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In bici nell'Appennino bolognese
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Rocca Corneta
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Ancora Rocca Corneta
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Attorno a Vidiciatico
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Al Belvedere
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Si può salire in seggiovia anche con la mtb, al Monte Cavone
Emilia Romagna

Corno alle Scale

MONTEGRANDE
La partenza è a Fontana d'Affrico (870 mslm), fresca sorgente a monte di Vidiciatico: seguendo la direzione Budiara la strada  giunge sino a 1300 mslm di monte Pizzo.
Lasciato il rifugio si giunge (km 4) alla sboccata delle Tese dove deviando a destra si percorre la strada forestale: 500 m dopo la sboccata si prende il sentiero 27 che sale a sinistra e che costringe, in un primo tratto, a scendere dalla bici. Al km 6,5 la strada raggiunge passo Santiolo dove parte la stradina che sulla sinistra conduce sino al rifugio. Seguendo la traccia 125 si raggiunge la Sboccata dei Bagnadori da cui sono possibili tre discese:
- la prima rientra (totale km 21) passando per il rifugio Bagnadori percorrendo a ritroso la prima parte dell'itinerario Vallata Silla - Dardagna
- a destra parte invece la sterrata n 125 che arriva al ponte sul Rio Ri (km 10) e si immette sulla strada che collega Lizzano ed il Corno alle Scale. Il percorso, con questa discesa, misura 16.5 km
- l'ultima variante è la più impegnativa: prima della Sboccata de i Bagnadori parte sulla destra il sentiero 129 che scende alle Frascare e poi a La Cà (km 11,5). Lungo questa variante è bene munirsi di una mappa per decifrare i numerosi bivi memoria di un passato pastrorizio.
Itinerario di difficoltà media.

BELVEDERE
Itinerario di facile percorrenza (pochi tratti sterrati e dislivello contenuto), offre tuttavia vasti panorami sul territorio di Lizzano in Belvedere e sulle pendici ed i fondovalle del Silla e della Dardagna. Da Querciola si sale percorrendo la strada comunale (inizialmente asfaltata) dalla Piazza ad una provinciale che si segue sino ad incrociare a destra per il monte Belvedere (km 2,7 1138 mslm).
Solo a piedi (fissando un ripetitore come riferimento) si può salire sino alla sommità di questo monte su cui sorge l'omonimo castello, teatro di secolari leggende. Il crinale stesso è ricco di memorie storiche legate al passaggio della linea gotica durante il secondo conflitto mondiale.
Ammirati paesi e monti da questo eccezionale punto panoramico si scende verso Ronchidoso (destra) dove si giunge al km 5.4 e in paese si prosegue ancora verso destra sino a scendere a Gaggio Montano ed incrociare una provinciale.
Seguendo la direzione Lizzano si giunge a Gabba (12,4 km) e dopo un bar si devia a sinistra per uno sterrato che scende a Ronchi. In questa località si prende a destra verso Roncovecchio e si percorre la strada asfaltata sino a località Raspadore. Su sterrato si prosegue per reimmettersi sulla strada comunale che scende sino ad incrociare la Strada Statale 324 in località Saracca (km 17.6). Lungo la statale si scende a destra passando per Fosse (470 mslm) per poi rientrare a Querciola, 930 mslm, km 25.
Itinerario di difficoltà media.

DORSALE SILLA
L'itinerario percorre la valle del Silla all'andata ed il crinale est di confine al ritorno. La partenza è fissata all'imbocco della strada comunale di Pianaccio - Monteacuto delle Alpi. Si arriva a Segavecchia (7.5 km) percorrendo l'itinerario Vallata Silla - Dardagna e poi lungo la sterrata 13 in direzione Porta Franca che sale scavalcando il crinale dei Monti Grossi. Duecento metri prima della cima del Monte Budiale (km 13.2) a 1551 mslm parte il sentiero 113b per il rifugio della Donna Morta a 1358 mslm (km 15.5), un sentiero facile in mezzo a faggi e castagni. Il sentiero si fa difficile una volta superato il rifugio: il sentiero 11 è ripido nella sua discesa verso Monteacuto, 913 mslm, ed a volte impone al biker di percorrerlo a piedi. La discesa raggiunge il paese (km 19) da dove si può fare rientro a Lizzano in Belvedere (si chiuderebbe l'itinerario a km 24). Pedalando verso Lizzano si può invece deviare al km 22 verso Madonna del Faggio (798 mslm) e prima di incontrare il sentiero 9 è necessario entrare nel borgo di Monteacuto, superando un bar ed uno spaccio sulla destra. Il sentiero scende cinquanta metri prima di una fontana e raggiunge dolcemente il torrente Baricello in località Molino della Squaglia. Attraverso boschi di castagno si giunge a Castelluccio (km 26, mslm 825) dopo aver attraversato varie borgate tipiche. Prima di entrare nel paese si prende un sentiero che scende sulla sinistra: si passa per Casa Serenna Parchiè e Taccaia raggiungendo il fiume Silla, sempre in discesa (32.5 km). La sterrata in salita porta alla statale e di lì poi a Lizzano (km 35).
Itinerario di difficoltà medio/alta.

