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Aviolo un lago tra le cime del gruppo Adamello (scorri la gallery!)
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Al lago Aviolo
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Lago Aviolo in autunno
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Riflessi autunnali al lago Aviolo
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Il piccolo sbarramento che ha regimentato il lago Aviolo
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Rifugio Occhi all'Aviolo
Autunno

Al lago Aviolo

Sono i larici che costeggiano il lago ad invitare a questa passeggiata che - in autunno - parte dall'ombrosa val Paghera. Una volta finita l'estate, infatti, la vallata riceve ben poco soleggiamento ed è proprio il freddo a rappresentare un'insidia di cui tener conto. Non tanto per le temperature (perché - si sa - non esiste cattivo tempo ma solo cattivo equipaggiamento) ma piuttosto perché il sentiero, passando per ruscelli e torrenti, rischia di essere ghiacciato in diversi punti. Una raccomandazione d'obbligo, quindi, è quella di essere prudenti e, prima di partire, verificare con la Pro Loco o i gestori del rifugio (che pure è chiuso) le condizioni del sentiero.

Ghiaccio a parte, la salita è breve ma davvero impegnativa. Si segue un unico sentiero dall'inizio alla fine, senza possibilità d'errore. Si parte dal piazzale della stazione di valle del'ex teleferica Enel. Una delle tante tracce idroelettriche che caratterizzano la val Camonica ed in particolare le laterali che si addentrano nel gruppo dell'Adamello.
E' una salita che inizialmente non dà tregua: si parte camminando tra le radici e si prosegue salendo su gradoni rocciosi. Ad un certo punto si esce dal bosco per costeggiare una parete rocciosa risalendo un canalone: la salita è anche qui tosta e si prende quota rapidamente, sempre accanto alla montagna ed incrociando diversi torrenti e ruscelli. Improvvisamente, dopo essersi allontanato dalle pareti rocciose ed aver superato un tratto dove ci si può eventualmente aiutare con una catena, il sentiero cambia volto. 
Si affronta un tratto quasi pianeggiante per poi tornare a salire ma con minor decisione tra larici ed abeti. Si incontrano nuovi manufatti di origine idroelettrica: l'ex stazione intermedia ed un tunnel che è in realtà una finestra per l'accesso alla galleria idroelettrica Avio - Edolo.
Dopo circa 1h30' - 1h40' dalla partenza si guadagna l'arrivo al rifugio Occhi all'Aviolo e di lì, in un paio di minuti, ci si porta sulle rive del lago Aviolo, un bacino semiartificiale dominato a sud da un'imponente bastionata rocciosa formata dalle vette della cima Lavedole, Corno Baitone e cima dei Laghi Gelati, limite settentrionale del gruppo dell'Adamello. Sembra quasi incredibile raggiungere una posizione così mite e soleggiata dopo aver percorso un sentiero inizialmente così buio e freddo. Una ricompensa meritata!
Si può, volendo, proseguire oltre le rive meridionali del lago, costeggiandone le rive o spingendosi fino alla malga Aviolo (oggi ristrutturata dal Parco dell'Adamello e sede di un osservatorio faunistico): i radi larici della piana alluvionale e quelli più diffusi lungo le pendici dei versanti saranno lo sfondo fiabesco di un pic-nic dall'autentico sapore autunnale.



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