Cedegolo dove, badando a non imboccare la superstrada ma a mantenersi sulla vecchia provinciale, si fa rientro a Malegno in sedici chilometri ed ulteriori tredici verso Rogno. In totale più di cento chilometri.
I due anelli possono essere concatenati da chi è veramente allenato: oltre 3300 metri di dislivello e più di 160 km per il percorso Rogno - Malegno - Croce di Salven - Dezzo di Scalve - passo Vivione - Cedegolo - Malegno - ripetizione del Croce di Salven - Dezzo di Scalve - passo della Presolana - Clusone - Lovere - Rogno.
Clicca per una mappa d'insieme, tratta da www.openstreetmap.org e da questo link scarica la mappa GPS, su cartografia www.openstreetmap.org e ricavata su http://www.mapslow.eu/it, con Licenza Creative Commons. 


VIVIONE
Poco noto ma estremamente interessante, il passo del Vivione (1828 mslm) collega la Bergamasca alla val Camonica.
Una salita che, poco trafficata e su sede stradale ristretta, lascia spazio alle biciclette.
La salita vera inizia a Schilpario (1124 mslm) e risale il corso del torrente Dezzo in alta valle di Scalve.
Un primo tratto rettilineo o quasi ed una successiva fase a tornanti consentono di guadagnare i settecento metri di dislivello: le pendenze non sono quasi mai proibitive e consentono qualche "presa di fiato" vista l'alternanza di chilometri all'8-9% ed altri al 5-6%.
Clicca per aprire l'altimetria grazie a www.salite.ch



AI CAMPELLI
Una deviazione dalla salita al passo Vivione per chi pedala su mountain bike (in gravel, invece, il fondo risulta un po' troppo dissestato). Giunti in località Cimalbosco (1600 mslm, 16 km da Dezzo di Scalve e 8 km da Schilpario), si svolta a destra in corrispondenza del rifugio Cimon della Bagozza per iniziare una salita su fondo sterrato e sassoso, abbastanza sconnesso, che prende quota su pendenze variabili fino al passo dei Campelli, nei pressi del rifugio Campione. In tutto sono tre chilometri con un dislivello di circa duecentocinquanta metri: le stagioni ideali sono la primavera, quando ci si immerge nelle fioriture dei Campelli, dai crocus di aprile alle mille essenze di maggio e giugno, ed il dorato finale di ottobre, quando i larici accendono il panorama. Spettacolare anche la vista sul Cimon della Bagozza e la bastionata rocciosa di cui fa parte: molti le chiamano "Dolomiti scalvine".


SALITE DA DEZZO DI SCALVE
Oltre al già citato passo del Vivione, ed alla sua variante verso i Campelli, si può salire da Dezzo verso il passo della Presolana, una salita breve ma tutt'altro che banale.  In otto chilometri si colma un dislivello di circa 550 metri, su pendenze variabili, a tratti severe.
I dettagli della salita cliccando qui: - altimetria del passo della Presolana, da Dezzo di Scalve.
Sempre da Dezzo una breve salita porta a Colere: la provinciale, asfaltata, richiede circa sette chilometri fino al centro del paese e otto fino alla frazione Carbonera. Si sale per tre chilometri in direzione del passo della Presolana per poi svoltare a destra verso Colere.
La più diretta, e ben più faticosa, "via de O", invece, è riservata ai mountain biker: si colma il dislivello di 250 metri in 2.5 km durissimi tra tratti cementati e momenti di sterrato. Si parte appena prima del bivio per il passo della Presolana, in corrispondenza del km 40-VIII della SP294.
Un'altra salita porta nel centro più importante della zona, Vilminore. Si segue la SP294 verso Schilpario per due chilometri e si svolta a sinistra per affrontare una salita impegnativa di 1.5 km. Dislivello complessivo: 260 metri.
Dezzo, Colere e Vilminore possono essere messi in circuito proseguendo oltre Colere (o oltre Vilminore) lungo la SP58: in tutto sono circa 17 chilometri con 450 metri di dislivello complessivo. Si può eventualmente disegnare un altro anello anche in direzione di Schilpario seguendo la provinciale del Vivione all'andata e rientrando dalla SP60 passando per Azzone. Anche qui - curiosamente - 17 km e 400 metri di dislivello.


La guida alla val Brembana ed alle sue valli laterali oltre ad una guida sulla val di Scalve e la vicina Valseriana. Ed in questa pagina le camminate in val di Scalve (clic). Camminate in val Brembana? Su questa pagina: clicca! E in val Seriana? Clicca qui!
E per chi vuole scoprire l'altra metà della montagna bergamasca, ovviamente in bicicletta, è sufficiente cliccare su questo link: pedalate in val Brembana!


Grazie al sito www.salite.ch si propongono le altimetrie di alcune salite bergamasche.
- Croce di Salven, da Dezzo di Scalve;
- passo della Presolana, da Dezzo di Scalve;
- passo della Presolana, da Rovetta;
- passo del Vivione, da Dezzo di Scalve;
- passo di Ganda, da Gazzaniga

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