BORGHI STORICI
Questo itinerario passa per i luoghi più ricchi di storia del territorio lizzanese ed è privo di serie difficoltà tecniche. Si parte da La Ca', proveniendo dalla Vidiciatico si devia a sinistra incrociando la strada comunale (chiosco edicola) mentre si devia a destra se si proviene da Farnè o Poggiolforato. Dopo una breve salita nella fitta vegetazione dove termina l'asfalto si prosegue a sinistra sino a giungere alle case in pietra di Ca'Gabrielli. Rustico il porticato della borgata dove una classica sorgente di montagna fungeva da abbeveratoio e dove i boscaioli affilivano i loro attrezzi. Proseguendo si gira attorno alla borgata ed al primo incrocio si prende a sinistra per scendere per quasi un chilometro sino ad entrare sulla strada provinciale 71 del Cavone. Si svolta ancora a sinistra ed al primo incrocio si devia a destra seguendo l'indicazione Poggiolforato, dopo circa 400 metri si devia ancora a destra verso Ca Corrieri, si attraversa questo abitato e si arriva ad incrociare la comunale di Farnè. Il km 6 segna l'ingresso in Farnè: si attraversa la piazza verso Chiesina, si scende verso Ca Julio ed attraversato il torrente Dardagna si raggiunge con una breve salita la borgata dei Pianacci, km 7.8 Si ritorna a Farnè e si prende per Vidiciatico. Arrivati in località Terrarossola (km 10) si devia a sinistra appena iniziata la discesa e si passa per Ca Vescovi dove la strada torna ad essere bianca. In fondo alla discesa, nei pressi del Dardagna, si presenta un trivio (km 14): a destra si prosegue per Pra della Valle (salita impegnativa) e poi incrociata la statale 324 si scende verso Rocca Corneta (km 16.7). Proseguendo sulla statale si incrocia una secondaria (primo incrocio) che si percorre per circa quattro chilometri fino ad arrivare al primo incrocio dove sulla sinistra si trova Borgo di Montorso. Si prosegue sull'asfalto per circa 100 metri sino ad incontrare la deviazione per Ca Fiocchi e proseguendo sullo sterrato si rientra sulla strada asfaltata in località Marnè. La strada asfaltata conduce a Querciola (km 27) località nella quale non si entra poichè si devia a sinistra verso Rocca. Si prosegue sino ad incrociare la statale, si devia a sinistra e si risale sino al quadrivio proseguendo in direzione Lizzano in Belvedere. Dopo circa 400 metri si devia a sinistra e si scende per un breve tratto su asfalto e per un tratto più lungo ed impegnativo su sterrato. Si passa per il Cinghio ed attraversato il Rio Sasso si incrocia nuovamente la strada asfaltata sino a giungere a Sasso (km 34.2). Sempre dritto si prosegue verso Pozzo e una volta arrivati sulla statale 324 si prende verso il punto di partenza dell'itinerario
Itinerario di difficoltà medio/alta.

VALLATA SILLA E DARDAGNA
Da Lizzano in Belvedere (660 metri di quota) uscendo dalla Piazzetta del Fondaccio si gira a sinistra in direzione Pianaccio e si percorre inizialmente la strada statale 324 per prendere la strada provinciale per Pianaccio. Giunti a Pianaccio (km 5, mslm 800) si prosegue lungo la strada forestale che conduce al Rifugio di Segavecchia (900 mslm, km 7), da dove inizia il sentiero n123 (segnavia bianchi e rossi). Questo sentiero sale sino al Rifugio dei Bagnadori (km 13, mslm 1230), dove è presente anche una sorgente d'acqua. Giunti al Rifugio dei Bagnadori si prende il sentiero 325 che porta in località Madonna dell'Acero (km 17, mslm 1180), arrivati nel paese si oltrepassa l'Hotel Scaffaiolo poi si gira subito a destra per una strada asfaltata che porta al sentiero 333 che scende sino a Poggiolforato (km 22, 800 mslm) da dove si prosegue per la strada normale in salita sino a la Ca' (km 24, mslm 900). Lasciata lastrada secondaria per prendere la provinciale per Corno alle Scale si gira a destra e dopo pochi metri sulla sinistra si è rientrati.
Itinerario difficile.

