itinerario circolare tra Cortina e Dobbiaco
Itinerario circolare di straordinario interesse paesaggistico che consente di pedalare lungo un antico tracciato ferroviario, ammirare le Tre Cime di Lavaredo, guadagnare un panoramico alpeggio in quota, avvicinarsi al romantico lago di Braies e congiungersi con le cittadine di Dobbiaco e Monguelfo, sfiorando anche San Candido e Cortina d’Ampezzo.
La versione “breve” evita, infatti, il tratto da Cortina d’Ampezzo al passo Cimabanche (località Carbonin) che è invece necessaria qualora si parta dalla “perla” delle Dolomiti venete.
Perchè in autunno? Prima di tutto per il minore affollamento che si incontrerà sul tracciato e, particolare non secondario, per gli straordinari colori offerti sia dall'alpeggio di Prato Piazza, affacciato sui Cadini di Misurina, sulla Croda Rossa e sul Cristallo, sia dai fondovalle, in particolare risultano davvero scenografici i passaggi attraverso la valle di Braies (ramo Braies di Fuori).
Raccontiamo la salita da Dobbiaco, specificando che, a differenza di tanti altri percorsi circolari, questo giro si può intraprendere in entrambe le direzioni, senza che le difficoltà varino sostanzialmente: unica differenza sarà il fondo della salita principale. Da Carbonin (frazione di Dobbiaco sulla strada per Cortina d'Ampezzo, appena sotto il passo Cimabanche) si sale su sterrato fino a Prato Piazza e si scende su asfalto verso Ponticello e la val Pusteria, viceversa se da Dobbiaco si scende verso Villabassa per salire a Prato Piazza dalla val di Braies.
Partenza da Dobbiaco (1231 mslm), dunque, e lieve salita lungo l’antico tracciato della ferrovia delle Dolomiti che fino agli anni Sessanta univa la cittadina pusterese a Venezia.
Dalla stazione ferroviaria di Dobbiaco - in attività ancora oggi, lungo la tratta che porta da Bressanone all'Austria passando per la val Pusteria - si inizia a pedalare seguendo le indicazioni per Cortina d'Ampezzo, lungo il corso del fiume Rienza.
Dopo qualche passaggio su asfalto si pedala sul tracciato sterrato che conduce al lago di Dobbiaco e si addentra nella val di Landro.
Il fondo è buono, compatto.
Proseguendo lungo la traccia, senza dubbi sull'itinerario da seguire, si scorgono le Tre Cime di Lavaredo, un vero e proprio simbolo delle Dolomiti, montagne che da sempre attirano visitatori da tutto il mondo.
Oltre il lago di Landro il tracciato si allontana sempre di più dalla strada statale di Alemagna e si cala in un contesto più tranquillo e rilassante.
Raggiunta, in meno di quindici chilometri, la località Carbonin (1440 mslm), nei pressi del passo Cimabanche e del confine tra Alto Adige e Veneto, si scorgono le indicazioni CAI per Prato Piazza e si prende a salire su una forestale.
E’ una salita mai ripida, mai tecnica ma impegnativa: le costanti pendenze sono alleggerite solo dalle distrazioni offerte da un sontuoso panorama sul Cristallo e sulla Croda Rossa.
Affascinante, poi, l’incontro con Prato Piazza dove si arriva al km 7.5 dal fondovalle: siamo a quota 1950 mslm ed un paio di chilometri separano il rifugio Vallandro, con le rovine del forte ed altri resti della Grande Guerra, dal rifugio Prato Piazza, dove inizia la veloce discesa, molto tortuosa e su asfalto sconnesso, verso Ponticello (1495 mslm, km 5.5 dal rifugio Prato Piazza) e la val Pusteria (possibile deviazione verso il lago di Braies).
Giunti in val Pusteria (1205 mslm, km 12) non resta che percorrere la ciclabile di fondovalle fino al punto di partenza, Dobbiaco, che dista ormai solo dieci chilometri.
La salita a Prato Piazza (versante Braies) nei numeri di www.salite.ch (clicca)
Su www.cicloweb.net le pagine dedicate a Cortina d'Ampezzo ed alle sue Dolomiti:
- in bicicletta a Cortina d'Ampezzo e dintorni,
- una pagina "guida" a Cortina d'Ampezzo e dintorni,
- trekking e passeggiate a Cortina d'Ampezzo
E d'inverno, ciaspolate in Veneto da www.ciaspole.net
Per scoprire, invece, l'alta Pusteria:
- pedalate da Dobbiaco ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo,
- passeggiate e trekking nelle Dolomiti di Sesto, e non solo,
- una guida all'alta Pusteria
E le ciaspolate in Alto Adige: www.ciaspole.net/itinerari1/altoadige