ALTO CRINALE
Percorso molto impegnativo che percorre i luoghi più elevati del territorio lizzanese, giungendo sino ai 1927 mslm di altitudine del Passo dello Strofinatoio. Da Fontana d'Affrico, località di Vidiciatico, si parte alla volta della Sboccata dei Bagnadori (itinerario Montegrande): al trivio si devia verso sinistra, ovvero verso un rifugio incustodito. Si prosegue su sterrato verso il rifugio Segavecchia, km 11. Incrociando la strada asfaltata si svolta verso destra e si prosegue superando la sbatta sulla strada sterrata n° 13 sino al Passo del Lupo (km 19) e quindi si prende il sentiero 00 a destra verso Porta Franca e Poggio delle Ignude. Il sentiero sul crinale sconfina spesso in Toscana ed è a tratti molto panoramico.
Proseguendo lungo il sentiero, tenendo la destra, si individuano le tracce non segnalate e si giunge ad una fonte, la fonte Uccelliera. Il sentiero prosegue verso Passo del Cancellino, punto oltre il quale è bene proseguire a piedi (1632 mslm). Al km 26 si giunge al Passo dello Strofinatoio da cui si scende per circa tre chilometri verso Lago Scaffaiolo. Si procede per una strada di servizio scendendo verso l'impianto scioviario e nei pressi dell'impianto si scende verso la Vallata dello Spigolino (sentiero 411). Giunti al ruscello dello Spigolino si devia su uno sterrato che attraversa la pineta (sentiero 411). Dopo aver raggiunto il punto in cui partiva l'impianto della Val Gorgo si accede alla pista successiva e tenendo la sinistra dopo averla percorsa per duecento metri ci si immette sulla strada sterrata che si percorre sino a scendere, km 33, sino ai 1392 mslm della partenza della sciovia Val di Gorgo. Sottopassato l'impianto si prosegue per la strada sterrata attraversando il torrente Dardagna. Sulla stessa strada si costeggia la più alta delle caratteristiche Sette Cascate e poi si percorre una ripida discesa. La sterrata 333c di percorre sino ad incrociare il sentiero 333a a Madonna dell'Acero, km 38. Si giunge infine a Poggiolfiorato e si rientra dunque alla base, km 43 lungo l'itinerario Vallata Silla - Dardagna.
Itinerario di difficoltà alta.

PRATIGNANO
Percorso non difficile offre una bella panoramica dell'alta provincia modenese e bolognese. Si parte dal Cavone e si percorre la provinciale sino a giungere alla Baita del Sole. Si devia a destra dell'impianto scioviario sulla sterrata sino ad immettersi, dopo un tornante, nella Vallata dello Spigolino. Si prosegue per il sentiero 339 del Passo del Lupo (km 5,4). Lungo la dorsale della Riva, sentiero 401, si supera il Passo della Riva (1459 mslm) e si transita per la Serra dei Baichetti (1518 mslm, zona di sassi e macigni da superare a piedi). Il sentiero, in continuo saliscendi, termina in territorio modenese presso il Lago Pratignano (km 11): si tratta di un caratteristico lago di crinale popolato da pesci e salamandre e circondato dalla vegetazione tipica del clima palustre, tra cui anche piccoli fiori carnivori. Costeggiando il lago si aggira una collinetta sulla sinistra. Proseguendo sullo sterrato, a tratti molto ripido, si arriva a Trignano (km 19) passando per Pian della Farnia, Serrazzone (all'incrocio a destra). Da Trignano si segue la strada comunale sino alla statale 324 lungo la quale si fa rientro a Lizzano in Belvedere (km 35).
Itinerario di difficoltà medio alta.

Grazie a www.salite.ch, l'altimetria per salire al Corno alle Scale, da Sila

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